ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00675

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 59 del 09/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2018
DEL BARBA MAURO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2018
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2018
LIBRANDI GIANFRANCO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2018
MANCINI CLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2018
TOPO RAFFAELE PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2018
UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 09/10/2018
Stato iter:
10/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2018
Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2018
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 10/10/2018
Resoconto FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/10/2018

SVOLTO IL 10/10/2018

CONCLUSO IL 10/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00675
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Martedì 9 ottobre 2018, seduta n. 59

   FREGOLENT, COLANINNO, DEL BARBA, FRAGOMELI, LIBRANDI, MANCINI, TOPO e UNGARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   per incentivare gli investimenti e gli incrementi occupazionali, il Governo prevede l'introduzione, nel prossimo disegno di legge di bilancio, di una aliquota al 15 per cento per le imprese applicata ai redditi corrispondenti agli utili destinati all'acquisto di beni strumentali e nuove assunzioni e l'innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato d'imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani;

   in conseguenza della nuova imposizione fiscale si prevede l'abrogazione dell'imposta sul reddito imprenditoriale (Iri), che doveva entrare in vigore nel 2019 sui redditi prodotti nel 2018, nonché della misura sull'aiuto alla crescita economica (Ace), ovvero il premio alla capitalizzazione parametrato all'aumento di patrimonio netto;

   per effetto del presunto taglio delle imposte il Governo ha dichiarato nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza una possibile riduzione della pressione fiscale, tuttavia l'abrogazione di due importanti agevolazioni potrebbe determinare un aumento del prelievo sul settore produttivo e un disincentivo alla crescita dimensionale;

   l'Iri avrebbe equiparato la tassazione del reddito delle imprese individuali e società di persone in contabilità ordinaria, alla tassazione delle società di capitali; le imprese personali in contabilità ordinaria avrebbero ottenuto una tassazione al 24 per cento sugli utili lasciati in azienda come nelle società di capitali;

   il regime forfetario con il quale si intende anticipare la tassazione piatta ad una parte delle imprese individuali e autonomi si rende invece applicabile alle sole imprese individuali (non alle società di persone) e autonomi con volumi di ricavi molto bassi (tra 25/50 mila euro);

   il beneficio dovuto all'aumento dei limiti di accesso al regime forfettario non può pertanto essere comparato alla perdita derivante dall'abrogazione dell'Iri e dell'Ace e secondo alcune stime, a fronte dell'ampliamento del regime forfettario rivolto a circa 1,5 milioni di contribuenti – di cui solo 500 mila aggiuntivi –, circa 1,1 milioni di aziende verranno penalizzate dall'abrogazione dell'Ace, mentre 1,2 milioni di ditte individuali e 800 mila società di persone perderanno l'Iri;

   il precedente Governo PD ha ridotto progressivamente la pressione fiscale dal 43,6 al 42,2 per cento nel periodo 2013-2017 garantendo al contempo la sostenibilità dei conti pubblici e la credibilità internazionale –:

   come intenda garantire al sistema fiscale un profilo di equità e trasparenza affinché non vi sia una penalizzazione per alcuni contribuenti determinata dagli effetti incerti delle nuove misure sul bilancio delle imprese.
(5-00675)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00675

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere quali iniziative si intendano adottare al fine di garantire un sistema fiscale equo e trasparente che non penalizzi alcuni contribuenti a seguito degli effetti incerti delle nuove misure sul bilancio delle imprese.
  Ciò, in particolare, in quanto le misure di natura fiscale che il Governo intende introdurre – innalzamento della soglia di accesso del regime forfetario per le imprese minori, professionisti e artigiani, nonché aliquota del 15 per cento applicata ai redditi corrispondenti agli utili destinati all'acquisto di beni strumentali è nuove assunzioni – comporterebbero il venir meno dell'IRI (imposta sul reddito imprenditoriale) nonché dell'ACE (premio alla capitalizzazione parametrato all'aumento di patrimonio netto). A parere degli Onorevoli interroganti, infatti, l'abrogazione dell'IRI e dell'ACE non sarebbe compensata dal beneficio derivante dall'aumento dei limiti di accesso al regime forfettario in quanto si determinerebbe un aumento del prelievo nel settore produttivo e un disincentivo alla crescita dal momento che le nuove misure, comparate alle precedenti, non sarebbero in grado di raggiungere una vasta platea di contribuenti.
  Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue.
  Nella Nota di Aggiornamento al DEF è prevista l'abrogazione dell'ACE i cui effetti, a motivo delle disposizioni contenute nell'articolo 7 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, sono stati già notevolmente depotenziati nel tempo riducendosi l'apposito coefficiente moltiplicativo dal 4,75 per cento fino all'1,5 per cento con decorrenza dal periodo d'imposta 2018.
  Nel contempo sono alle studio, in sostituzione, disposizioni agevolative anch'esse condizionate alla non distribuzione degli utili, ma altresì subordinate alla loro destinazione ad investimenti produttivi che non si traducono dunque in un mero rafforzamento patrimoniale e finanziario dell'impresa – come avveniva per l'ACE – ma che producono un beneficio complessivo in termini di crescita del mercato, rinnovamento degli impianti e potenziamento del comparto produttivo. Va, poi, sottolineato che al regime premiale potranno accedere società di capitali, società di persone e imprese individuali anche – per quanto riguarda le ultime due – in contabilità semplificata.
  Inoltre, l'applicazione di una imposta sostitutiva del 15 per cento entro i limiti dell'unico importo di 65.000,00 euro annui di ricavi e compensi amplierà notevolmente i soggetti che possono fruire dell'aliquota agevolata. Sul punto, peraltro non vi sono modifiche soggettive rispetto alla disciplina precedente che, come nelle disposizioni attualmente allo studio, è circoscritta alle persone fisiche, imprenditori individuali ovvero lavoratori autonomi. Tale imposta sostitutiva risulta essere ben più favorevole dell'IRI che comporta la tassazione con l'aliquota del 24 per cento in via solo temporanea, poiché circoscritta all'ipotesi e al periodo in cui la società non distribuisce gli utili conseguiti.
  In ultimo occorre precisare che, non essendo ancora disponibili nel dettaglio le modifiche normative a cui gli Onorevoli interpellanti fanno riferimento, non è possibile individuare se vi siano effetti penalizzanti e in che misura rispetto a quanto previsto dalle norme attualmente in vigore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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