ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00449

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 45 del 17/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018
LO MONTE CARMELO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018
ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 17/09/2018
Stato iter:
18/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/09/2018
Resoconto LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 18/09/2018
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 18/09/2018
Resoconto LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/09/2018

SVOLTO IL 18/09/2018

CONCLUSO IL 18/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00449
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Lunedì 17 settembre 2018, seduta n. 45

   VIVIANI, LOLINI, COIN, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LO MONTE, VALLOTTO e ZANOTELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il riso d'importazione soprattutto quello proveniente dal Sud Est Asiatico, non sempre è di ottima qualità e molto spesso non è commercializzabile, perché rovinato o conservato in condizioni pessime;

   da recenti notizie stampa si apprende che l'Icqrf, il dipartimento dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo insieme con le capitanerie di porto, l'Agenzia delle dogane e la Guardia di finanza nei mesi di luglio e agosto 2018 ha effettuato una straordinaria attività di controlli sui risi provenienti da Paesi del Sud Est asiatico che sono risultati irregolari sia per rotture e grani danneggiati superiori a quelli consentiti per legge sia per falsa indicazione di provenienza italiana di riso in realtà di importazione asiatica;

   il comparto risicolo italiano già soffre degli effetti derivanti sia dalle importazioni di riso a dazio zero, proveniente da Cambogia e Myanmar, che dal prezzo sceso ai minimi storici (fino al 60 per cento in meno nell'ultimo triennio per il carnaroli) che rischiano di causare danni rilevanti ai risicoltori italiani;

   molto spesso il riso che proviene dai Paesi asiatici contiene sostanze considerate pericolose per la salute che nel nostro Paese o sono proibite, mentre in questi Paesi se ne fa un largo uso in quanto non esiste una legislazione in fase di produzione, o hanno una concentrazione che va ben oltre la soglia consentita dalla normativa europea vigente;

   per tutelare la salute dei cittadini è prioritario sostenere la produzione di qualità anche tramite l'incremento dei controlli sui prodotti offerti al consumatore. Infatti, l'attività di controllo è fondamentale per la tutela del made in Italy e per la certezza della qualità di ciò che arriva sulle tavole e pertanto va intensificata e migliorata, perché sia efficace, in quanto è primario salvaguardare l'agricoltura italiana –:

   alla luce dei controlli effettuati dall'Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari, quali iniziative intenda adottare e come intenda procedere nei confronti del riso di provenienza asiatica che entra nel nostro Paese, che risulta essere di scarsa qualità e non sicuro, al fine di tutelare i produttori di riso italiani nonché salvaguardare la salute dei consumatori.
(5-00449)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 settembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00449

  Il Ministro Centinaio, fin dal suo insediamento, a salvaguardia dei consumatori e dei settori produttivi, ha ritenuto prioritario potenziare i controlli per quanto attiene il settore risicolo e, in generale, delle granaglie provenienti da Paesi terzi.
  In linea con le direttive del Ministro, dallo scorso luglio, sui risi di importazione dei Paesi del Sud Est asiatico sono stati attivati su tutto il territorio nazionale, a livello centrale e periferico, una serie di controlli straordinari finalizzati alla verifica della qualità e della presenza di residui di principi attivi di prodotti fitosanitari non ammessi nell'Unione europea.
  È stata così avviata un'azione congiunta dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Ministero, con le Capitanerie di Porto, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza esplicitata in una serie di attività investigative e di controllo nei punti di entrata nel territorio, quali porti, aeroporti, valichi di frontiera, sino ai silos e ai magazzini di insilamento dei risi.
  I controlli hanno riguardato in modo particolare i porti di Ravenna, Genova, Brindisi e Bari, quali principali siti di arrivo di vettori provenienti dal Sud Est asiatico con riso e granaglie varie.
  Nel dettaglio, nelle 140 verifiche eseguite presso 129 operatori, sono stati controllati 180 prodotti; 15 controlli sono stati eseguiti presso i punti di entrata (Porti di Ravenna, Genova Voltri e Brindisi), di cui 7 in attività congiunta (5 con l'Agenzia delle Dogane, 1 con le Capitanerie di Porto ed 1 con la Guardia di Finanza).
  In tale contesto sono stati prelevati 71 campioni (rappresentativi di oltre 1 milione e 50.000 Kg di riso), inviati al Laboratorio ICRF di Catania per le analisi specialistiche multi-residuali.
  Ad oggi, dei 44 campioni analizzati, 4 hanno ricevuto un esito analitico irregolare; un riso di varietà Basmati è risultato irregolare per presenza di principi attivi in quantità superiori alla soglia limite, mentre le altre irregolarità hanno riguardato rotture e grani danneggiati superiori ai limiti di legge. Per gli stock riscontrati fuori norma, sono previste sanzioni amministrative e il ritiro immediato dalla commercializzazione.
  Rilevo inoltre che, nell'ambito dei vasti controlli a tutela delle produzioni e dei prodotti Made in Italy, lo scorso luglio l'ICQRF ha effettuato il sequestro penale di oltre 3.800 Kg di riso integrale rosso «Ermes» rinvenuto presso una ditta del Vercellese. Il provvedimento cautelare si è reso necessario in quanto, a seguito di accertamenti sull'origine del riso importato, la partita di riso rosso in questione è risultata «cambogiana».
  Considerati i significativi risultati ottenuti in questi ultimi tempi, il Ministero intende proseguire ed implementare l'attività di controllo intrapresa.
  Rilevo infine che il Ministro sottoporrà la questione in esame all'attenzione della Commissione europea affinché anche gli altri Stati membri assicurino un adeguato livello di controllo sui risi di importazione, al pari di quanto avviene in Italia.
  L'intento è di evitare che risi di provenienza da Paesi terzi, di scarsa qualità o contenenti residui di sostanze pericolose per la salute umana, siano introdotti sul territorio dell'Unione a danno della qualità dei risi commercializzati sul mercato dell'UE e degli interessi dei produttori e dei consumatori europei.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto originario

cerealicoltura

coltivatore