ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00139

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 24 del 11/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 11/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 12/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 11/07/2018
Stato iter:
12/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/07/2018
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 12/07/2018
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 12/07/2018
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/07/2018

DISCUSSIONE IL 12/07/2018

SVOLTO IL 12/07/2018

CONCLUSO IL 12/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00139
presentato da
PASTORINO Luca
testo presentato
Mercoledì 11 luglio 2018
modificato
Giovedì 12 luglio 2018, seduta n. 25

   PASTORINO, FASSINA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di maggio 2018, in un articolo dedicato alle proposte del contratto di Governo e pubblicato sul periodico on-line Formiche.net, si riportavano, testualmente, le seguenti dichiarazioni del Ministro interrogato: «ritengo che in Italia si debba riequilibrare il peso relativo delle imposte dirette e di quelle indirette, spostando gettito dalle prime alle seconde», ed ancora, che: «si tratta di una scelta di policy sostenuta da molto tempo anche dalle raccomandazioni europee e dell'Ocse perché favorevole alla, crescita e non si capisce perché non si possa approfittare dell'introduzione di un sistema di flat tax per attuare un'operazione vantaggiosa nel suo complesso»;

   con riferimento alla richiamata flat tax, si tratterebbe, sempre a parere dello stesso Ministro, di un obiettivo perseguibile eventualmente anche passando per l'aumento dell'iva. Infatti, a tal proposito, il Ministro evidenziava nello stesso articolo, che: «la scommessa, secondo i sostenitori della riforma (flat-tax), è che essa porti ad effetti benefici sulla crescita e quindi generi quel gettito fiscale aggiuntivo che dovrebbe compensare, almeno in parte, anche il costo iniziale della riduzione delle aliquote». «Inoltre – incalzava lo stesso Ministro – non si vede perché non si debba far scattare le clausole di salvaguardia di aumento dell'Iva per finanziare parte consistente dell'operazione», affermando altresì: «La tesi non mi sembra sostenibile a meno che si pensi di impedire l'aumento delle aliquote IVA creando altro deficit»;

   stando a quanto premesso sembrerebbe che il Ministro interrogato vedrebbe con favore due interventi di fiscal policy, operatività delle clausole di salvaguardia di aumento dell'iva ed introduzione della cosiddetta flat-tax, capaci di incidere sensibilmente sulla capacità di spesa delle famiglie, in un momento, peraltro, in cui si avvertono nuovi e preoccupanti segnali di stagnazione dell'economia, che sconsiglierebbero il ricorso a misure che allontanino la ripresa economica;

   il 5 luglio 2018 il rappresentante del Governo, in occasione dello svolgimento dell'interrogazione a risposta immediata Pastorino 5-00094, presso la Commissione Finanze, in cui si chiedeva quali fossero le misure di carattere compensativo che il Governo intende adottare al fine di sterilizzare le suddette clausole di salvaguardia, rispondeva che la questione sarà affrontata nell'ambito della «Nadef» e troverà definizione nella legge di bilancio per il 2019;

   all'interrogante appare inverosimile che il Governo, a soli due mesi dal varo dei suddetti due provvedimenti, non abbia la minima idea su come impedire l'aumento delle aliquote IVA –:

   quali siano, in vista dell'imminente presentazione del disegno di legge di bilancio per l'anno 2019, gli orientamenti del Ministro su tutto quanto riportato in premessa.
(5-00139)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00139

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante chiede di conoscere quali siano gli orientamenti del Governo al fine di scongiurare l'operatività delle clausole di salvaguardia che prevedono l'aumento delle aliquota IVA a partire dal 2019.
  Al riguardo, come già evidenziato nella risposta all'interrogazione n. 5-00094 presentata dall'Onorevole interrogante, la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette rappresenta una delle priorità di questo Governo, in conformità con gli impegni approvati nella risoluzione al Documento di Economia e Finanza 2018.
  Deve ribadirsi che la sterilizzazione delle clausole sarà parte di una strategia di politica economica articolata, che assicurerà la progressiva riduzione dell'incidenza del debito pubblico sul PIL ed eviterà peggioramenti dell'indebitamento netto strutturale delle Amministrazioni pubbliche. All'interno di questo scenario si valuterà, in coerenza con le regole europee in materia di bilancio, il percorso di aggiustamento fiscale per il prossimo anno e per quelli successivi.
  Tanto premesso, si fa presente che sono in corso, presso i competenti uffici competenti dell'Amministrazione finanziaria, gli approfondimenti tecnici volti a reperire i mezzi di copertura finanziaria necessari ad evitare l'aumento delle aliquote IVA, che saranno indicati nel disegno di legge di bilancio per il 2019.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo delle famiglie

finanziamento dei partiti

IVA