Legislatura: 18Seduta di annuncio: 39 del 06/08/2018
Primo firmatario: VISCOMI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/08/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 06/08/2018 ANNIBALI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 06/08/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/08/2018
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/08/2018
VISCOMI, SIANI e ANNIBALI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
Riace (Reggio Calabria) e il suo sindaco Mimmo Lucano rappresentano un modello positivo di integrazione attiva di comunità migranti, in paesi ad alta intensità di spopolamento e marginali nel contesto socio-economico;
un quarto dei suoi abitanti è costituito da profughi che arrivano dall'Afghanistan, dal Senegal, dal Mali, che dopo aver rischiato la vita attraversando il Mediterraneo hanno trovato una casa a Riace;
per il modello di integrazione delle comunità migranti nel territorio e nel tessuto socio-economico e culturale locale, il sindaco Lucano è stato inserito, nel 2016, al 40esimo posto nella classifica delle persone più influenti al mondo della rivista «Fortune»;
vale la pena ricordare che, in passato, l'esperienza di Riace ha pure catturato l'attenzione di un regista come Wim Wenders, che a Riace ha dedicato il film Il Volo ed è stata sostenuta dalla regione Calabria, e dall'allora presidente Agazio Loiero, con una specifica legge del 2009, conosciuta appunto come «legge Riace»;
a Riace non ci sono centri d'accoglienza: «qui ai migranti diamo una casa vera», dice Lucano, sindaco di un paese che è stato ripopolato da una comunità multietnica che ha riportato in vita anche gli antichi mestieri: laboratori di ceramica e tessitura, bar, panetterie e persino la scuola elementare; il comune ha assunto mediatori culturali «che altrimenti avrebbero dovuto cercare lavoro altrove»;
un modello che, come scrive Fortune, «ha messo contro Lucano la mafia e lo Stato, ma è stato studiato come possibile soluzione alla crisi dei rifugiati in Europa»;
da quanto però si apprende sui social network e sui massmedia, l'esperienza di Riace è veramente a rischio tanto che il sindaco Mimmo Lucano ha iniziato lo sciopero della fame e ne ha così spiegato le motivazioni con un post su Facebook: «Riace è stata esclusa dal saldo luglio-dicembre 2017 (circa 650.000 euro) e per il 2018 non è compresa tra gli enti beneficiari del finanziamento del primo semestre, nonostante tutte le attività siano state svolte e nessuna comunicazione è pervenuta della chiusura del progetto. È stato quindi accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati»;
pertanto, se non verranno sbloccati i fondi ministeriali connessi a progettualità operativa sarà messa a rischio la presenza di 165 profughi, 50 bambini e 80 operatori e la stessa sopravvivenza del modello Riace –:
se sia a conoscenza della situazione descritta in premessa dell'esistenza di un modello di accoglienza ed integrazione attiva di comunità di rifugiati, internazionalmente riconosciuta come buona pratica;
se corrisponda al vero la notizia dei predetti ritardi nella erogazione dei saldi e delle anticipazioni di risorse finanziarie connesse ai progetti operativi di cui in premessa;
quali iniziative intenda mettere in atto affinché, in presenza di verificata rendicontazione, siano tempestivamente erogate le risorse dovute.
(5-00343)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):industria tessile
lavoratore migrante
migrante