ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00633

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 55 del 03/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PEDRAZZINI CLAUDIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/10/2018
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/10/2018
BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/10/2018
BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/10/2018
MINARDO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/10/2018
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/10/2018
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/10/2018
Stato iter:
04/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/10/2018
Resoconto NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/10/2018
Resoconto FUGATTI MAURIZIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 04/10/2018
Resoconto NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/10/2018

SVOLTO IL 04/10/2018

CONCLUSO IL 04/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00633
presentato da
NOVELLI Roberto
testo di
Mercoledì 3 ottobre 2018, seduta n. 55

   NOVELLI, PEDRAZZINI, BAGNASCO, BOND, BRAMBILLA, MINARDO, MUGNAI e VERSACE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   come anche segnalato dal coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato, Tonino Aceti, in un suo articolo su quotidianosanità.it, dal monitoraggio Aifa della spesa farmaceutica nazionale e regionale gennaio-novembre 2017, relativamente alla spesa farmaceutica gennaio-novembre 2017 per i farmaci innovativi non oncologici e oncologici che accedono ai fondi per i farmaci innovativi previsti dalla legge n. 232 del 2016) sembrerebbero non essere stati spesi nel 2017 circa 264 milioni di euro del fondo farmaci innovativi non oncologici e oltre 85 milioni dei fondo farmaci innovativi oncologici, per un totale di risorse non utilizzate pari a circa 350 milioni e con profonde difformità regionali;

   si ricorda che il decreto-legge n. 50 del 2017, ha stabilito che le risorse dei suddetti fondi non impiegate per le finalità ivi indicate, confluiscono nella quota di finanziamento del fabbisogno sanitario. Ciò significa che se avanzano risorse dal fondo farmaci innovativi, dette risorse – ora vincolate all'acquisto di farmaci innovativi – tornano svincolate nel fondo indistinto, pronte per essere ripartite tra le regioni e utilizzate per altri capitoli di spesa sanitaria;

   se da una parte l'assegnazione di risorse al fondo indistinto, si traduce in una maggiore autonomia delle regioni nell'utilizzo delle medesime risorse, dall'altra questa norma risulta disincentivante e non compatibile con un piano di eliminazione dell'epatite C;

   è indispensabile un momento di confronto tra i soggetti coinvolti (Ministero, Aifa, regioni, Istituto superiore di sanità, professionisti, Associazioni di cittadini e pazienti) per individuare punti di debolezza, opportunità e proposte di miglioramento dell'attuale sistema dei fondi per i farmaci innovativi –:

   se non ritenga urgente acquisire informazioni dall'Aifa e dalle regioni in merito alle cause del non pieno utilizzo dei fondi per i farmaci innovativi 2017 adottare iniziative per una modifica al comma 402-bis dell'articolo 1 della legge 232 del 2016, al fine di prevedere che le risorse dei fondi per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto dei medicinali innovativi e oncologici innovativi non impiegate per le finalità previste non confluiscano nella quota di finanziamento del fabbisogno sanitario ma siano invece vincolate per attività finalizzate alla eliminazione dell'epatite C e al rafforzamento dei servizi e del personale sanitario per le altre patologie per le quali oggi sono già approvati dall'Aifa trattamenti qualificati come «innovativi».
(5-00633)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00633

  L'esigenza di istituire fondi destinati al rimborso dei farmaci innovativi si rese necessaria nel 2014, a seguito dell'autorizzazione all'immissione in commercio a livello centralizzato europeo dei farmaci per il trattamento dell'Epatite C, di importanza terapeutica indubbia, in quanto i pazienti trattati con questi medicinali sarebbero guariti definitivamente dalla grave patologia di cui erano affetti, agevolando in tal modo la definitiva eradicazione del virus.
  Lo scopo dei Fondi è, dunque, quello di garantire l'accesso alle cure ai pazienti affetti da così gravi patologie, permettendo loro di beneficiare dell'apporto di farmaci efficaci, anche se molto costosi, finalmente soggetti a rimborso grazie alle risorse finanziarie aggiuntive messe a disposizione delle Regioni.
  Ciò posto, per entrare subito nel merito del quesito posto, devo preliminarmente ricordare che sulla base della normativa vigente, laddove le risorse previste nei fondi non siano totalmente impiegate per le finalità sopra evidenziate, esse debbano confluire nella quota di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard a cui concorre lo Stato, senza, dunque, alcun particolare vincolo di destinazione.
  Prima di indicare le finalità che il Ministero della salute intende perseguire attraverso l'impiego di tali residui, risulta oltremodo necessario illustrare, per quanto sinteticamente, le motivazioni che hanno determinato la sopravvenienza delle risorse non utilizzate nell'ambito di detti fondi.
  Tali ragioni risiedono: nella negoziazione di nuovi farmaci autorizzati più convenienti (successivi a sofosbuvir), che ha determinato una maggiore concorrenza di mercato; nell'applicazione degli accordi prezzo/volume, che comportano l'abbassamento del costo del trattamento progressivamente all'aumento del numero dei pazienti trattati; nelle rinegoziazioni degli accordi originari intervenute a seguito dell'ampliamento dei criteri di trattamento previsti nel Piano di eradicazione 2017; nella riclassificazione in fascia di non rimborsabilità (classe C) di Sovaldi e Harvoni, in ragione del mancato accordo sul prezzo con l'azienda farmaceutica titolare nel corso dell'anno 2017, sostituiti dai nuovi farmaci più convenienti per il SSN.
  In estrema sintesi, dunque, attraverso un positivo utilizzo degli strumenti offerti dalla legge è stato garantito il pieno accesso alle terapie innovative, pur con un minore impatto sulla spesa.
  Infatti, a fronte dell'ampliamento dei criteri di trattamento per i farmaci anti HCV, è stato consentito l'accesso alla cura per tutti i pazienti per i quali è indicata e appropriata la terapia.
  Tale approccio, rispetto al 2016, ha, dunque, generato un sostanziale aumento del numero dei pazienti per cui è stato avviato un trattamento ad un prezzo inferiore.
  In considerazione di tali positivi risultati, che hanno consentito di rispettare pienamente le tappe del previsto percorso di eradicazione del virus, è, pertanto, intenzione del Ministero della salute presentare una specifica misura, nell'ambito della legge di bilancio, che possa consentire la destinazione delle risorse economiche resesi disponibili al fine di finanziare, per l'anno 2018, i rinnovi contrattuali del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale, recentemente siglati.
  Tale misura, di natura temporanea, non impedirà, comunque, che in futuro possano essere intraprese ulteriori iniziative a favore dei pazienti affetti da Epatite C.
  Poiché, infatti, stanno comparendo nel mercato nuovi farmaci e nuove terapie geniche molto costose (quali CAR-T cells), un eventuale sotto utilizzo dei Fondi potrebbe venire utilizzato, in futuro, per la copertura degli oneri connessi a tali nuove terapie, ovviamente in misura compatibile all'appropriatezza del loro impiego in relazione alle rispettive patologie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

politica sanitaria

spese farmaceutiche