Legislatura: 18Seduta di annuncio: 54 del 02/10/2018
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/10/2018
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/10/2018
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/10/2018
RITIRATO IL 22/11/2018
CONCLUSO IL 22/11/2018
RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
è condizione sistemica l'abuso dello strumento delle partite Iva al fine di mascherare rapporti di lavoro subordinato;
in Italia, infatti, sono, in particolare, gli studi professionali, di piccole e grandi dimensioni e dei più svariati settori, nonché le multinazionali della consulenza, che procedono regolarmente all'ingaggio di giovani laureati e di professionisti esperti tramite l'apertura di partita Iva, ma, di fatto, tali lavoratori diventano dei veri e propri dipendenti sottoposti alle direttive del datore, a un orario e sede di lavoro: condizioni che inquadrano il rapporto di lavoro subordinato;
al riguardo, infatti, è bene ricordare che il rapporto di lavoro subordinato è delimitato dall'articolo 2094 del codice civile e dall'articolo 49 del Tuir. Elementi cardine di tali disposizioni normative sono: dipendenza e direzione del lavoratore da parte di un imprenditore; corresponsione di una retribuzione fissa sulla base dei contratti collettivi nazionali; obbligo assicurativo e previdenziale da parte dell'imprenditore; applicazione di tutti i restanti elementi inderogabili dei contratti collettivi nazionali come orario di lavoro, ferie, malattie, maternità e altro. Di contro, il lavoro autonomo è disciplinato dall'articolo del codice civile 2222 e dall'articolo 53 del Tuir. Elementi cardine di tali disposizioni sono: assenza del vincolo di subordinazione nei confronti del committente; prevalenza dei mezzi propri; assenza di retribuzione fissa; autonomia organizzativa e mancanza di una struttura gerarchica;
la legge n. 92 del 2012 è intervenuta per contrastare e normare l'istituto delle cosiddette «false partite Iva». Tuttavia, tale provvedimento è discriminante, nonché contrario al principio di uguaglianza, laddove esclude dal concetto di falsa partita Iva i lavoratori autonomi titolari della stessa, iscritti ad albi professionali, impegnati in attività ad alto contenuto specialistico;
in tal modo, le strutture sopracitate, procedono ad un finto ingaggio di consulenti a partita Iva che in realtà sono sottoposti ad attività di lavoro subordinata, ma in assenza delle tutele previste dalla legge in materia;
tra l'altro, molto spesso, la finta assunzione riguarda giovani volenterosi di iniziare l'attività professionale, poiché vengono pagati meno di un professionista esperto, ma la problematica riguarda anche consulenti di alto profilo, che diventano lavoratori subordinati, sottopagati rispetto alle loro competenze;
in definitiva, dunque, un lavoratore a partita Iva operante, nei luoghi citati non è niente altro che un dipendente, sottoposto a doveri e responsabilità inverosimili, che illecitamente non gode dei diritti riconosciuti dalla normativa che regola il rapporto di lavoro subordinato;
l'assurdità di tale situazione è ancora più evidente quando si valutano i contratti della stessa multinazionale o studio professionale in contesti europei differenti, poiché il medesimo soggetto-datore, in sostanza, inquadra diversamente due lavoratori svolgono le medesime mansioni. Sicché, mentre in Italia si richiede al lavoratore la partita Iva, all'estero viene stipulato un regolare contratto di lavoro dipendente, con l'evidente discriminazione che ne consegue per il lavoratore italiano;
tale vergognoso costume delle cosiddette false partite Iva costituisce chiaramente un illecito, poiché viola la normativa in materia di lavoro, ma non è stato mai idoneamente contrastato. Ciò permette a società e studi professionali di servirsi del lavoro di valide risorse, in dispregio dei loro diritti di lavoratori;
negli ultimi anni, nonostante le proteste da parte degli organismi rappresentativi degli albi professionali, che hanno denunciato questa situazione, nulla è mutato –:
quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato sui fatti espressi in premessa e se e quali iniziative di competenza intenda adottare urgentemente per impedire definitivamente l'illecita prassi di reclutare lavoratori attraverso lo strumento delle partite Iva, mascherando rapporti di lavoro subordinato, per sostenere un costo del lavoro inferiore.
(5-00590)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):esperienza professionale
IVA
contratto di lavoro