ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00711

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 62 del 12/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO UBALDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA'
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/10/2018
Stato iter:
05/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2019
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/02/2019
Resoconto PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/10/2018

DISCUSSIONE IL 05/02/2019

SVOLTO IL 05/02/2019

CONCLUSO IL 05/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00711
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Venerdì 12 ottobre 2018, seduta n. 62

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per la famiglia e le disabilità. — Per sapere – premesso che:

   con il Programma operativo nazionale (Pon) Inclusione 2014-2020, cofinanziato dal Fondo sociale europeo, per la prima volta i fondi strutturali intervengono a supporto delle politiche di inclusione sociale;

   il Pon, in particolare, è finalizzato a contribuire al processo che mira a definire i livelli minimi di alcune prestazioni sociali, affinché queste siano garantite in modo uniforme in tutte le regioni italiane, superando l'attuale disomogeneità territoriale. La maggior parte delle risorse sono destinate agli assi 1 e 2 (1.066.628.417,91 euro), volti a supportare l'attuazione del Reddito di inclusione (Rei);

   il programma, inoltre, sostiene azioni volte a rafforzare la capacità amministrativa dei soggetti ai vari livelli di governance, oltre che degli stessi beneficiari del Rei, come, ad esempio:

    sostegno alle funzioni di segretariato sociale (ad esempio il rafforzamento dei servizi di accesso con particolare riferimento alla funzione di pre-assessment finalizzata ad orientare gli operatori nel percorso da attivare per prendere in carico efficacemente le famiglie);

    rafforzamento del servizio sociale professionale al fine di supportare la creazione delle équipe multidisciplinari per la presa in carico (per le funzioni di assessment, progettazione, valutazione e monitoraggio dell'intervento integrato);

    interventi sociali: sostegno sociale professionale, assistenza educativa domiciliare, assistenza educativa territoriale per la costruzione di requisiti per occupabilità e supporto all'inclusione sociale di giovani e adulti, nonché servizi di mediazione familiare e finanziaria;

    formazione: empowerment degli operatori sociali finalizzato al presidio delle funzioni di pre-assessment e presa in carico (assessment, progettazione e attuazione degli interventi);

    attività di informazione e sensibilizzazione (ad esempio costituzione di info point/sportello sociale tematico/punti di accesso, campagne informative relative all'offerta di servizi e opportunità ai potenziali destinatari);

    servizi di sostegno educativo scolastico ed extra scolastico;

    tirocini extracurriculari;

    tirocini finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla riabilitazione (accordo in conferenza unificata del 22 gennaio 2015);

    percorsi formativi integrati per l'inserimento lavorativo e per la creazione di impresa;

    inserimento delle persone in condizioni di vulnerabilità presso le cooperative sociali, in particolare di tipo b e nel settore non profit;

    accompagnamento «a tempo», finalizzato all'inserimento lavorativo anche in forma auto-imprenditoriale (ad esempio tramite avvio di cooperative sociali o di imprese profit);

    accesso al credito finalizzato all'inserimento lavorativo in forma autoimprenditoriale;

    implementazione delle competenze propedeutiche al lavoro;

   gli ambiti territoriali hanno concorso all'avviso pubblico n. 3 del 2016, avviso non competitivo, che prevedeva la dotazione finanziaria complessiva di euro 486.943.523,00, con spendibilità nel triennio 2017-2018-2019, per le seguenti azioni Azione a – Rafforzamento dei servizi sociali, Azione b – Interventi socio-educativi e di attivazione lavorativa, Azione c – Promozione di accordi di collaborazione in rete;

   gli ambiti hanno sottoscritto la convenzione di sovvenzione soltanto nel secondo semestre 2017 se non nel primo semestre 2018;

   il programma si conclude il 31 dicembre 2019;

   agli ambiti è stato richiesto di rimodulare le risorse/economie del Pon inclusione;

   da parte di alcuni ambiti territoriali pugliesi, è ritenuto strategico conoscere la programmazione ministeriale in merito alla misura –:

   se si intendano consentire la spendibilità delle risorse del Pon Inclusione, anche nel corso del 2020, e se si intenda garantire il finanziamento delle misure sopra descritte anche per il prossimo triennio, garantendo la tenuta dei servizi da rivolgere ai beneficiari del Reddito di inclusione, oltre che le professionalità che costituiscano la rete e le équipe, che, nei fatti, assicurano il pieno funzionamento della misura.
(5-00711)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 5 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00711

  Per fornire una compiuta risposta al quesito posto dall'Onorevole interrogante occorre necessariamente premettere quanto segue.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, tramite l'Avviso n. 3 del 2016, ha inteso sostenere gli Ambiti territoriali nella realizzazione degli interventi rivolti ai beneficiari della misura nazionale contro la povertà (prima SIA, poi REI), nonché al rafforzamento dei servizi loro dedicati.
  Sono stati, quindi, approvati progetti per un totale di quasi quattrocentottantasette milioni di euro1 a favore di 595 Ambiti territoriali e sono state erogate anticipazioni pari a settantatré milioni di euro2.
  Alla Puglia sono stati approvati progetti per un totale di sessantaduemilioni di euro3 e gli Ambiti pugliesi hanno ricevuto anticipi pari a nove milioni di euro4.
  Per quanto concerne l'eventuale estensione temporale per l'utilizzo delle risorse destinate agli Ambiti territoriali tramite l'Avviso 3/2016, occorre evidenziare che l'intero quadro normativo del REI dovrà necessariamente coordinarsi con quello che introduce il Reddito di cittadinanza.

  (1) Euro 486.884.668,32.
  (2) Euro 73.032.700,25.
  (3) Euro 62.387.026,10.
  (4) Euro 9.358.053,92.
  L'articolo 13 del decreto-legge di istituzione del Reddito di cittadinanza prevede, infatti, che il Reddito di inclusione non potrà più essere richiesto a partire dal primo marzo 2019, e che dal successivo mese di aprile non sarà più rinnovato.
  Ciò non vuol dire che verranno meno le esigenze di tutela dei beneficiari del REI in quanto, per coloro ai quali quest'ultimo sia stato riconosciuto in data anteriore al mese di aprile 2019, il beneficio continuerà ad essere erogato per la durata inizialmente prevista, fatta salva la possibilità di presentare domanda per il Reddito di cittadinanza.
  Preme evidenziare, infatti, che questa importante misura, così come strutturata, rappresenta una riforma epocale nell'ambito delle politiche attive del lavoro. Nessun assistenzialismo, come impropriamente sostenuto dai detrattori della misura, bensì un'inversione di tendenza rispetto a tutti quei provvedimenti, adottati dai precedenti Governi, che non hanno ottenuto i risultati sperati.
  Attraverso, infatti, un virtuoso percorso di formazione e di riqualificazione il cittadino verrà agevolmente inserito nel mercato del lavoro. Nel contempo si renderà utile alla propria collettività di riferimento, attraverso l'espletamento di lavori di pubblica utilità ed il reddito che questi mensilmente percepirà gli garantirà una vita dignitosa, favorendo la fuoriuscita dello stesso da quelle deprecabili situazioni di lavoro irregolare e sommerso.
  Le somme stanziate in legge di bilancio per dare concreta esecuzione alla misura garantiranno, inoltre, una vera e propria iniezione di liquidità nell'economia reale del Paese in quanto i 780 euro dovranno essere spesi entro la fine del mese, evitando che siano invece accumulati sotto forma di risparmio, come accaduto per i famosi 80 euro.
  Proprio nella giornata di ieri si è fatto un altro passo in avanti per l'istituzione del Reddito di cittadinanza.
  Con un grande lavoro di squadra è stato possibile, infatti, lanciare l'apposito sito internet, grazie al quale milioni di cittadini avranno tutte le informazioni utili per accedere alla misura.
  A partire dal 6 marzo, quindi, i beneficiari potranno iniziare a presentare le proprie domande per percepire il Reddito di cittadinanza già dal mese di aprile.
  È con i fatti, quindi, che questo Governo sta dimostrando di rispondere, con efficacia e celerità, ai bisogni dei propri cittadini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

integrazione sociale

aiuto a domicilio

creazione di imprese