ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00537

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 50 del 26/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMONI SESTINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/09/2018
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/09/2018
BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/09/2018
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/09/2018
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/09/2018
ANGELUCCI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/09/2018
Stato iter:
27/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/09/2018
Resoconto GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 27/09/2018
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 27/09/2018
Resoconto GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/09/2018

SVOLTO IL 27/09/2018

CONCLUSO IL 27/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00537
presentato da
GIACOMONI Sestino
testo di
Mercoledì 26 settembre 2018, seduta n. 50

   GIACOMONI, MARTINO, BARATTO, BIGNAMI, BENIGNI, CATTANEO e ANGELUCCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il provvedimento direttoriale n. 195385 del 21 agosto 2018 con il quale l'Agenzia delle entrate ha dato attuazione alla procedura di sospensione delle compensazioni contenenti profili di rischio, ad avviso degli interroganti, potrebbe provocare non già il blocco delle compensazioni indebite, quanto piuttosto quello di tutte le possibili compensazioni a causa della fin troppo genericità delle indicazioni ivi contenute;

   infatti, scorrendo i criteri selettivi sulla base dei quali l'Agenzia delle entrate potrà procedere al blocco dei modelli di pagamento «F24», contenenti crediti in compensazione, emerge, purtroppo, che non sono indicati specifici crediti o debiti suscettibili a far scattare la sospensione del pagamento, venendo richiamate «tutte le tipologie di debito» pagate e «tutte le tipologie di credito compensate» nel modello di pagamento che, secondo il citato provvedimento direttoriale, sono suscettibili di far scattare la procedura di sospensione e perfino di scarto, successivo, del modello di delega «F24»;

   alla luce di quanto precede sembrerebbe quasi, ad avviso degli interroganti, che il fisco cerchi di intercettare e reprimere non tanto le indebite compensazioni, quanto piuttosto «tutti» gli utilizzi di crediti in compensazione, con la conseguenza che si potrebbe addirittura ipotizzare la presenza di un tentativo di dissuasione dal relativo utilizzo;

   sul punto si rammenta che, ai sensi dell'articolo 1, comma 990, della legge di bilancio 2018, il perimetro dei crediti a rischio si sarebbe dovuto definire con maggiore precisione e dettaglio e il provvedimento direttoriale avrebbe dovuto, conseguentemente, stabilire criteri specifici per l'individuazione dei crediti a rischio di indebito utilizzo, senza invece riferirsi all'intero ambito di tutti i crediti compensabili;

   il rischio concreto è, quindi, oggi che dal prossimo 29 ottobre 2018, data di entrata in vigore del provvedimento direttoriale, ogni delega con utilizzo di crediti in compensazione sarà passibile di sospensione e di possibile scarto, con il risultato di limitare al massimo la compensazione dei crediti nel modello di delega «F24» una cosa, con tutta evidenza, molto diversa dal contrastare le indebite compensazioni;

   tutto ciò sta ovviamente allarmando contribuenti e professionisti per il clima di incertezza e confusione che si è venuto a creare –:

   quali iniziative il Governo intenda assumere affinché l'Amministrazione finanziaria provveda, con la massima sollecitudine, a definire precisamente i criteri per la sospensione delle compensazioni, delineando in modo puntuale quali siano i profili di rischio, al fine di non compromettere, in alcun modo, l'utilizzo legittimo delle compensazioni.
(5-00537)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 settembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00537

  Con il documento in esame, gli Onorevoli interroganti fanno riferimento al provvedimento Direttoriale dell'Agenzia delle entrate prot. 195385 del 28 agosto 2018 con cui si è data attuazione alla disposizione di cui comma 49-ter dell'articolo 37 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, introdotto dall'articolo 1, comma 990, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
  Allo scopo di contrastare il fenomeno delle indebite compensazioni di crediti d'imposta, la menzionata norma prevede che l'Agenzia delle entrate possa sospendere, fino a trenta giorni, l'esecuzione delle deleghe di pagamento di cui agli articoli 17 e seguenti del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 (modello F24), contenenti compensazioni che presentano profili di rischio.
  Il citato provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate stabilisce i criteri e le modalità di attuazione della citata disposizione.
  Al riguardo, gli Onorevoli interroganti evidenziano che l'applicazione di tale procedura, in considerazione dell'estrema genericità dei criteri selettivi indicati nel provvedimento, potrebbe provocare il blocco di tutte le operazioni di compensazione, anziché limitarsi solo a quelle indebite, scoraggiando l'utilizzo di tale istituto da parte dei contribuenti.
  Gli Onorevoli interroganti, pertanto, chiedono al Governo «di assumere iniziative affinché l'Amministrazione Finanziaria provveda con la massima sollecitudine a definire precisamente i suddetti criteri, delineando in modo puntuale i profili di rischio, al fine di non compromettere in alcun modo l'utilizzo legittimo delle compensazioni».
  Tanto premesso, l'Agenzia delle entrate, osserva che la ratio della disposizione in base alla quale è stato emanato il citato provvedimento del 28 agosto 2018 è proprio quella di contrastare l'indebito utilizzo dei crediti in compensazione e dunque l'azione dell'Agenzia delle entrate non sarà rivolta verso la generalità delle compensazioni, bensì solo nei confronti di quelle che presentano evidenti profili di rischio, anche in base all'esperienza maturata nell'attività di controllo. In altri termini, saranno selezionate solo quelle operazioni che, in base ai dati indicati nei modelli F24 e alle altre informazioni in possesso dell'Agenzia, presentano indizi e anomalie meritevoli di approfondimento.
  I criteri elencati nel provvedimento hanno lo scopo di consentire di applicare, in concreto, parametri analitici di selezione per individuare le operazioni più rischiose, da esaminare durante il periodo di sospensione.
  In ogni caso, ove la procedura dovesse intercettare operazioni legittime (c.d. falsi positivi), come previsto dal citato provvedimento del 28 agosto 2018, durante il periodo di sospensione il contribuente potrà inviare all'Agenzia delle entrate gli elementi informativi ritenuti necessari per lo sblocco del modello F24 sospeso.
  Pertanto, i contribuenti coinvolti saranno comunque messi in condizione di chiarire la propria posizione e ottenere, anche in anticipo rispetto al periodo massimo di sospensione, la finalizzazione del pagamento, senza conseguenze sanzionatorie.
  In esito ai risultati che produrrà l'applicazione della nuova procedura, i suddetti parametri saranno progressivamente perfezionati, sia allo scopo di limitare la selezione di falsi positivi, sia per aumentare l'efficacia della procedura stessa.
  Infine, è opportuno evidenziare che l'istituto della compensazione rappresenti uno strumento moderno ed efficace per consentire ai contribuenti di utilizzare rapidamente i propri crediti d'imposta. Quindi, la procedura di controllo preventivo che si sta delineando in applicazione delle citate disposizioni intende anche perseguire lo scopo di consolidare lo strumento stesso, evitando abusi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cessazione dei pagamenti

credito

debito