Legislatura: 18Seduta di annuncio: 51 del 27/09/2018
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/09/2018
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/09/2018 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/09/2018 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 06/11/2018
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/09/2018
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 06/11/2018
RIZZETTO e PETTARIN. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
per decenni è rimasta nascosta la verità storica dei massacri delle foibe: spietati eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra, per mano dei partigiani jugoslavi e dell'Ozna;
è inammissibile che, ad oggi, ancora non sia stata fatta piena luce su questo dramma. Al riguardo, è quasi sconosciuto l'eccidio che si è consumato in Croazia, nell'isola di Zuri, contea di Sebenico, dove, nel settembre del 1943, furono portate e infoibate oltre una cinquantina di ragazze, fucilate dagli uomini di Tito e gettate in una fossa a Gradina;
a tale strage, seguì quella del maggio 1945, quando furono uccisi e gettati, nella medesima fossa, dei prigionieri di guerra italiani dell'Istria e di Fiume, di Trieste e Zara; la foiba di Gradina è molto profonda, addirittura lo strato degli scheletri rinvenuti, sembra sia spesso circa 7-8 metri, con almeno un migliaio di vittime;
sono noti due partecipanti a questo crimine: Ive Alić, nato a Žirje, e Vjeko Duković, nato a Zlarinjanin. Per il resto, quasi nulla è dato sapere o, comunque, è reso pubblico su tali eccidi; in particolare, non si conoscono le identità delle vittime infoibate, né quelle di tutti i partecipanti al massacro;
esistono ancora troppi lati oscuri legati alle vicende delle foibe; è necessario rendere accessibile ogni informazione, nel rispetto delle vittime, anche procedendo alla eventuale desecretazione dei documenti che risultino ancora coperti dal segreto di Stato –:
per quanto di loro competenza, quali siano le informazioni del Governo sui fatti esposti in premessa relativi alla foiba di Gradina, e se e quali iniziative si intendano adottare per permettere di giungere ad una verità storica su questa strage e su tutte le vicende legate alle foibe e agli eventi intercorsi dopo la fine della Seconda guerra mondiale nei confini orientali dell'Italia, anche interessando della questione i governi sloveno e croato, nonché per favorire l'accesso a tutti i documenti presenti negli archivi dello Stato e all'estero.
(5-00558)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):omicidio
guerra
crimine di guerra