ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 40 del 07/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/08/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/08/2018
Stato iter:
05/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/12/2018
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 05/12/2018
Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/08/2018

DISCUSSIONE IL 05/12/2018

SVOLTO IL 05/12/2018

CONCLUSO IL 05/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00353
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Martedì 7 agosto 2018, seduta n. 40

   FRUSONE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel comune di Anagni era sito un punto di primo intervento (Ppi) chiuso in data 15 luglio 2018 con delibera della Asl di Frosinone n. 1362 del 25 giugno 2018, firmata dal commissario straordinario Luigi Macchitella. Tale Ppi, a seguito della chiusura dell'ospedale di Anagni e del suo relativo pronto soccorso, è diventato l'unico punto di cure per un bacino di utenti superiore agli 80.000 abitanti e per un territorio in buona parte montagnoso composto da piccoli comuni che si trovano a distanza di oltre un'ora di percorrenza dai pronto soccorsi più vicini. Nel territorio del comune di Anagni insistono ben n. 7 impianti industriali a rischio incidente rilevante (Rir), ricadenti nelle fattispecie previste dalla direttiva Seveso III, recepita con il decreto legislativo n. 105 del 2015. Tali impianti hanno come riferimento, per i loro «Piani di emergenza esterna», l'ospedale civile di Anagni che non esiste. Secondo l'atto aziendale dell'Asl di Frosinone, approvato con decreto del Commissario ad Acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo delle spese sanitarie per la regione Lazio il 3 agosto 2017, n. U00354, ad Anagni, non dovrebbe esserci un Ppi ma un vero e proprio presidio sanitario ed infatti il decreto recita «Per quanto riguarda il Presidio di Anagni [...]. Restano attive e potenziate tutte le attività: poliambulatori specialistici, una postazione screening oncologici, un centro dialisi, un laboratorio per le emergenze, una radiologia dotata di sistemi di teleconsulto e telediagnosi, l'attivazione del day service, day surgery e della chirurgia ambulatoriale, le attività proprie della medicina generale e dei servizi». Il decreto ministeriale n. 70 del 2015, con cui è stato approvato il «Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera» cita i Ppi stabilendo che «La funzione dei Punti di Primo Intervento è la trasformazione in postazione medicalizzata del 118 entro un arco temporale predefinito». La delibera della Asl di Frosinone n. 1363 del 25 giugno 2018, oltre a disporre la chiusura «contestuale del Primo Soccorso» lo sostituisce con un presidio ambulatoriale territoriale (Pat) h24 non previsto dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, con gli oneri che, a giudizio dell'interrogante, potrebbero contrastare con il piano di rientro del debito della sanità della regione Lazio e che dovrebbero essere portati all'attenzione della Corte dei conti. Ad oggi, non risulta all'interrogante che la trasformazione in postazione medicalizzata del 118 sia stata compiuta, disattendendo quindi lo stesso decreto ministeriale, lasciando scoperto un intero territorio che nemmeno un anno fa doveva avere un presidio sanitario con addirittura day surgery e day service e configurando una interruzione del servizio emergenziale come previsto dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, non avendo ad oggi né un ospedale, né un pronto soccorso, né una postazione medicalizzata del 118 ma un semplice presidio ambulatoriale di medici generici. Tali mancanze possono configurare un ritardo nella risposta emergenziale in grado di fare la differenza tra la vita e la morte. Il bacino di assistenza è talmente esteso che i cittadini di Anagni e dei comuni limitrofi in caso di emergenze sono costretti a fare riferimento a quel presidio come è accaduto per il triste evento che ha determinato la morte di una signora in data 19 luglio 2018 che, punta da un calabrone, è stata trasportata nel Pat di Anagni; la signora è morta poco dopo, non essendo quello un presidio nato per l'emergenza che invece dovrebbe trovare una prima risposta nella postazione medicalizzata del 118. La questione è stata sollevata anche nel consiglio regionale del Lazio con un'interrogazione a firma Marcelli –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno fornire chiarimenti, per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo della spesa sanitaria per la regione Lazio, circa le scelte operate all'Asl di Frosinone di cui in premessa che, a giudizio dell'interrogante, si pongono in contrasto con il suddetto piano di rientro e come esse si concilino con le disposizioni di cui al decreto ministeriale n. 70 del 2015, e quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere per garantire i livelli essenziali di assistenza nella provincia di Frosinone.
(5-00353)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 dicembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-00353

  Come noto all'onorevole interrogante, con atto aziendale n. 354 del 2017, l'ASL di Frosinone ha previsto, per la struttura di Anagni, la configurazione quale Presidio Sanitario, e non come Punto di Primo Intervento (PPI).
  Dico subito che tale configurazione è stata oggetto di specifici rilievi da parte dei Ministeri affiancanti, ai quali la Regione Lazio, nel ribadire la propria decisione, ha voluto precisare che l'ex Presidio di Anagni è una struttura territoriale ed, in quanto tale, non contempla nel suo interno attività legate all'emergenza, né attività di ricovero in regime di «day service» e «daysurgery».
  Presso la struttura di Anagni, infatti, è stata prevista un'attività di Accorpamenti di Prestazioni Ambulatoriali-APA legata ai posti letto di ricovero diurni del Presidio di Alatri, mentre la presenza del Laboratorio per le emergenze è esclusivamente finalizzata ad attività del Presidio ambientale legato all'inquinamento della Valle del Sacco.
  Bisogna rimarcare che i Punti di Primo Intervento (PPI), di cui al punto 9.5 del decreto ministeriale n. 70 del 2015, possono essere istituiti esclusivamente per il tempo ritenuto necessario alla riconversione delle strutture ospedaliere in strutture territoriali.
  Il cosiddetto «punto di primo intervento territoriale», invece, è una postazione territoriale della rete dell'emergenza-urgenza, che rappresenta il punto di riferimento per la stabilizzazione del paziente in fase critica ed il successivo trasferimento in sicurezza presso il Pronto Soccorso o il Dipartimento di Emergenza e Accettazione di riferimento.
  La trasformazione dei PPI in postazione di emergenza territoriale non pregiudica in nessun modo l'attivazione di servizi territoriali, compresi quelli di specialistica ambulatoriale, che – anzi – si auspica possano essere potenziati nelle strutture oggetto di riconversione.
  La riorganizzazione della rete dell'emergenza urgenza e ospedaliera prevista dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, infatti, non può prescindere da una vera e propria ristrutturazione dell'assistenza territoriale, che sia in grado di recepire e gestire una vasta gamma di domande di salute.
  Segnalo peraltro che, come richiesto più volte dai Tavoli di verifica, la Regione Lazio, in occasione della più recente riunione dello scorso 22 novembre, ha dichiarato che sta procedendo, a seguito dell'istituzione di una apposita Commissione, alla verifica, di conformità di tutti gli atti aziendali alla programmazione ex decreto ministeriale n. 70 del 2015.
  La stessa Regione ha dichiarato, altresì, che sta procedendo alla definizione della nuova programmazione della rete ospedaliera 2019-2021, che sarà emanata entro la fine del corrente anno.
  Per completezza, si soggiunge che la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo di Frosinone ha ricordato che il decreto ministeriale n. 70 del 2015 ha previsto che i Punti di Primo Intervento, con una casistica inferiore a 6.000 passaggi annui, devono essere affidati direttamente al 118 come postazione territoriale, implementando le attività erogate con le prestazioni rese dalla medicina di base.
  Presso il Presidio sanitario di Anagni gli accessi per l'anno 2017 sono stati di poco inferiori a tale soglia (sono stati, infatti pari a 5.172, di cui 4 codici rossi) mentre nel primo semestre del 2018 i casi registrati sono stati 2.496.
  Tanto premesso, nel confidare di aver dimostrato l'attenzione del Ministero della salute sulla questione sollevata dall'onorevole interrogante, desidero dare piena assicurazione che si continuerà a vigilare sulle scelte che verranno operate dalla Regione, con particolare riferimento alla rimodulazione dell'assistenza territoriale, in modo che vengano garantiti gli standard fissati dal decreto ministeriale n. 70 del 2015 e, per questo tramite, il rispetto dei livelli essenziali di assistenza per tutti i cittadini della Provincia di Frosinone.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

politica sanitaria

servizio sanitario