ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00509

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 48 del 21/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO UBALDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/09/2018

SOLLECITO IL 28/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00509
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Venerdì 21 settembre 2018, seduta n. 48

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 18 settembre 2018, presso la casa circondariale di Roma Rebibbia, si è consumata una tragedia per mano della follia omicida di una detenuta che, in stato di custodia cautelare con i suoi due figli, ha gettato gli stessi nella tromba delle scale della sezione nido, causando la morte immediata di uno di essi e la morte cerebrale dell'altro;

   tale imprevedibile tragedia ricalca le molte, purtroppo, registratesi negli ultimi tempi – analoghe nel gesto di follia omicida di genitori – ma con la variante, in questo caso, del luogo del verificarsi dell'evento: una sezione nido di un penitenziario e non un'abitazione privata;

   tale ultima circostanza – l'autorità giudiziaria ha ritenuto di assegnare la custodia cautelare in carcere in luogo degli arresti domiciliari – ha causato l'immediata sospensione dalle rispettive funzioni dei vertici della casa circondariale, riversando così, su di essi, la piena responsabilità di una tragedia imponderabile;

   le responsabilità, in uno stato di diritto, devono essere accertate prima dell'adozione di un qualsivoglia provvedimento;

   il principio di cui sopra è stato evidentemente disatteso in conseguenza dei fatti occorsi a Rebibbia dove, al contrario, ad avviso dell'interrogante, non si è manifestata l'incombenza di trovare dei capri espiatori senza alcun accertamento su un fatto che, ictu oculi, esorbita dalla sfera di controllo e di vigilanza del personale della casa circondariale;

   ad avviso dell'interrogante è inaccettabile che il Ministro della giustizia abbia pubblicamente screditato i vertici della casa circondariale, mortificandone le professionalità conclamate e inferendo dolore alle loro vite, già provate per il dramma impotentemente vissuto –:

   se il Ministro interrogato ritenga opportuno adottare iniziative per l'immediata revoca dei provvedimenti di sospensione adottati dal capo del dipartimento su Sua iniziativa e il reintegro immediato in servizio del direttore, del vicedirettore e del vice comandante di reparto della casa circondariale femminile di Rebibbia;

   se non ritenga necessario assumere iniziative per l'individuazione, in luogo della disposta visita ispettiva, di un soggetto che accerti, in presenza di eventi critici auto ed etero aggressivi, le eventuali responsabilità riguardanti ogni professionalità operante nella casa circondariale, anche in relazione alla situazione di salute dei ristretti;

   se intenda adottare iniziative normative volte a prevedere, in casi analoghi, che sia preferita alla custodia cautelare in carcere la collocazione in una casa famiglia protetta dove dare accoglienza alle madri insieme alla loro prole;

   se il Ministro non consideri opportuno effettuare, ben prima di colpevolizzare incautamente gli operatori penitenziari, una profonda ricognizione delle difficoltà oggettive riscontrate dalle direzioni degli istituti penitenziari dovuta alla consistente presenza di detenuti con problematiche psichiatriche;

   se intenda, alla luce di quanto sopra riportato, assumere iniziative per una revisione delle responsabilità nella gestione sanitaria dei detenuti ora in capo al servizio sanitario nazionale e se ritenga opportuno avviare una riflessione sull'eventuale ripristino degli ospedali psichiatrici giudiziari, soppressi con legge 17 febbraio 2012, n. 9.
(5-00509)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stabilimento penitenziario

personale carcerario

automobile