ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00149

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 25 del 12/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/07/2018
Stato iter:
18/07/2018
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/07/2018

RITIRATO IL 18/07/2018

CONCLUSO IL 18/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00149
presentato da
FOTI Tommaso
testo di
Giovedì 12 luglio 2018, seduta n. 25

   FOTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   con nota n. 10045 del 1° luglio 2016 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare confermava alle regioni, e agli enti da esse delegati, la facoltà di definire, in assenza di regolamenti comunitari o ministeriali, criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto in sede di rilascio delle autorizzazioni;

   con sentenza n. 1229 del 28 febbraio 2018, la sezione quarta del Consiglio di Stato ha, invece, negato, con perentorie motivazioni, che enti e organizzazioni interne allo Stato possano vedersi riconosciuto potere alcuno di «declassificazione» del rifiuto – caso per caso – in sede di autorizzazione;

   ad avviso dell'interrogante, la detta decisione il Consiglio di Stato negativamente influisce sullo sviluppo dell'economia circolare: negando che i criteri per l’end of waste possano essere definiti in autorizzazione, paralizza – di fatto – qualsiasi attività di recupero in procedura ordinaria che non rientri in quelle già oggetto di disciplina europea o nazionale, tant'è che, allo scadere delle autorizzazioni uniche per il trattamento dei rifiuti e delle autorizzazioni integrate ambientali, gli impianti esistenti non potranno più trasformare i rifiuti in prodotti o in materie prime;

  la Conferenza delle regioni e delle province autonome, nella seduta del 19 aprile 2018, ha approvato, al riguardo, un ordine del giorno in cui si chiede esplicitamente al Governo di proporre la modifica dell'articolo 184-ter del decreto legislativo n. 152 del 2006, con l'aggiunta del seguente comma: «6. Per ciascuna tipologia di rifiuto, fino alla data di entrata in vigore del relativo decreto di cui al comma 2, i criteri specifici di cui al comma 1 possono essere stabiliti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano per il singolo caso, nel rispetto delle condizioni ivi indicate, tramite autorizzazioni rilasciate ai sensi degli articoli 208, 209 e 211, nonché ai sensi del titolo I/I-bis della parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006. Restano ferme le autorizzazioni già rilasciate, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, ai sensi degli articoli 208, 209, 211, nonché ai sensi del titolo I/I-bis della parte seconda del decreto legislativo n.152 del 2006, ove conformi alle condizioni di cui al comma 1»;

  secondo l'Unione delle imprese di settore l'impossibilità per gli impianti di riciclo di trasformare i flussi di rifiuti non ancora regolamentati in «end of waste» limiterà drasticamente gli sbocchi di mercato per quanto riciclato. Centinaia di impianti che oggi riciclano rifiuti grazie ai criteri «EoW» stabiliti nei provvedimenti autorizzativi dalle autorità locali – che ora potrebbero non rinnovarli o addirittura revocarli in autotutela – rischiano di subire il blocco delle attività svolte: un vero e proprio macigno sulla strada del reale sviluppo dell'economia circolare italiana –:

   quali urgenti iniziative intenda assumere al riguardo il Ministro interrogato e, in particolare, se ritenga di procedere – attraverso opportuna iniziativa normativa – in conformità alla richiamata richiesta della Conferenza Stato-regioni, ciò anche al fine di evitare situazioni di vero e proprio blocco dell'attività che qui interessa.
(5-00149)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

rifiuti

trust