ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00135

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 24 del 11/07/2018
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/00512
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 11/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00135
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Mercoledì 11 luglio 2018, seduta n. 24

   BRAGA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   è unanimemente riconosciuto che il cambiamento climatico alterna fenomeni meteorologici estremi, quali forti piogge, cicloni, ondate di calore, siccità grave e prolungata. L'Italia, come tutto il bacino del Mediterraneo, non è purtroppo esente da tali fenomeni;

   in particolare, con l'imminente stagione estiva, come spesso riportano di frequente gli organi di informazione, l'Italia è sovente stretta dalla morsa degli incendi acuita da siccità e, come detto, da ondate di calore;

   numerosi roghi, alcuni di origine dolosa, mettono ogni estate a dura prova il Nord, il Centro e il Sud d'Italia senza distinzione;

   particolarmente critica è la ricorrenza di fenomeni incendiari in alcune aree del Paese quali i boschi alpini di Lombardia e Veneto, il parco nazionale del Vesuvio, la Pineta di Castel Fusano a Ostia, i boschi dell'Appennino campano, la Sila, le Madonie e la Sardegna centrale;

   la legge quadro in materia di prevenzione e lotta agli incendi n. 353 del 2000 obbliga i comuni a censire annualmente i terreni percorsi dal fuoco attraverso un apposito catasto, in modo da applicare con esattezza i vincoli del caso, che vanno dal divieto di modificare la destinazione d'uso dell'area per 15 anni, all'impossibilità di realizzare edifici, esercitare la caccia o la pastorizia, per un periodo di dieci anni. Con questo strumento indispensabile, che serve a reprimere usi impropri e illegittimi, chiunque abbia il benché minimo interesse a operare in modo illegittimo, non può farlo, si interromperebbe così questo criminale metodo, terreno fertile per abusivismo e reati a danno della buona economia agropastorale;

   nei casi più gravi è possibile configurare il nuovo reato di «disastro ambientale» introdotto dalla legge n. 68 del 2015 sugli «ecoreati» –:

   se il Governo intenda assumere le iniziative più utili, comprese quelle per una maggiore dotazione di risorse umane e strumentali, a supporto delle operazioni di prevenzione e spegnimento da parte delle donne e degli uomini della protezione civile, dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine impegnati sul campo; data l'evidente origine «criminale» di molti incendi, se non intendano attuare un piano straordinario di controllo del territorio al fine di prevenire e contrastare gli incendi dolosi che, devastando aree dall'alto valore ambientale e paesaggistico, distruggono il futuro della cittadinanza;

   se, per quanto di competenza, i Ministri interrogati non intendano promuovere un monitoraggio nazionale in relazione al catasto incendi, con particolare riguardo ai comuni interessati dai roghi, anche in passato.
(5-00135)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

lotta contro gli incendi

regione mediterranea CE