ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00635

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 56 del 04/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
ERMELLINO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
GALANTINO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
IOVINO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
ROSSINI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 04/10/2018
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 07/02/2019
Resoconto ERMELLINO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/10/2018

DISCUSSIONE IL 07/02/2019

SVOLTO IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00635
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Giovedì 4 ottobre 2018, seduta n. 56

   GALLINELLA, GAGNARLI, RIZZO, CORDA, ARESTA, CHIAZZESE, DALL'OSSO, DEL MONACO, D'UVA, ERMELLINO, FRUSONE, GALANTINO, IORIO, IOVINO, ROBERTO ROSSINI, GIOVANNI RUSSO e TRAVERSI. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è l'unica officina farmaceutica dello Stato attrezzata con infrastrutture, impianti di lavorazione, laboratori e magazzini per la produzione di farmaci e cannabis per uso terapeutico;

   lo stabilimento da sempre collabora con altre istituzioni e con numerose università per attività congiunte di ricerca e formazione per la produzione medicinali che, pur essendo di indubbia utilità clinico-terapeutica, non vengono prodotti dalle aziende private a causa del loro limitato interesse commerciale;

   dal 2014 è stato attivato un accordo tra il Ministero della difesa e il Ministero della salute per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis, finalizzata alla terapia del dolore, nonché al trattamento di patologie gravi e altamente invalidanti;

   tale cannabis «Made in Italy» è stata la prima a essere riconosciuta dall'Unione europea come sostanza attiva di grado farmaceutico, grazie anche alla sinergia con il Crea-Cin di Rovigo, un centro che, da anni, studia la pianta di cannabis e che fornisce le genetiche e le talee allo stabilimento di Firenze attraverso procedure di studio sulla selezione dei genotipi, dagli elevati standard di qualità e analisi del contenuto di cannabinoidi, tramite la cromatografia;

   secondo quanto appreso dagli interroganti dagli stessi militari dello stabilimento di Firenze, le richieste per l'utilizzo di questa cannabis terapeutica negli anni sono aumentate, tanto che è necessario potenziare la produttività e arrivare a circa 300 chilogrammi l'anno rispetto agli attuali 150, ma le serre dello stabilimento non sono più sufficienti;

   è evidente che, in base a quanto sopra esposto sarebbe importante ampliare i finanziamenti e soprattutto incrementare le risorse umane, che al momento sono carenti anche a causa del mancato turn over;

   in base a quest'ultimo aspetto, è interesse degli interroganti far riferimento all'operazione portata avanti dall'Agenzia industrie difesa, dalla quale dipende lo Stabilimento chimico farmaceutico di Firenze, per sopperire alla grave carenza di personale formato;

   nella fattispecie, l'Agenzia industriale difesa ha attivato il canale della somministrazione di lavoro temporaneo, attraverso un'agenzia interinale; è ovvio, secondo gli interroganti, che tale metodo di impiego, non garantendo prospettive certe sia in termini economici che di sicurezza, incentiva il suddetto personale a cercare altre opportunità più favorevoli;

   a fronte delle difficoltà causate dall'invecchiamento del personale e del costante ricorso a contratti di tipo interinale, sarebbe forse il caso che i Ministeri competenti investissero non solo sulle potenzialità dello stabilimento, ma soprattutto sulla forza lavoro, cuore pulsante dell'intero centro di eccellenza;

   investire altresì nel potenziamento dello Stabilimento chimico farmaceutico di Firenze potrebbe portare l'Italia ad essere autosufficiente, piuttosto che valutare l'attivazione di bandi per ampliare, oltre al canale già attivo con l'Olanda, le esportazioni dall'estero per acquistare sul mercato internazionale altra cannabis di qualità, idonea all'impiego medico e non facile da reperire –:

   se, in base a quanto esposto in premessa, non si intendano assumere iniziative per prevedere il potenziamento dello Stabilimento chimico farmaceutico di Firenze, sia nella direzione di maggiori investimenti economici, sia di implementazione del personale impiegato, così da garantire l'autosufficienza italiana nella produzione di cannabis terapeutica, la crescita e la formazione delle risorse umane specializzate, la tutela del know-how per progetti di interesse nazionale.
(5-00635)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-00635

  La Difesa conferisce notevole importanza allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, in relazione al contributo per il sistema Paese, in cui può tradursi l'attività che esso assicura.
  Lo Stabilimento, il cui compito principale è quello di rifornire le Forze armate di medicinali e materiali sanitari, pone parimenti in essere, a favore di tutta la collettività, numerosi interventi che investono profili di collaborazione esterna con l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e con il Ministero della salute.
  Per quanto attiene a quest'ultima tipologia di collaborazione, lo Stabilimento è componente fondamentale del progetto «Cannabis» – avviato nel 2014 – che ha concluso nel 2016 la fase di ricerca e sviluppo del Progetto pilota, al termine della quale sono stati resi disponibili i primi lotti di sostanza attiva di origine vegetale a base di cannabis essiccata e macinata, denominata Cannabis FM2, da produrre in base alle richieste delle regioni e di Pubbliche amministrazioni.
  Si tratta della prima sostanza attiva a base di cannabis prodotta in conformità alle direttive europee in materia di medicinali, in una officina farmaceutica autorizzata dall'AIFA e dal Ministero della salute.
  Il Dicastero persegue l'obiettivo finalizzato alla produzione statale di cannabis a uso medico, da parte dello Stabilimento, fino alla completa copertura del fabbisogno nazionale, senza che questo incida negativamente sulla qualità farmaceutica che ha contraddistinto finora il prodotto.
  Tuttavia, tenuto conto che con gli stanziamenti previsti dall'articolo 18-quater della legge n. 172/2017 non sarà possibile, in ogni caso, coprire tutto il fabbisogno nazionale – che risulta in progressiva crescita in ragione della maggiore consapevolezza della comunità medica – si stanno valutando ipotesi di partenariati pubblico-privati che possano portare a un incremento della produzione e al mantenimento degli attuali livelli di qualità.
  Al riguardo, preme evidenziare che il fabbisogno stimato in Italia nel 2019 supererà, ragionevolmente, i 700 chilogrammi, mentre la produzione statale – grazie ai citati finanziamenti – potrà raggiungere una capacità produttiva di oltre 300 chilogrammi/anno entro la fine di quell'anno.
  Questo significa che nel 2019 vi sarà ancora l'esigenza di acquisire una considerevole parte del fabbisogno attraverso il canale dell'importazione e che nel 2020 il fabbisogno potrebbe superare addirittura i 1.000 chilogrammi annui.
  Il problema, dunque, permane, seppure a fronte del previsto incremento della capacità produttiva dello Stabilimento.
  Sulla base di tali considerazioni, ritenendo di dover agire per tempo, è iniziato il percorso di collaborazione con le aziende private in possesso dei requisiti per incrementare la coltivazione e la produzione farmaceutica di infiorescenze di cannabis a scopo terapeutico.
  Parallelamente, il Ministro della salute, durante un'apposita riunione tenutasi lo scorso 20 settembre, ha già chiesto alle Regioni di migliorare e standardizzare le modalità di valutazione del fabbisogno, in modo da evitare, come purtroppo è successo in passato, scostamenti tra le esigenze rappresentate e quelle effettivamente registrate.
  Vorrei chiarire, a questo punto, gli aspetti principali che dovranno contraddistinguere tale percorso di partenariato pubblico-privato, fermo restando che il proprietario del prodotto finale sarà sempre e comunque lo Stato.
  Lo Stabilimento di Firenze proseguirà la partecipazione diretta alle attività produttive con le proprie risorse, mantenendo il fondamentale ruolo istituzionale del controllo, a garanzia della qualità della fase produttiva e del prodotto finito.
  Al fine di salvaguardare il «know how» dell'Istituto Farmaceutico, gli eventuali accordi da stipulare per consentire – solo se necessario – l'avvio di tale «partnership», dovranno prevedere apposite clausole di riservatezza, tese ad evitare l'acquisizione e il possibile sfruttamento da parte del privato, del «know how» e dei prodotti sviluppati.
  Con questo progetto di «partnership » si ritiene, dunque, che l'istituto possa essere messo in condizione, già entro il breve e medio periodo, di soddisfare il fabbisogno italiano e di diventare anzi e a sua volta esportatore di cannabis medica, generando anche nuovi posti di lavoro nel nostro Paese.
  Resta fermo in ogni caso che lo Stabilimento di Firenze, in qualità di officina farmaceutica autorizzata alla fabbricazione di derivati a base di cannabis, potrà continuare a essere autorizzato ad importare il prodotto finito anche da produttori stranieri.
  In ragione di ciò, è stata bandita una prima gara di rilevanza pubblica per la fornitura di cannabis per uso medico, nell'ambito della quale lo Stabilimento ha la responsabilità del controllo tramite specifiche analisi e della corrispondenza qualitativa del prodotto importato con quanto richiesto.
  Segnalo, altresì, che lo Stabilimento ha avviato un processo industriale per la produzione di «estratto oleoso titolato» a base di cannabis da distribuire alle farmacie, un prodotto molto richiesto per la praticità di somministrazione e per il quale ci si pone la prospettiva di completare, entro il 2019, sia la procedura di fabbricazione industriale che la registrazione presso l'Agenzia del farmaco.
  Per quanto riguarda, invece, il necessario adeguamento dell'assetto organizzativo, l'Agenzia Industrie Difesa – da cui dipende lo Stabilimento di Firenze – è impegnata prioritariamente nel determinare il fabbisogno complessivo di personale, ai fini della predisposizione di una nuova e più funzionale ipotesi di pianta organica del personale militare/civile da assegnare alla struttura.
  Nello specifico, lo scorso mese di dicembre sono stati assunti, al termine della prevista procedura concorsuale, un assistente tecnico-chimico-fisico e un assistente sanitario impiegati nel settore della produzione «farmaceutica cosmetica e alimentare» dello Stabilimento, per le cui esigenze sono stati previsti, nell'ambito del «Piano triennale del fabbisogno del personale», due funzionari e 8 assistenti per il 2019, un funzionario e 12 assistenti per il 2020 e 32 assistenti per il 2021.
  Comunque, in attesa di finalizzare tali iniziative, l'Agenzia, continuerà a fare ricorso al personale in somministrazione lavoro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria chimica

farmacologia

stabilimento