ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00646

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 57 del 05/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/10/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00646
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Venerdì 5 ottobre 2018, seduta n. 57

   UNGARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   secondo la Fondazione Migrantes solo nel 2016 sono partiti 124 mila connazionali, e il 39 per cento ha tra i 18 e i 34 anni. Il totale dei registrati all'Aire, l'anagrafe degli italiani all'estero, è di oltre 5 milioni. Mentre tre giovani under 30 su quattro, oggi, lascerebbero l'Italia, stando ad un'indagine pubblicata di recente dal Corriere della Sera;

   la logica che animava il progetto del «controesodo», tradotto otto anni fa con la legge n. 238 del 2010 per richiamare in Italia i talenti che lavorano all'estero, fu quella di agire con la leva di agevolazioni fiscali sulle proprie entrate. Si trattava di un dispositivo inedito che così prevedeva: «I redditi di lavoro dipendente, i redditi d'impresa e i redditi di lavoro autonomo percepiti dalle persone fisiche di cui all'articolo 2 concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche in misura ridotta, secondo le seguenti percentuali: a) 20 per cento, per le lavoratrici; b) 30 per cento, per i lavoratori»;

   la novella normativa rappresentata dal decreto legislativo n. 147 del 2015 stravolse l'impianto del citato progetto «controesodo», introducendo il regime speciale per i «lavoratori impatriati», e fu sotto alcuni aspetti meno conveniente rispetto alla legge 238 del 2010, se non altro perché abrogava l'estensione dei benefici fiscali della legge n. 238 del 2010;

   vi è poi una scarsissima conoscenza, come lamenta l’«Associazione Controesodo», di detto strumento normativo anche tra gli addetti ai lavori e sussiste la necessità di agire affinché nuovi strumenti normativi rendano effettiva e radicata la permanenza di chi è ritornato in patria, ovvero per la cosiddetta «retention» –:

   se i Ministri interrogati non ritengano di adottare iniziative per sanare, per quanto di competenza, l'annosa questione delle agevolazioni fiscali per i lavoratori e le lavoratrici con riferimento all'anno fiscale 2016, e ripristinare, in occasione del disegno di legge di bilancio per il 2019, per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, e per gli anni successivi, i benefici fiscali per chi desidera rimpatriare già previsti dalla legge n. 238 del 2010, ad oggi parzialmente abrogata, estendendoli con gradualità anche ai cittadini italiani in possesso di diploma di studio di scuola media di II° grado;

   se intendano adottare iniziative per introdurre anche lo strumento del ravvedimento operoso per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi – con conseguente riduzione delle relative sanzioni – a favore degli iscritti all'Aire che intendono usufruire delle agevolazioni fiscali in questione.
(5-00646)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo ridotto

fiscalita'

base imponibile