ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00303

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 36 del 01/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: ALEMANNO MARIA SOAVE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/08/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/08/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/08/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00303
presentato da
ALEMANNO Maria Soave
testo di
Mercoledì 1 agosto 2018, seduta n. 36

   ALEMANNO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i lavoratori della Pista di Nardò, gestita dalla Nardò Technical Center del gruppo Porsche, da diversi anni, nonostante continui presidi, scioperi della fame, interrogazioni parlamentari, tavoli istituzionali presso la regione Puglia, ancora attendono risposte concrete sul loro futuro dignitoso di lavoratori;

   la situazione, che va avanti da tantissimi anni, ha duramente colpito i dipendenti delle cooperative che dal 1999 gestivano il collaudo dei mezzi sperimentali per conto della Nardò Technical Center Srl (Ntc), licenziati poi nel 2009 dopo essere stati impiegati con turni massacranti, risibili paghe orarie (4 euro l'ora) e in assenza di piani di sicurezza adeguati, per guidare veicoli anche a 250 km/h;

   il centro sperimentale di Nardò ha ricevuto nel 2008 circa 10 milioni di euro dalla regione Puglia. Nell'accordo sul finanziamento, venivano previste 23 assunzioni stabilizzative dei lavoratori delle predette cooperative;

   nell'accordo sottoscritto nel gennaio 2012, si era stabilito che il rientro al lavoro sarebbe stato garantito attraverso due fasi. In una prima fase, parte dei dipendenti sarebbe stato integrato tramite agenzia interinale e la restante parte tramite la cooperativa Copat; nel secondo step si sarebbe arrivati, invece, alla definitiva stabilizzazione alla diretta dipendenza di Nardò Technical Center srl (Nct);

   in base al predetto accordo i lavoratori rinunciavano alle cause in corso per interposizione di manodopera intentate per il periodo in cui erano stati dipendenti delle cooperative di cui sopra. Inoltre, garantivano disponibilità per la stabilizzazione non solo nel collaudo ma anche negli altri servizi previsti nella pista di Nardò;

   nonostante ciò, e nonostante la (Nct) sia stata acquistata da Porsche nel marzo 2012 l'accordo non è mai stato rispettato. Di conseguenza, dopo neanche un anno la cooperativa «Copat» falliva per mancanza di appalti e commesse e attraverso il lavoro interinale iniziavano ad essere chiamati ben altri lavoratori rispetto a quelli firmatari dell'accordo;

   la Porsche (Nct) nel frattempo aumentava il bacino interinale — di circa il 250 per cento — mentre il gruppo originario di lavoro veniva sempre più discriminato e marginalizzato;

   i lavoratori e i sindacati hanno cercato più volte un confronto con l'azienda e con le amministrazioni locali al fine di dirimere tale vicenda;

   in tali occasioni chiedevano il rispetto dell'accordo del gennaio 2012 — cui mai la Porsche ha dato seguito — e la propria stabilizzazione, partendo dai criteri di anzianità ed esperienza. A fronte di tutto ciò, è continuato l'ostracismo da parte della azienda verso questi lavoratori, al punto che questi ultimi hanno ripetutamente cercato di attirare l'attenzione con presidi permanenti davanti alla azienda con diversi e ripetuti scioperi della fame;

   dopo varie vertenze legali per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, ad agosto del 2017, la Porsche, attuale gestore della pista di Nardò, ha deciso di transigere con i lavoratori, prevedendo per alcuni di questi un riconoscimento economico per la definizione della causa, mentre per altri lavoratori era previsto il reintegro sul posto di lavoro. Ad oggi la Porsche all'interrogante risulterebbe ancora inadempiente per mancato reintegro di questi ultimi;

   aziende multinazionali così importanti che investono sul territorio italiano devono tener conto di queste situazioni e degli accordi stipulati a salvaguardia dei livelli occupazionali;

   risulterebbe poi all'interrogante che altri 15 lavoratori abbiano ricevuto, proprio pochi giorni fa, da parte della società Manpower la lettera di licenziamento per «il venir meno dei presupposti per la prosecuzione della prestazione lavorativa» presso la Nardò Technical Center srl, in somministrazione a tempo determinato –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere affinché la Nardò Technical Center Srl (Ntc) del gruppo Porsche rispetti gli accordi pregressi e favorisca un dialogo costruttivo tra azienda e lavoratori al fine di salvaguardare i livelli occupazionali.
(5-00303)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro temporaneo

sciopero della fame

cofinanziamento