ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00451

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 45 del 17/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2018
BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2018
CAON ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2018
FASANO VINCENZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2018
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2018
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 17/09/2018
Stato iter:
18/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/09/2018
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/09/2018
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 18/09/2018
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/09/2018

SVOLTO IL 18/09/2018

CONCLUSO IL 18/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00451
presentato da
NEVI Raffaele
testo di
Lunedì 17 settembre 2018, seduta n. 45

   NEVI, ANNA LISA BARONI, BRUNETTA, CAON, FASANO, SANDRA SAVINO e SPENA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   l'Egitto è il secondo esportatore mondiale di arance e invia verso il territorio dell'Unione molti altri prodotti ortofrutticoli: è pertanto un importante competitor per i Paesi produttori di ortofrutta dell'Unione europea;

   gli elevati standard richiesti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, i notevoli costi dei fattori di produzione, la limitata disponibilità di agro-farmaci consentiti nelle coltivazioni, incidono in maniera determinante sulla redditività delle aziende europee rendendole meno competitive;

   le produzioni europee, a volte, non vengono adeguatamente tutelate dal pericolo di importare fitopatie non presenti nel territorio dell'Unione europea, fitopatie che potrebbero mettere a rischio l'esistenza di interi comparti a livello europeo;

   per gli imprenditori agricoli è indispensabile che si tenga conto delle differenze di cui sopra e si operi per un'armonizzazione delle normative, prevedendo l'utilizzo degli stessi agro-farmaci sui prodotti importati nell'Unione europea, gli stessi trattamenti obbligatori ed il rafforzamento del «principio di precauzione» e del «principio di reciprocità»;

   al fine di salvaguardare le produzioni italiane è opportuno prevedere un'accurata revisione degli accordi euro-mediterranei in essere e, realizzare delle puntuali e preventive valutazioni di impatto sul mercato dell'Unione europea prima che qualsiasi accordo venga esteso o un nuovo accordo venga ratificato –:

   se ritenga opportuno affrontare, nella dovuta sede, i problemi commerciali ancora irrisolti negli accordi che riguardano i prodotti agricoli provenienti da Paesi come il Marocco e l'Egitto, rispondendo alla forte preoccupazione dei produttori italiani per l’import di agrumi e ortaggi da Paesi in cui sono presenti «malattie di quarantena» che potrebbero causare ingenti danni all'agrumicoltura, e in merito al quale gli stessi produttori chiedono interventi finalizzati all'adozione di diversi standard sanitari dei fitofarmaci utilizzati.
(5-00451)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 settembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00451

  Evidenzio che i termini degli accordi internazionali che riguardano i prodotti agricoli provenienti da Paesi come il Marocco e l'Egitto, non si applicano al settore fitosanitario dell'Unione.
  La materia fitosanitaria è infatti disciplinata a livello europeo da norme dedicate, in cui sono chiaramente identificate le misure fitosanitarie da applicare negli Stati membri, al fine di evitare l'introduzione e la diffusione nel territorio comunitario di organismi nocivi ai vegetali e ai prodotti vegetali.
  Attualmente, la norma di riferimento per il settore fitosanitario è la Direttiva 2000/29/CE che, a partire dal 14 dicembre 2019, sarà abrogata e sostituita dal Regolamento (UE) 2016/2031, con cui è stato istituito il nuovo regime fitosanitario dell'Unione.
  Ciò premesso, si sottolinea che dette disposizioni prevedono comunque che i vegetali e i prodotti vegetali, originari o provenienti da Paesi terzi e destinati al mercato unico europeo, soddisfino specifici requisiti fitosanitari, al fine di poter essere introdotti nel territorio dell'Unione.
  Pertanto, i Paesi terzi che intendono avviare spedizioni di tali beni nell'Unione, si devono attenere obbligatoriamente al rigoroso rispetto delle norme unionali.
  In ogni caso, si evidenzia che l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), organo di controllo Ufficiale di questo Ministero collabora continuativamente con l'Agenzia delle Dogane, al fine di monitorare i flussi di introduzione delle derrate alimentari provenienti da Paesi extra UE.
  Premesso quanto sopra, è, in ogni caso, intendimento di questo Ministero adoperarsi nelle sedi competenti e in ambito unionale al fine di approfondire le implicazioni correlate ai differenziati standard sanitari che contraddistinguono le produzioni agroalimentari di paesi terzi importate verso il territorio nazionale, al fine di evitare impatti sul comparto produttivo italiano.
  A riprova dell'attenzione che il Ministro ripone nella tutela del «Made in Italy» e dei produttori italiani, segnalo che, in tal senso già stiamo operando dallo scorso luglio, con un'attività articolata e congiunta di vari organi ispettivi nei punti di entrata nel territorio, quali porti, aeroporti, valichi di frontiera, sino ai silos e ai magazzini di insilamento di risi e granaglie provenienti da Paesi Terzi.
  Ciò al fine di tutelare il comparto produttivo nazionale, evitando l'ingresso di prodotti di scarsa qualità o contenenti residui di sostanze pericolose per la salute umana.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione comunitaria

prodotto agricolo

studio d'impatto