ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00608

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 55 del 03/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 03/10/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/10/2018

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 02/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00608
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Mercoledì 3 ottobre 2018, seduta n. 55

   GEMMATO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nel corso delle ultime legislature, le misure introdotte dai Governi in tema di danni alle infrastrutture e relativa riqualificazione sono state improntate al superamento della logica della gestione delle emergenze, assumendo quale linea guida principale quella della prevenzione. In quest'ottica rientra anche il settore dell'edilizia scolastica;

   purtroppo, una serie di recenti monitoraggi configurano una condizione di allarmante criticità delle infrastrutture scolastiche e denotano tutt'altro che il perseguimento delle linee guida della prevenzione;

   a determinare questo stato di fatto concorrono non solo difficoltà nelle politiche di programmazione e di controllo ma anche problemi di spesa delle risorse a disposizione causate da normativa in tema di appalti poco efficiente, dall'incapacità di amministrare i processi da parte delle stazioni appaltanti e dalla difficoltà ad ottenere le autorizzazioni e a gestire eventuali contenziosi;

   l'Ance, evidenzia che, nonostante tra il 2015 e il 2018 lo Stato abbia aumentato le risorse annuali per infrastrutture da 12,4 a 21,5 miliardi di euro, con un aumento in valori reali del 72 per cento gli investimenti fissi lordi pubblici sono in costante calo negli ultimi dieci anni, -36 per cento dal 2007, passando dal 2,9 per cento del prodotto interno lordo al 2,0 per cento;

   per quanto riguarda i dati relativi all'edilizia scolastica, Ance evidenzia che sul totale di 6,2 miliardi di euro stanziati dal 2015 al 2018, nel 2017 sono stati spesi soltanto 604 milioni;

   il report realizzato dalla onlus Cittadinanzattiva evidenzia una serie di criticità afferenti a ben il 70 per cento delle 42.435 strutture scolastiche, soprattutto del Sud Italia, e in particolar modo alla vetustà (68 per cento costruite prima del 1975), alla mancanza di adeguamento alle disposizioni antisismiche (legge 2 febbraio 1974, n. 64), alla necessità di riqualificazione di soffitti e solai (solo il 26 per cento ha effettuato un'indagine diagnostica), alla mancata rimozione delle barriere architettoniche, ai collaudi statici (il 50 per cento costruite prima che diventasse obbligatorio nel 1971) ai certificati di prevenzione incendi (il 59 per cento non lo possiede), ai certificati di agibilità (l'ha prodotto solo il 39 per cento) e ai piani di emergenza;

   nella sua relazione, la Corte dei conti definisce non soddisfacente lo stato di attuazione del piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nelle zone a rischio sismico, tenuto conto che dalla programmazione originaria sono ormai passati 13 anni, e che su 2.651 interventi programmati, ben 637, corrispondenti al 24,02 per cento, non risultavano attivi al 31 dicembre 2017;

   la Corte dei Conti evidenzia che alla data del 4 giugno 2018, su 39.847 scuole ben 17.160 (43 per cento) risulta in zona sismica 1 e 2 (cioè dove possono verificarsi terremoti, rispettivamente fortissimi e forti) e oltre il 50 per cento di questi risulta risalire a prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica (1976) e solo il 21 per cento delle scuole presenti in queste aree risulta conforme alla normativa tecnica di costruzione antisismica –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare al fine di accelerare la definizione di un quadro completo delle criticità, delle vulnerabilità e dell'adeguamento alle norme antisismiche delle singole scuole, onde assicurare conseguenti misure a garanzia della messa in sicurezza di tutte le strutture;

   se non si intenda valutare l'opportunità di istituire una struttura in seno alla Presidenza del Consiglio dei ministri che possa coordinare i processi riqualificazione e di messa in sicurezza delle strutture scolastiche e che possa offrire adeguato supporto alle amministrazioni locali;

   quali iniziative intenda adottare per migliorare le disposizioni e i processi definiti dal codice degli appalti, per snellire le procedure burocratiche e accelerare la realizzazione delle opere pubbliche più urgenti, come quelle della messa in sicurezza degli edifici scolastici, sbloccando il potenziale di investimento degli enti preposti e aumentando la relativa capacità di spesa delle risorse disponibili.
(5-00608)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto di istruzione

sicurezza degli edifici

lotta contro gli incendi