ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00435

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 44 del 13/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: CONTE FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 13/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/09/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00435
presentato da
CONTE Federico
testo di
Giovedì 13 settembre 2018, seduta n. 44

   CONTE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di giugno 2010, nascono, inizialmente nel Lazio e a seguire in tutta Italia, con protocolli di intesa locali tra regioni e tribunali, progetti formativi con la partecipazione di lavoratori in ammortizzatori sociali e disoccupati;

   nel giugno 2011, i progetti vengono rinnovati per il secondo anno di formazione presso il medesimo ufficio giudiziario, con lo stesso ente utilizzatore, con un rimborso spese;

   nei primi due anni di attività, i presidenti dei tribunali, nonché i funzionari e dirigenti hanno sottolineato ripetutamente la indispensabilità di questi lavoratori per mantenere in vita alcuni uffici e i relativi servizi che altrimenti sarebbero costretti a chiudere;

   nel dicembre 2012, con la legge n. 228, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2012, si sancisce che i lavoratori cassintegrati, in mobilità, socialmente utili, disoccupati, inoccupati, che a partire dall'anno 2010 hanno partecipato a progetti formativi regionali o provinciali presso gli uffici giudiziari, continuino il loro percorso formativo per un anno ancora, con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro;

   al 2013, sono 3100 i lavoratori impegnati in tali progetti su tutto il territorio nazionale e sopperiscono all'endemica carenza di personale;

   nel 2013, nella legge di stabilità 147 del 2013, all'articolo 1, comma 344, il finanziamento per i progetti viene raddoppiato, prevedendo uno stanziamento di circa 15.000.000 euro;

   per non disperdere le professionalità acquisite, alla luce della mancanza di personale riscontrato da più parti e delle note di merito ricevute da più presidenti di corte di appello per il pregevole lavoro svolto, oltre che per una più efficiente organizzazione della giustizia in risposta alle nuove esigenze, è stato istituito nel 2014, l'ufficio per il processo (articolo 50 del decreto-legge n. 90 del 2014), inserendo tali lavoratori a pieno titolo nell'organizzazione;

   con decreto 20 ottobre 2015, il Ministero della giustizia ha bandito una selezione pubblica per strutturare effettivamente l'ufficio per il processo riservandolo a sole 1502 unità a fronte del bacino complessivo nel frattempo ridottosi a circa 2500 unità;

   dal dicembre 2015 ad oggi, la platea si è ridotta ulteriormente a circa 900 unità a livello nazionale ancora inquadrati con un semplice progetto formativo e chiamata con l'appellativo di «precari della giustizia»;

   a questa prima categoria (precari della giustizia) se ne è aggiunta una seconda, con il decreto-legge n. 69 del 2013 che ha istituito, con l'articolo 73, la figura del «tirocinante» presso gli uffici giudiziari;

   con tale istituto, i migliori laureati in giurisprudenza d'Italia avrebbero potuto svolgere un tirocinio formativo di 18 mesi nei tribunali in affiancamento ai magistrati;

   il tirocinio nasce senza la previsione di un pagamento al tirocinante, né di un rimborso spese;

   a partire dal 2015, però, si è cominciato a fornire ai tirocinanti ex articolo 73 una borsa di studio del valore di 400 euro al mese;

   i fondi stanziati sono stati via via crescenti, ma non si è mai riusciti a fornire la borsa di studio a tutti, escludendo dalla graduatoria coloro che avevano redditi al di sopra di una certa soglia;

   da molti anni ormai gli uffici giudiziari sono sensibilmente ridotti nel proprio organico e l'endemica carenza di personale si ripercuote su molti servizi, rendendo indispensabile il ricorso a figure di precariato come quelle riportate in premessa –:

   come intenda attivarsi rispetto al tema complessivo dei «precari della giustizia» e dei tirocinanti che, con vari profili e svariati progetti, da molti anni, stante la loro indispensabilità, tengono in piedi il sistema giustizia in Italia e nutrono legittime aspettative sia di rinnovo del loro impegno, per i tirocinanti, sia di stabilizzazione, per i precari.
(5-00435)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disoccupato

partecipazione dei lavoratori

penuria di manodopera