ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00129

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 23 del 10/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: EHM YANA CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
CAPPELLANI SANTI MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
PAXIA MARIA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/07/2018
Stato iter:
11/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2018
Resoconto EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2018
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 11/07/2018
Resoconto EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2018

SVOLTO IL 11/07/2018

CONCLUSO IL 11/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00129
presentato da
EHM Yana Chiara
testo di
Martedì 10 luglio 2018, seduta n. 23

   EHM, SABRINA DE CARLO, CABRAS, CAPPELLANI, CARELLI, COLLETTI, DEL GROSSO, DI STASIO, EMILIOZZI, GRANDE, OLGIATI, PAXIA, PERCONTI, ROMANIELLO e SURIANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la «Scuola di gomme» è un progetto educativo sostenuto dalla cooperazione italiana attraverso l'organizzazione non governativa Vento di Terra a beneficio della comunità beduina di Khan al-Ahmar in Cisgiordania ed è dislocata all'interno dell'area C dei territori palestinesi, sotto controllo israeliano;

   subito dopo la sua costruzione, già nel 2010, la Scuola ed altre strutture della comunità hanno ricevuto diversi ordini di demolizione e nel febbraio del 2017 l'amministrazione civile israeliana ha emesso 46 ordini di demolizione che colpiscono tutte le strutture del villaggio, inclusa la scuola;

   dopo molti ricorsi, la Corte Suprema israeliana a fine maggio 2018 aveva stabilito la demolizione definitiva delle strutture e lo spostamento a 12 chilometri di distanza delle 35 famiglie di residenti, mentre quasi contemporaneamente, il 30 maggio, le autorità israeliane approvavano un piano per ampliare l'insediamento di Kfar Adumim con 92 abitazioni di lusso per coloni israeliani, distante un solo chilometro dal villaggio beduino condannato alla distruzione;

   la scuola è stata costruita nel 2009 grazie al contributo della Cooperazione italiana — che, negli anni, ha stanziato complessivamente 152.500 euro — alla Cei, alla Ong «Vento di Terra» e a una rete di comuni italiani. Si tratta di un esempio unico di architettura bioclimatica «non permanente», proprio per non contravvenire ai regolamenti militari israeliani che vietano la costruzione non autorizzata di edifici in area C. L'edificio è realizzato con argilla, legno e circa 2.000 vecchi pneumatici. Ciò consente di mantenere la temperatura delle aule ideale sia in estate sia in inverno. L'istituto scolastico — tanto particolare quanto economico nella sua realizzazione — ospita circa 160 alunni, principalmente ragazze di età compresa dai 6 ai 13 anni;

   l'Italia durante ripetuti contatti dei rappresentanti governativi pro tempore con le controparti israeliane, ha già espresso il suo parere negativo allo smantellamento della Scuola, così come quella di analoghi manufatti e infrastrutture sociali, educative e assistenziali realizzate a beneficio delle popolazioni locali;

   lo smantellamento della scuola e del villaggio di Khan al-Ahmar avverrebbe in aperta violazione dell'articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu –:

   quali iniziative il Governo intenda promuovere nei confronti delle autorità israeliane, sia in via bilaterale sia in ambito europeo, per scongiurare la dislocazione delle comunità beduine stanziate attorno a Khan al-Ahmar e per difendere la struttura «Scuola di gomme», la cui realizzazione molto deve al sostegno della cooperazione italiana.
(5-00129)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00129

  Così come confermato dal Ministro Moavero nel corso dell'audizione programmatica di ieri, il Governo italiano, assieme ai partner dell'Unione Europea, segue con grande attenzione la questione delle demolizioni effettuate da parte israeliana in Cisgiordania, su cui frequenti sono le prese di posizione pubbliche delle missioni diplomatiche degli Stati Membri UE.
  Per quanto concerne la specifica vicenda del villaggio beduino di Khan Al Ahmar e della Scuola di Gomme ivi situata, essa è stata, come noto, oggetto di numerose, mirate azioni da parte italiana fin dall'agosto 2016, quando le Autorità israeliane hanno informato di voler procedere «per ragioni amministrative» al suo smantellamento e al suo successivo trasferimento in altro sito. Tali azioni sono state condotte sia in via bilaterale che nell'ambito del rapporto UE-Israele.
  Sul piano bilaterale, queste hanno interessato anche il livello politico. Nelle occasioni di incontro con le controparti israeliane, i vertici politici (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio e Ministro degli esteri) hanno sottolineato la posizione italiana, contraria allo smantellamento di manufatti e infrastrutture sociali, educative e assistenziali realizzate dalla Cooperazione italiana in Cisgiordania a beneficio delle popolazioni locali; è stato altresì ribadito che il mantenimento di questa struttura rappresenta una priorità per l'Italia, non solo per la sua valenza umanitaria, ma anche per ragioni politiche e di rispetto della legalità internazionale.
  A seguito di una recente sentenza della Corte Suprema israeliana, con cui è stata data autorizzazione alla demolizione del villaggio di Khan Al Ahmar, l'Ambasciatore italiano a Tel Aviv ha preso parte, a fine maggio, al passo del Rappresentante dell'Unione Europea presso il Ministero degli Esteri israeliano e, ad inizio luglio, ad un incontro assieme ai rappresentanti di Germania, Francia, Regno Unito e Spagna presso l'Ufficio del Primo Ministro Netanyahu. In entrambe le occasioni sono state ribadite la forte attenzione e la viva preoccupazione per il rischio di imminente demolizione del villaggio.
  Parallelamente, il Console Generale d'Italia a Gerusalemme sta svolgendo una costante azione di monitoraggio della situazione e ad inizio luglio ha effettuato, in coordinamento con la comunità locale e assieme ad altri Capi Missione dell'Unione europea, un sopralluogo presso il villaggio.
  A seguito della presentazione nei giorni scorsi di due appelli presentati dai legali della comunità beduina, in merito ai quali lo Stato israeliano è chiamato ad esprimersi in tempi ravvicinati, così come rimarcato dallo stesso Ministro Moavero nel corso dell'audizione di ieri, la Corte Suprema israeliana ha sospeso per alcuni giorni l'ordine di demolizione del villaggio.
  Il Governo italiano, in stretto coordinamento con i principali partner europei e l'Unione europea, continuerà a prestare la massima attenzione al caso della Scuola di Gomme e a compiere tempestivamente ogni sforzo sul piano politico-diplomatico per scongiurare l'attuazione dell'ordine di demolizione, mantenendo la vicenda ben presente nell'agenda sia a livello bilaterale che nel contesto europeo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione ONU

attrezzatura sociale

istituto di istruzione