ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00729

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 63 del 15/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: MAZZETTI ERICA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SILLI GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/10/2018
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/10/2018
Stato iter:
16/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/10/2018
Resoconto MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2018
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 16/10/2018
Resoconto MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/10/2018

SVOLTO IL 16/10/2018

CONCLUSO IL 16/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00729
presentato da
MAZZETTI Erica
testo di
Lunedì 15 ottobre 2018, seduta n. 63

   MAZZETTI, SILLI e CORTELAZZO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il distretto tessile di Prato è il primo distretto tessile europeo, con settemila aziende di altissimo livello nel settore tessile-abbigliamento;

   è la capitale mondiale per la produzione di tessuti «cardati ecosostenibili» realizzati con fibre riciclate, dando un contributo importante in materia di sostenibilità ambientale;

   non ci sono malattie professionali associate all'attività di selezione e cernita di questi materiali, sia per il pre-consumo che per il post-consumo. Da ciò si evince che si tratta di materiali e lavori sicuri;

   i controlli effettuati dagli organi preposti (Arpat), e da quelli effettuati sul materiale proveniente dal post-consumo, confermano la totale sicurezza delle suddette lavorazioni;

   detti controlli sono svolti con la tecnica dei tamponi e i risultati sono negativi. Ciò denota la mancanza di sostanze patogene nei materiali e una totale sicurezza per il rischio biologico, tanto che da trimestrali i controlli sono passati a semestrali;

   la direttiva 2008/98/CE in materia di rifiuti (recepita con decreto legislativo n. 2015 del 2010), all'articolo 6 recante «cessazione della qualifica di rifiuto», stabilisce che «taluni rifiuti specifici cessano di essere tali quando siano sottoposti a un'operazione di recupero, incluso il riciclaggio, e soddisfano criteri specifici da elaborare conformemente alle seguenti condizioni: a) la sostanza o l'oggetto è destinata/o a essere utilizzata/o per scopi specifici; b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; c) la sostanza o l'oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; d) l'utilizzo della sostanza o dell'oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o sulla salute umana»;

   i materiali tessili che nascano dalla dismissione di indumenti usati, e che vengono trasformati in materiale fibroso per essere utilizzati per la produzione di Filati prima o Tessuti Cardati poi, soddisfano i suddetti quattro criteri richiesti dalla direttiva per essere non più considerati «rifiuti»;

   anche riguardo all'articolo 5 della direttiva, circa la definizione di sottoprodotto, le quattro condizioni da realizzare affinché un «oggetto» possa essere considerato sottoprodotto, sono soddisfatte dai suddetti materiali tessili –:

   se non intenda adottare in tempi rapidi e certi, iniziative normative volte a specificare che lo scarto tessile o sottoprodotto tessile utilizzato e trasformato dal settore del riciclo tessile, non deve essere considerato un rifiuto, ma una materia prima tessile seconda.
(5-00729)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 16 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00729

  Con riferimento alle questioni poste, occorre evidenziare, in via preliminare, che l'articolo 184-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che, al fine di considerare i residui dei processi produttivi sottoprodotti anziché rifiuti, è necessario dimostrare la sussistenza delle seguenti condizioni: «a) “la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante ed il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto”; b) “è certo che la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi”; c) “la sostanza o l'oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale”; d) “l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana”».
  In attuazione della predetta disposizione, con il decreto n. 264 del 2016 sono stati adottati criteri indicativi per agevolare i soggetti interessati nella dimostrazione della sussistenza dei requisiti richiesti dalla normativa vigente per la qualifica di un residuo di produzione come sottoprodotto e non come rifiuto. Allo stato attuale, dunque, la possibilità di considerare gli scarti tessili come sottoprodotti anziché rifiuti è già definita dalla normativa generale.
  Ad ogni modo, il Ministero dell'ambiente monitora costantemente l'impatto regolatorio, anche al fine di superare le criticità operative che dovessero emergere, e sta valutando possibili revisioni della disciplina con specifico riferimento al settore tessile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sottoprodotto

approvvigionamento

prodotto tessile