ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00568

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 52 del 28/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 28/09/2018
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2018
CARE' NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2018
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 01/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 28/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/09/2018

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 01/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00568
presentato da
UNGARO Massimo
testo presentato
Venerdì 28 settembre 2018
modificato
Lunedì 1 ottobre 2018, seduta n. 53

   UNGARO, QUARTAPELLE PROCOPIO, LA MARCA, CARÈ, SCHIRÒ. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si apprende dalle dichiarazioni del capo negoziatore europeo per la «Brexit» Michel Barnier e dalle posizioni del Governo britannico, caratterizzate peraltro anche dall'acuirsi delle frizioni politiche interne, vi è la possibilità che i negoziati per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea si concludano senza un preciso accordo tra le due parti, ovvero con il cosiddetto «no deal»;

   tale evenienza è estremamente preoccupante, perché il citato accordo prevedeva la tutela integrale dei diritti acquisiti dei cittadini italiani ed europei residenti nel Regno Unito, mentre con il «no deal» non vi sarebbero più differenze tra cittadini comunitari ed extracomunitari agli occhi delle autorità britanniche: si tratta di uno scenario preoccupante che prelude a probabili difficoltà per i cittadini italiani ed europei che non saranno in grado di ottenere il «settled status»;

   il recente scandalo «Windrush» costituisce un esempio tangibile di cosa potrebbe accadere ai nostri connazionali; migliaia di immigrati – appartenenti alla cosiddetta «generazione Windrush» – arrivati dai Caraibi negli anni Cinquanta e Sessanta in seguito ad una politica di accoglienza operata dopo la seconda guerra mondiale dal Governo britannico nei confronti dei cittadini delle ex-colonie, si sono visti negare il lavoro, le cure mediche e altri servizi fondamentali, oltre ad essere minacciati di deportazione, poiché sprovvisti di adeguata documentazione fino ad allora mai richiesta; si teme che lo stesso trattamento possa essere riservato agli italiani residenti in Regno Unito in seguito ad un'eventuale no-deal «Brexit», connazionali che vivono nel Regno Unito da decenni che però non sono nella posizione di poter documentare gli anni di presenza in Gran Bretagna;

   il sindaco di Londra Sadiq Khan si sta battendo per un nuovo referendum sulla «Brexit» per scongiurare quanto anzidetto e anche il partito dei Labour britannici, alla Conferenza annuale della maggiore forza di opposizione britannica a Liverpool, ha aperto le porte a una possibile seconda consultazione;

   sin dal risultato referendario per la «Brexit», i Governi in carica nella XVII legislatura hanno sempre dimostrato grande attenzione ai negoziati e ai rapporti diplomatici italo-britannici, a tutela dell'unità europea e dell'interesse nazionale dell'Italia che conta circa 600.000 cittadini italiani residenti nel Regno Unito; il 22 settembre 2017, su impulso del Presidente del Consiglio pro tempore Paolo Gentiloni, si è tenuto a Firenze un vertice Italia-Regno Unito che ha condotto la premier Theresa May a spendere parole di ottimismo sulla conclusione dell'accordo con l'Unione europea e a riferirsi agli italiani residenti nel Regno Unito con toni estremamente rassicuranti;

   con riferimento agli obiettivi perseguiti dall'attuale Governo per tutelare i cittadini italiani residenti nel Regno Unito, desta agli interroganti qualche preoccupazione che esso sia sostenuto da forze politiche, Lega e Movimento 5 Stelle, del tutto riconducibili ai gruppi parlamentari più euroscettici nel Parlamento europeo, uno dei quali presieduto proprio dal principale promotore della «Brexit» Nigel Farage –:

   se e come il Governo intenda adoperarsi per difendere le priorità dell'Italia e dell'Unione europea nelle negoziazioni sulla «Brexit», per assicurare, in particolare, la certezza legale e le garanzie necessarie a tutti i cittadini italiani residenti nel Regno Unito, affinché possano continuare a esercitare i diritti derivanti dalle normative dell'Unione europea sulla libera circolazione.
(5-00568)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica commerciale comune

cittadino della Comunita'

cittadino straniero