ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00810

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 70 del 24/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMETTO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/10/2018
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/10/2018
CASINO MICHELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/10/2018
GAGLIARDI MANUELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/10/2018
LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/10/2018
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/10/2018
RUFFINO DANIELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/10/2018
Stato iter:
25/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/10/2018
Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2018
Resoconto DELL'ORCO MICHELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 25/10/2018
Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2018

SVOLTO IL 25/10/2018

CONCLUSO IL 25/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00810
presentato da
GIACOMETTO Carlo
testo di
Mercoledì 24 ottobre 2018, seduta n. 70

   GIACOMETTO, BIGNAMI, CORTELAZZO, CASINO, GAGLIARDI, LABRIOLA, MAZZETTI e RUFFINO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nei mesi scorsi la regione Emilia-Romagna aveva annunciato, a mezzo stampa, la partenza dei lavori, entro il 2018, del Passante di Mezzo, opera sulla quale il dibattito è ancora aperto sotto il profilo della sostenibilità ambientale;

   il progetto prevede per l'A14 il potenziamento in sede a tre corsie di marcia più emergenza tra la pk 9+100 (interconnessione ramo di Casalecchio) pk 22+231 (stazione di Bologna San Lazzaro) per uno sviluppo complessivo di 13 chilometri circa, mentre per la tangenziale si prevede il potenziamento in sede a tre corsie più emergenza dallo svincolo 3 allo svincolo 6 e dallo svincolo 8 allo svincolo 13 e a quattro corsie più emergenza per il tratto che collega lo svincolo 6 allo svincolo 8;

   tuttavia continuano a permanere dubbi sulla sostenibilità dell'opera: il Passante di Mezzo risulterebbe in realtà un potenziamento di una infrastruttura già esistente, già satura nella sua capacità di assorbimento del traffico veicolare;

   nell'intesa generale quadro del 19 dicembre 2003, tra Ministero e regione, si parlava solo genericamente di Passante autostradale senza ulteriori specifiche: pertanto, non veniva aprioristicamente esclusa nessuna ipotesi e dunque nemmeno quella del Passante sud;

   con la realizzazione del Passante sud si creerebbero due strade alternative sostituibili. Entrambi i percorsi collegherebbero le tratte Milano-Rimini (A1-A14), Firenze-Rimini (A1-A14), Rimini-Padova (A14-A13), Milano-Padova (A1-A13) e Firenze-Padova (A1-A13). Ciò comporterebbe una invarianza dei flussi diretti a Padova A1-A13 nelle due direttive e A14-A13; si potrebbe inoltre ipotizzare il transito del flusso veicolare che interessa la tratta Firenze-Rimini (A1-A 14) dal Passante sud collegando direttamente le due autostrade. Per quanto concerne invece la percorrenza Milano-Rimini (A1-A14), creandosi due alternative identiche, il traffico potrebbe equamente distribuirsi sui due percorsi, ma si potrebbe anche pensare di mantenere la tratta autostradale solo in direzione Padova da tutte le direzioni trasformando l'attuale sede autostradale in una sorta di svincolo di collegamento, trasferendo tutto il traffico della direttrice Milano-Rimini sul Passante sud;

   anche le obiezioni sollevate circa l'impatto ambientale per la realizzazione del Passante sud non sembrerebbero ostacoli insuperabili anche in riferimento a interventi di ricucitura urbana, ambientale, territoriale e idrologica –:

   se si intendano adottare iniziative per finanziare uno studio di fattibilità per la realizzazione del Passante sud al fine di comparare i due progetti e individuare quello maggiormente sostenibile.
(5-00810)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00810

  Come è noto, la ricerca di una soluzione per il nodo di Bologna ha una lunga storia. Già dal 1986 si è aperto un dibattito al fine di individuare un progetto tale da consentire di fluidificare e alleggerire il traffico sul sistema autostradale e tangenziale.
  Negli anni sono state studiate diverse soluzioni accolte anche negli strumenti di pianificazione territoriale, tra i quali il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Bologna, approvato nel 2004, che indica quale soluzione il Passante Nord. A seguito del dibattito e dei relativi approfondimenti sono stati firmati diversi accordi tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'ANAS, gli enti territoriali e il concessionario autostradale, accordi che però non hanno portato all'individuazione di una soluzione condivisa.
  A conclusione di una complessa opera di concertazione, si è individuato nell'ampliamento in sede del sistema tangenziale esistente – mediante la realizzazione di una piattaforma a 3 corsie più emergenza per senso di marcia sia sull'A14 che sulle complanari – la miglior soluzione per decongestionare il tratto bolognese. L'intervento prevede nella soluzione complessiva anche una serie di interventi volti a migliorare la viabilità di adduzione al sistema autostradale/tangenziale, nonché interventi di riqualificazione urbana e ambientale.
  Il 15 aprile 2016 è stato sottoscritto un nuovo accordo tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regione Emilia-Romagna, comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna e Autostrade per l'Italia che si pone come obiettivo la definizione di un progetto che, a partire dall'analisi del contesto insediativo esistente, sviluppi il tema del potenziamento in sede con un approccio che vede nell'infrastruttura anche l'opportunità di riorganizzare lo spazio e il territorio adiacente, già fortemente urbanizzato, in un'ottica di minor occupazione di suolo, con particolare attenzione alla mitigazione e all'inserimento ambientale, nonché al miglioramento delle infrastrutture di adduzione al sistema autostradale/tangenziale.
  L'accordo si pone quindi l'obiettivo di risolvere una criticità trasportistica di livello nazionale e di migliorare l'accessibilità viaria di livello metropolitano stabilendo le condizioni e gli impegni delle parti per:
   la realizzazione del potenziamento in sede a tre corsie per senso di marcia più emergenza dell'A14;
   la realizzazione del potenziamento in sede a tre corsie per senso di marcia più emergenza sulle complanari, prevedendo dei tratti a quattro corsie per ogni senso di marcia più emergenza;
   una rigeometrizzazione degli svincoli delle complanari;
   l'individuazione delle opere finalizzate al miglioramento dell'adduzione al sistema autostradale/tangenziale.

  Proprio per il suo connotato di infrastruttura nevralgica per il Paese e l'alta antropizzazione della zona interessata dall'infrastruttura sono state studiate importanti soluzioni di mitigazione ambientale e di miglioramento dell'inserimento territoriale e paesaggistico.
  Il progetto preliminare dell'intervento sviluppato dalla società concessionaria è stato ampiamente condiviso con gli enti e i cittadini nell'ambito di uno specifico confronto pubblico svolto tra luglio e novembre 2016.
  Gli esiti e le risultanze del dibattito pubblico sono confluiti all'interno del verbale conclusivo sottoscritto tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, gli enti e la società Autostrade per l'Italia nel dicembre 2016, in base al quale è stato poi sviluppato il progetto definitivo del Passante di Bologna.
  Il Progetto del potenziamento in sede dell'autostrada A14 e delle complanari è stato sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale che si è conclusa il 30 marzo 2018 con parere positivo con prescrizioni.
  La soluzione Passante Sud, proposta dagli Onorevoli interroganti, è stata studiata durante le attività del dibattito pubblico nell'ambito dell'analisi delle diverse soluzioni del Nodo di Bologna. La soluzione analizzata prevedeva un nuovo tracciato in galleria di 19 chilometri con piattaforma di due corsie per senso di marcia più emergenza, oltre a due svincoli intermedi e due punti di scambio rispettivamente con l'autostrada A14 e con l'autostrada A1. Dalla comparazione delle soluzioni progettuali è risultato che il Passante Sud era meno competitivo rispetto agli altri itinerari.
  E infatti, come evidenziato dal Ministero dell'ambiente nello Studio di Impatto Ambientale (SIA) presentato dal proponente, è presente una analisi delle tre alternative: Passante Nord con la banalizzazione del tracciato autostradale esistente, Passante Sud e ampliamento del sistema tangenziale e Passante di Bologna e relative opere di adduzione.
  Le criticità evidenziate risultano in sintesi le seguenti: aspetti di criticità idrogeologica e geologica nella realizzazione dello scavo in galleria, occupazione di oltre 50 ettari di territorio, necessità di ingenti interventi di ricucitura urbana, ambientale, territoriale e idrogeologica; ingenti volumi di terra da movimentare, espropri di 25 edifici; importanti interferenze in fase di cantiere sulle matrici ambientali e sociali correlate alla durata complessiva dei lavori del Passante, stimata in 5 anni.
  Dal citato parere della Commissione Tecnica VIA e VAS del 24 novembre 2017 emerge che sono state considerate e valutate le tre alternative principali e che il confronto consente di effettuare alcune considerazioni di carattere sia trasportistico che ambientale;
  dal punto di vista trasportistico:
   i passanti nord e sud non risolverebbero le criticità che oggi risultano maggiori, ossia quelle legate al traffico cittadino che si muove sulle complanari;
   in questi casi, inoltre, non vi sarebbero miglioramenti della connettività fra sistema tangenziale e autostradale e tantomeno miglioramenti della viabilità locale; un eventuale incremento del traffico autostradale potrebbe essere sostenuto solamente dal passante di mezzo (progetto in esame) e dal passante nord;

  dal punto di vista ambientale:
   per quanto riguarda clima acustico e qualità dell'aria i passanti nord e sud consentirebbero di migliorare la situazione attuale nell'area metropolitana, ma genererebbero rumore ed emissioni laddove oggi non ve ne sono; diversamente, il progetto in esame (...) consentirà di migliorare anche esso la situazione attuale, ma senza peggiorare altri contesti territoriali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

costruzione stradale