ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00275

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 35 del 31/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 31/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00275
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Martedì 31 luglio 2018, seduta n. 35

   CENNI e CRITELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   emergerebbero pratiche sleali con cui alcuni gruppi della Grande distribuzione organizzata (Gdo) opererebbero al fine di manipolare il prezzo dei prodotti alimentari, impoverendo tutta la filiera e danneggiando il settore agricolo;

   secondo quanto denunciato dall'associazione «Terra!» e da alcuni sindacati, il gruppo Eurospin (la catena di discount maggiormente presente in Italia) avrebbe infatti acquisito 20 milioni di bottiglie di passata di pomodoro a 31,5 centesimi di euro l'una tramite un'asta online al doppio ribasso. Un prezzo considerato insostenibile da molti produttori e trasformatori del settore;

   il meccanismo delle aste, lanciate dal discount, consiste nell'assegnare il contratto di fornitura all'azienda che offre il prezzo inferiore dopo due gare, in cui la base d'asta della seconda è il prezzo minore raggiunto durante la prima;

   si tratta di un'operazione vantaggiosa solamente per la catena di supermercati, ma che costringe inevitabilmente le industrie di trasformazione del pomodoro ad una competizione spesso insostenibile al punto da spingerle a vendere sottocosto un prodotto che sovente non è ancora stato acquistato dalla parte agricola;

   tramite l'asta online al doppio ribasso, effettuata peraltro prima della stagione di raccolta, i supermercati decidono quindi il prezzo del pomodoro e di altri prodotti alimentari: tutta la contrattazione che segue tra industriali e agricoltori è destinata a muoversi entro questi parametri, spesso con possibilità di margine nulle o estremamente ridotte;

   per le associazioni sindacali e di categoria interessate l'asta online al doppio ribasso è «una pratica sleale che deve essere vietata per legge, perché impoverisce tutta la filiera agroalimentare. Sui campi di tutta Italia denunciamo da anni lo sfruttamento del lavoro e il caporalato, ma per evitarli è necessario anche intervenire a monte della filiera, dove i potenti gruppi della distribuzione determinano la sorte di chi produce il cibo»;

   nel mese di giugno del 2017, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha promosso un patto di impegno del Ministero con Federdistribuzione e Ancd Conad per promuovere, attraverso un codice etico, pratiche commerciali leali, lungo l'intera filiera agroalimentare. In particolare, le organizzazioni della grande distribuzione si sono impegnate a non fare più ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l'acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari;

   l'obiettivo del patto è quello di favorire la trasparenza, l'equità, la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. In particolare, vengono definite e promosse linee guida e impegni nell'acquisto dei prodotti agroalimentari da parte della Grande distribuzione organizzata, anche per favorire l'adesione volontaria delle imprese agricole alla Rete del lavoro agricolo di qualità;

   alcuni gruppi, tra cui Eurospin, non avrebbe voluto però abbandonare una pratica sleale e dal forte impatto economico sull'intera catena produttiva;

   in Francia questa problematica è stata risolta nel 2005 con una legge che ha regolamentato le aste elettroniche fissando limiti così numerosi da renderle non vantaggiose;

   a livello comunitario è attualmente in discussione una proposta di direttiva europea per riequilibrare gli standard di legge a cui tutti gli Stati membri devono adeguarsi, con la possibilità di andare oltre le legislazioni nazionali. «Se la direttiva sarà approvata, e contiamo di farlo entro la fine della legislatura, nel 2019, scatteranno dei meccanismi che vieteranno le pratiche più aggressive della Gdo mettendole al bando»: ha dichiarato il Vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro –:

   se il Governo sia a conoscenza, nonostante il codice etico promosso dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di episodi relativi all'utilizzo di asta online al doppio ribasso da parte di alcuni gruppi della Grande distribuzione organizzata e quali iniziative urgenti, anche normative, si intendano intraprendere per vietare in Italia tale pratica almeno fino all'approvazione dell'apposita direttiva comunitaria citata in premessa.
(5-00275)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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direttiva comunitaria