ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00766

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 66 del 18/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: NARDI MARTINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/10/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00766
presentato da
NARDI Martina
testo di
Giovedì 18 ottobre 2018, seduta n. 66

   NARDI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 26 settembre 2018 è stata approvata dalla regione Toscana la legge n. 54 del 2018, «Modifiche alla legge regionale 25 marzo 2015, n. 35», recante disposizioni in materia di cave con l'obiettivo di superare alcune ambiguità interpretative relative al perimetro delle autorizzazioni comunali;

   la legge regionale n. 35 del 2015 prevede che, nel caso in cui un imprenditore titolare di un'autorizzazione, abbia realizzato scavi superiori per oltre 1.000 metri cubi ai volumi autorizzati dal progetto di coltivazione, la sua autorizzazione decada;

   in mancanza di una interpretazione autentica, relativa alla definizione di «perimetro autorizzato» su cui insiste la cifra limite degli scavi emersa in seguito ai controlli effettuati nel 2016 e nel 2017, la regione Toscana ha deciso (con la legge n. 54 del 2018) di stabilire un periodo di moratoria che terminerà il 5 giugno 2019, termine entro il quale l'applicazione della legge n. 35 del 2015 sarà stringente;

   ad oggi, in tutti i casi riscontrati di difformità tra quanto autorizzato e quanto prelevato, l'attività estrattiva è stata immediatamente bloccata. Con la legge n. 54 del 2018, agli imprenditori che hanno realizzato abusi superiori ai 1.000 metri cubi non sarà revocata la licenza durante tale periodo transitorio, ma saranno chieste la presentazione e la realizzazione di un progetto di messa in sicurezza e risistemazione ambientale dell'area che tenga conto degli impatti complessivi derivanti dalle lavorazioni difformi;

   tale progetto di messa in sicurezza dovrà essere realizzato entro 180 giorni dalla sua approvazione, che la regione Toscana dovrà rilasciare entro 60 giorni dalla sua presentazione;

   appare evidente come, in questo periodo che può durare alcuni mesi, le attività estrattive delle cave interessate verranno sospese;

   secondo gli ultimi dati disponibili sono circa 1.200 i lavoratori impiegati nella cave di marmo presenti in Toscana;

   il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha dichiarato il 17 ottobre 2017 che la modifica alla legge n. 35 del 2015 è stata «effettuata per venire incontro ai problemi occupazionali che si sono creati con la chiusura di tre cave a Carrara, a seguito degli interventi di controllo attuati dalla Regione. Con questa modifica acceleriamo la presentazione dei progetti per la sicurezza e stabiliamo che in 180 giorni le attività devono mettersi in sicurezza, se vogliono riprendere ad estrarre. Il nostro obiettivo non è chiudere, ma far in modo che l'attività si svolga regolarmente nel rispetto dell'ambiente e dei lavoratori»;

   le associazioni sindacali hanno rimarcato come non esista ad oggi, una tipologia di ammortizzatore sociale che possa sostenere quei lavoratori delle cave la cui l'attività è sospesa in attesa degli interventi previsti dalla citata legge n. 54 del 2018 della regione Toscana. «Non si può stare 180 giorni senza prendere lo stipendio, in attesa che ripartano le autorizzazioni alla coltivazione. Occorre un ammortizzatore sociale per questa categoria. Qualunque cosa possa sopperire al fatto che i lavoratori debbano fermarsi per sei mesi»: hanno rimarcato alcuni esponenti sindacali sulla stampa;

   lo stesso Rossi ha risposto ai sindacati (a quanto si apprende dai media) che questa problematica era già stata segnalata «al ministero qualche mese fa, ma che da Roma non sono arrivati riscontri positivi» –:

   da quanto tempo il Ministro interrogato sia a conoscenza della problematica espressa in premessa e per quale motivo non abbia messo in campo nessuna iniziativa tempestiva o attivato strumenti normativi per assicurare forme di ammortizzatori sociali efficaci a sostenere i lavoratori delle cave la cui attività è sospesa ai sensi delle leggi regionali della Toscana n. 35 del 2015 e n. 54 del 2018.
(5-00766)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione della legge

conseguenza economica

revisione della legge