ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00651

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 57 del 05/10/2018
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/01172
Firmatari
Primo firmatario: ASCANI ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 05/10/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00651
presentato da
ASCANI Anna
testo di
Venerdì 5 ottobre 2018, seduta n. 57

   ASCANI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   come è noto, nel dicembre 2017, la commissione bilancio della Camera ha approvato la proposta emendativa presentata dall'interrogante e riguardante le imprese culturali e creative, la quale ha introdotto, nella legge di bilancio per il 2018, il credito d'imposta nella misura del 30 per cento dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi;

   il credito d'imposta è stato previsto nel limite di spesa di 500.000 euro per l'anno 2018 e di un milione di euro per il 2019 e il 2020 e rappresenta un incentivo fondamentale per la crescita del settore;

   l'articolo 1, comma 57, della legge di bilancio per il 2018, dispone che «per imprese culturali e creative» devono intendersi «le imprese o i soggetti che svolgono attività stabile e continuativa, con sede in Italia o in uno degli Stati membri dell'Unione europea o in uno degli Stati aderenti all'Accordo sullo Spazio economico europeo, purché siano soggetti passivi di imposta in Italia, che hanno quale oggetto sociale, in via esclusiva o prevalente, l'ideazione, la creazione, la produzione, lo sviluppo, la diffusione, la conservazione, la ricerca e la valorizzazione o la gestione di prodotti culturali, intesi quali beni, servizi e opere dell'ingegno inerenti alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, alle arti applicate, allo spettacolo dal vivo, alla cinematografia e all'audiovisivo, agli archivi, alle biblioteche e ai musei nonché al patrimonio culturale e ai processi di innovazione ad esso collegati»;

   la manovra finanziaria specifica, inoltre, che il credito d'imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte dirette e dell'Irap e non rileva ai fini della determinazione: della quota di interessi passivi deducibile dal reddito di impresa, ai sensi dell'articolo 61 del Testo unico delle imposte sui redditi; della quota di spese e altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, deducibile dal reddito di impresa ai sensi dell'articolo 109, comma 5, del Testo unico delle imposte sui redditi;

   con riferimento all'individuazione dei costi oggetto d'interesse, dei parametri da rispettare, i tempi da seguire e soprattutto i requisiti in termini di tipologia di attività da condurre al fine del riconoscimento dell'agevolazione, è necessario attendere la pubblicazione di un decreto attuativo che dovrà essere emanato dal Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Le risorse già assegnate per l'anno 2018 (500.000 euro) e per gli anni 2019 e 2020 (un milione di euro per ciascun anno) sono, infatti, ancora «bloccate» –:

   se e come il Ministro interrogato intenda intervenire in relazione alle questioni rappresentate in premessa.
(5-00651)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta diretta