ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00670

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 59 del 09/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/10/2018
Stato iter:
03/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/07/2019
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/07/2019
Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/10/2018

SOLLECITO IL 10/04/2019

SOLLECITO IL 05/06/2019

DISCUSSIONE IL 03/07/2019

SVOLTO IL 03/07/2019

CONCLUSO IL 03/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00670
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Martedì 9 ottobre 2018, seduta n. 59

   CARNEVALI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, recante «Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà» in applicazione della legge 15 marzo 2017, n. 33 «Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali»; prevede, all'articolo 6, la definizione di un progetto personalizzato, sottoscritto dai componenti il nucleo;

   sempre l'articolo 6 prevede che «in assenza di sottoscrizione del progetto, il ReI non è erogato, fatto salvo quanto previsto in sede di prima applicazione all'articolo 25, comma 2» che, a sua volta, dispone che «in sede di avvio del ReI, per l'anno 2018, in deroga a quanto previsto all'articolo 9, comma 6, l'INPS dispone il versamento del beneficio economico pur in assenza della comunicazione dell'avvenuta sottoscrizione del progetto personalizzato prevista all'articolo 6, comma 1. Il beneficio è comunque sospeso in assenza della comunicazione di cui al primo periodo decorsi sei mesi dal mese di prima erogazione»;

   inoltre, l'articolo 14 del decreto legislativo n. 147 del 2017 prevede che ogni regione, adotti, entro centocinquanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, un atto, anche nella forma di un Piano regionale per la lotta alla povertà, di programmazione dei servizi necessari definendo gli specifici rafforzamenti su base triennale del sistema di interventi e servizi sociali per il contrasto alla povertà nonché la possibilità, in riferimento ai propri residenti, di integrare il ReI con risorse regionali;

   l'articolo 14, comma 1, del suddetto decreto legislativo, stabilisce inoltre che il piano regionale per la lotta alla povertà sia adottato favorendo la consultazione delle parti sociali e degli enti del terzo settore territorialmente rappresentativi in materia di contrasto alla povertà;

   in data 18 maggio 2018 è stato emanato il decreto relativo ai criteri di riparto del Fondo per il contrasto alla povertà ove, all'articolo 2, comma 3, si prevede che le regioni, sulla base delle indicazioni programmatiche del Piano nazionale, adottino un piano regionale per la lotta alla povertà per l'attuazione del ReI come livello essenziale di assistenza delle prestazioni;

   nello specifico, in Lombardia, sono oltre 18.000 le famiglie, pari a più di 55.000 persone, che nei primi 6 mesi del 2018 hanno iniziato a beneficiare del reddito di inclusione ReI, con un importo medio dell'assegno di 269,29 euro mensili;

   tale numero è destinato ad aumentare, dal momento che dal 1° luglio 2018 il ReI è diventato una misura universale, per cui, per accedervi, sono valutate le sole condizioni economiche e non più il requisito famigliare (presenza di minori, di una persona con disabilità, di una donna in gravidanza, un disoccupato ultra 55enne);

   ad oggi, la regione Lombardia non ha completato la stesura del piano regionale contro la povertà e i 96 ambiti territoriali, in cui sono articolati i 1.523 comuni lombardi, potranno ricevere circa 32 milioni di euro già stanziati dal piano nazionale per l'implementazione delle reti sul territorio, solo dopo che il piano regionale sarà presentato ed approvato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

   il finanziamento ed il rafforzamento dell'infrastruttura sociale sul territorio sono fondamentali per la predisposizione dei progetti personalizzati di inserimento;

   nel mese di ottobre, in base alla norma di legge, le persone beneficiarie del Reddito di Inclusione, in Lombardia, rischiano di vedersi sospeso l'assegno mensile erogato dall'Inps qualora non abbiano potuto ancora sottoscrivere il progetto personalizzato per avviare il percorso di uscita dalla povertà –:

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare, in collaborazione con le regioni, affinché sia garantita l'attuazione del Reddito di Inclusione, assicurando un'efficace lotta contro la povertà e affinché i titolari del Reddito di Inclusione non perdano tale beneficio;

   se disponga di elementi, per quanto di competenza, circa i tempi di approvazione del piano regionale per la lotta alla povertà della regione Lombardia che, ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo n. 147 del 2017, deve essere comunicato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro 30 giorni dalla sua adozione;

   quali regioni abbiano già predisposto i rispettivi piani regionali di lotta alla povertà e quali siano ancora in corso di approvazione, nonché quanti siano, ad oggi, i beneficiari del Reddito di Inclusione.
(5-00670)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00670

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, col quale si chiedono informazioni circa l'approvazione del Piano per la lotta alla povertà della Regione Lombardia e, più in generale, chiarimenti circa gli intendimenti del Governo in merito alle politiche di contrasto alla povertà, rappresento quanto segue.
  Per quanto concerne la presentazione del Piano regionale per la lotta alla povertà, la Regione Lombardia ha provveduto ad inviare lo stesso al Ministero del lavoro e delle politiche sociali lo scorso 15 ottobre.
  Dall'analisi della Commissione di valutazione, riunitasi il giorno successivo, il citato piano regionale è risultato coerente con il Piano nazionale degli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà ed idoneo, quindi, ai sensi dell'articolo 4, comma 7 del decreto interministeriale del 18 maggio 2018, a dar luogo al trasferimento delle risorse di cui all'articolo 3, comma 2, lettere a) e b) (Quota servizi e Quota povertà estrema) del decreto medesimo.
  Occorre ricordare che la Quota servizi del Fondo povertà riguarda le somme assegnate agli ambiti territoriali di ciascuna regione per il rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali dedicati all'attuazione del REI.
  Queste somme, che sono state trasferite a tutte le regioni, ad eccezione della Valle d'Aosta di cui si aspettano le integrazioni al piano regionale, ammontano per la sola Regione Lombardia a circa 32 milioni di euro.
  La Quota povertà estrema riguarda, invece, le somme assegnate per interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora.
  Anche queste somme sono state trasferite a tutte le Regioni e, per la Regione Lombardia tale quota, al netto di quella spettante alla città metropolitana di Milano, ammonta ad euro un milione e mezzo.
  Preciso, inoltre, che per quanto riguarda la quota destinata direttamente ai Comuni capoluogo di città metropolitane, sono giunte al Ministero del lavoro le programmazioni di Torino, Firenze e Palermo a cui le Regioni avevano delegato la programmazione, e della città di Bologna la cui programmazione è stata trasmessa dalla Regione Emilia Romagna.
  Le programmazioni in questione sono state ritenute coerenti con il Piano Nazionale degli interventi e servizi di contrasto alla povertà, nonché con le linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia in esso richiamate e sono state ritenute idonee, pertanto, al trasferimento delle risorse.
  I pagamenti anche di questa parte della quota povertà estrema sono stati già effettuati, mentre mancano ancora agli atti le programmazioni e i trasferimenti alle città di Genova, Milano, Napoli e Roma.
  Per quanto riguarda le iniziative adottate in collaborazione con le Regioni, al fine di garantire l'attuazione del REI e di assicurare un'efficace lotta contro la povertà, il decreto legislativo 147/2017 ha previsto l'istituzione del Comitato per la lotta alla povertà, quale organismo tecnico di confronto permanente tra i diversi livelli di governo per l'attuazione ed il monitoraggio del REI e fulcro della condivisione di esperienze, metodi e strumenti di lavoro.
  Al fine di armonizzarne l'attuazione su tutto il territorio nazionale della misura e di facilitare la costruzione sul territorio nazionale di percorsi uniformi di contrasto alla povertà, il Comitato ha prodotto e approvato le linee guida e gli strumenti per l'analisi preliminare, il quadro di analisi e la definizione del progetto personalizzato ai fini del REI, sulle quali è stata anche espressa l'intesa tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e gli Enti locali in sede di Conferenza unificata del 6 settembre 2018.
  Oltre alle risorse assegnate attraverso i Piani regionali degli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà, ai territori è stata attribuita parte delle risorse della programmazione FSE 2014-2020, per sostenere l'attuazione della misura di contrasto alla povertà, in particolare attraverso l'Avviso 3/2016 del PON Inclusione che ha destinato ai territori un importo complessivo di circa 490 milioni di euro e che è in fase di piena attuazione.
  Inoltre, il Ministero ha avviato collaborazioni con diversi soggetti, in particolare ha istituito una partnership istituzionale di alto rango con la Banca Mondiale. Questa, nell'ambito dell'assistenza fornita all'amministrazione per assicurare una omogenea attuazione sui territori del REI, ha avviato task force macroregionali che hanno il compito di affiancare il Ministero nel supportare le Regioni per la realizzazione delle misure previste dal REI e garantire un accompagnamento nella fase di definizione ed attuazione dei Piani regionali.
  Infine, in data 22 novembre sono state diffuse le Linee Guida per l'impiego e la rendicontazione della «Quota servizi del Fondo Povertà» – annualità 2018, destinata al finanziamento dei servizi per l'accesso al REI, per la valutazione multidimensionale finalizzata ad identificare i bisogni del nucleo familiare e per i sostegni da individuare nel progetto personalizzato del REI di cui all'articolo 7, comma 1, del decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017.
  Per quanto concerne il rischio di sospensione dell'assegno erogato dall'INPS qualora i beneficiari del Rei non riescano a sottoscrivere un progetto personalizzato entro la scadenza dei sei mesi dalla prima erogazione dell'assegno, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in collaborazione con l'INPS, ha segnalato alle Regioni gli ambiti territoriali che presentavano qualche criticità nell'attuazione del REI, rendendosi disponibile, su richiesta dell'Ambito e d'intesa con la Regione, ad offrire supporto all'Ambito con interventi di tutoraggio.
  Per quanto concerne i beneficiari della misura, da quanto emerge dai dati dell'Osservatorio REI dell'INPS, nel periodo gennaio 2018-marzo 2019 sono stati erogati benefici economici a 506 mila nuclei familiari, coinvolgendo un totale di 1,4 milione di persone.
  Come noto, questo Esecutivo ha voluto rafforzare la strategia di contrasto alla povertà e all'emarginazione sociale introducendo, con il decreto-legge 28 gennaio 2019, l'innovativo istituto del Reddito di cittadinanza, che garantisce non solo un effettivo contributo di sostegno al reddito, bensì un percorso formativo utile per facilitare la ricerca di nuova occupazione.
  In base al nuovo quadro normativo, dunque, è stato previsto che, a decorrere dal 1o marzo 2019, il Reddito di inclusione non può essere più richiesto, facendo salvi coloro ai quali il Reddito di inclusione sia stato riconosciuto in data anteriore al mese di aprile 2019, per i quali il beneficio continua ad essere erogato per la durata inizialmente prevista e con le stesse modalità.
  Al riguardo, il decreto-legge istitutivo del Reddito di cittadinanza ha modificato l'articolo 7, comma 7, del decreto legislativo numero 147 del 2017, prevedendo che gli interventi e i servizi finalizzati al contrasto alla povertà, originariamente rivolti ai beneficiari del Rei, vengono ora destinati ai beneficiari del Rdc, oltre che, con riferimento alle erogazioni ancora in corso, ai beneficiari stessi del REI.
  Dunque abbiamo assicurato continuità ed un ulteriore rafforzamento alle politiche di sostegno al reddito. In questa prospettiva, gli stessi dati forniti da INPS, che quantificano in più di un milione le domande di Reddito di cittadinanza presentate al 30 aprile, ne rappresentano una prova tangibile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pianificazione regionale

attrezzatura sociale

consultazione dei lavoratori