ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00740

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 64 del 16/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 16/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/10/2018
Stato iter:
17/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/10/2018
Resoconto DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 17/10/2018
Resoconto CANDIANI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 17/10/2018
Resoconto DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/10/2018

SVOLTO IL 17/10/2018

CONCLUSO IL 17/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00740
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Martedì 16 ottobre 2018, seduta n. 64

   DONZELLI e PRISCO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   con decreto n. 333-B/12P.1.13 del 24 settembre 2013 veniva indetto il concorso a 1400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore del ruolo degli ispettori della polizia di Stato;

   in data 8 giugno 2017 veniva approvata la graduatoria definitiva del concorso e venivano ammessi a frequentare il corso di formazione semestrale 1874 unità;

   l'articolo 11, comma 12, del bando di concorso prevedeva che «Verrà data la precedenza assoluta, fino ad esaurimento dei posti previsti in ogni provincia, a coloro che indichino come prima provincia di preferenza quella di provenienza, tenuto sempre conto della posizione degli stessi nella graduatoria finale del concorso»;

   nei casi in cui tale criterio non veniva rispettato sono stati presentati numerosi ricorsi al Tar, tutti accolti e passati in giudicato;

   la prescrizione di cui al citato articolo 11 deve essere intesa come riconoscimento di un titolo di precedenza a parità di posizione in graduatoria, ma non certo come precedenza assoluta anche in spregio alla posizione in graduatoria, come, a giudizio degli interroganti, inammissibilmente, ritenuto dall'amministrazione;

   una simile interpretazione, infatti, oltre che essere contraria ai principi generali, è chiaramente contraddetta dal tenore letterale della disposizione laddove prevede, con norma di chiusura specifica, che ciò deve avvenire «tenuto sempre conto della posizione degli stessi nella graduatoria finale del concorso»;

   all'amministrazione, dunque, non residuava alcun potere di gestire a suo piacimento l'assegnazione delle sedi, prescindendo dall'ordine della graduatoria;

   la polizia di Stato non bandiva concorsi per il ruolo da ispettori dal 1999, per cui sono pervenute circa 30.000 domande;

   essendo un concorso interno era prevista un'anzianità di servizio minima di 7 anni, riservando inoltre i 2/3 dei posti al ruolo sovrintendi; l’iter procedurale è durato 5 anni prima di iniziare il relativo corso di formazione, di conseguenza il personale selezionato aveva una media anagrafica superiore ai 40 anni e già molti anni di servizio prestati nell'amministrazione;

   il capo della polizia in varie occasioni pubbliche aveva espresso la volontà di trasferire entro il 2018 presso le sedi di provenienza tutti i perdenti sede, motivo per cui molti neo ispettori, pur sapendo che era possibile instaurare un ricorso amministrativo, hanno lasciato i propri affetti –:

   se e quando il Governo intenda dare seguito a quanto giustamente atteso entro il 2018 per il trasferimento presso le sedi di provenienza di tutti i perdenti sede.
(5-00740)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-00740

Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  come ricordato dagli interroganti, con decreto del Capo della Polizia del 24 settembre 2013 è stato bandito il concorso per la nomina alla qualifica di vice ispettore della Polizia di Stato, basato su una ripartizione provinciale dei posti disponibili.
  A conclusione delle procedure concorsuali, il risultato è stato di 1.400 vincitori e 474 idonei non vincitori. Successivamente, considerata la grave carenza d'organico degli ispettori, il numero degli ammessi al corso di formazione è stato elevato a complessivi 1874, ricomprendendo anche tutti gli idonei.
  Dopo l'avvio dei 1.874 dipendenti al corso di formazione nei vari istituti di istruzione, sono state conferite le sedi di assegnazione, in conformità a quanto espressamente stabilito dall'articolo 11 del bando di concorso.
  L'assegnazione è avvenuta secondo lo scorrimento della graduatoria dalla prima posizione fino alla 1874a, garantendo la precedente sede di servizio a coloro che l'avevano indicata come prima preferenza, al netto delle 18 sedi nelle quali non erano previsti posti.
  Tale modalità di assegnazione ha comportato che 169 dipendenti, perdenti sede, sono stati assegnati o in una delle 10 province dagli stessi richieste, oppure in una provincia non richiesta.
  L'operato del Dipartimento della Pubblica Sicurezza si è conformato, pertanto, in modo puntuale al bando di concorso.
  L'interpretazione data a quanto espressamente statuito dall'articolo 11, ultimo capoverso, del bando di concorso (precedenza assoluta, fino ad esaurimento dei posti disponibili in ogni provincia, a coloro che hanno indicato come prima provincia di preferenza quella di provenienza), ha fatto sì che tali criteri siano riusciti a contenere in modo fisiologico «al minimo» i cosiddetti perdenti sede.
  Pertanto, tenuto conto che entro la fine dell'anno in corso o agli inizi del 2019, i perdenti sede verranno progressivamente riavvicinati, così come da impegno preso dall'Amministrazione, si è ritenuto antieconomico interporre appello alle sfavorevoli sentenze in questione da parte del T.A.R.
  In conclusione, nei confronti dei 169 vice ispettori «perdenti sede» l'Amministrazione ha già fornito disponibilità a valutare positivamente le istanze di trasferimento per il rientro in sede; tale processo, già iniziato con il trasferimento di 25 dipendenti, si svilupperà gradualmente dando priorità a quelle situazioni che meritano particolare attenzione (legge n. 104 del 1992 e gravi motivi, eccetera).
  Pertanto, il completo rientro in sede potrà avvenire, verosimilmente, entro i primi mesi del 2019.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riconoscimento dei diplomi

formazione professionale

istruzione professionale