ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00127

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 23 del 10/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/07/2018
Stato iter:
11/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2018
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2018
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 11/07/2018
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2018

SVOLTO IL 11/07/2018

CONCLUSO IL 11/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00127
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Martedì 10 luglio 2018, seduta n. 23

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in data 7 luglio 2018 il Ministro interrogato si è recato in missione in Libia per incontrare il Premier Al Sarraj e il governo libico;

   al centro dei colloqui sono stati i temi della lotta congiunta ai trafficanti di migranti e al terrorismo;

   il Ministro interrogato ha manifestato la volontà politica di riprendere l'interlocuzione con la Libia partendo dal Trattato di amicizia del 2008, stipulato fra Berlusconi e Gheddafi;

   il Trattato di amicizia prevede anche investimenti per 5 miliardi di euro da parte dell'Italia e dell'Unione europea in infrastrutture;

   secondo quanto riportato dagli organi di informazione il Ministro avrebbe anche discusso un piano con il quale l'Italia si impegna a fornire nuovi mezzi navali alla Marina e alla Guardia costiera libica;

   secondo quanto riportato, in particolare, dal quotidiano Il Messaggero in data 8 luglio 2018, il Ministro ha dichiarato che la Libia «è un elemento essenziale nella gestione del fenomeno migratorio ed è anche essenziale agire nei Paesi da cui parte il fenomeno migratorio»;

   è evidente che l'interlocuzione con il governo libico non può prescindere dalla gestione dei migranti e da un coinvolgimento attivo della Libia nella lotta ai trafficanti di esseri umani –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere, per quanto di competenza, nei confronti della Libia al fine di contrastare il traffico di migranti per il tramite della coordinata azione di un blocco navale sulle coste libiche e della realizzazione di centri hot spot di raccolta e smistamento dei migranti in territorio libico.
(5-00127)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00127

  Il Governo italiano è al fianco delle Autorità libiche nella complessa sfida migratoria, secondo un approccio integrato che combina sicurezza, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Nel corso della missione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione Internazionale Moavero Milanesi in Libia di sabato scorso è stata raccolta dalle più alte cariche istituzionali libiche la massima disponibilità a continuare a lavorare insieme per affrontare tale sfida comune.
  I flussi migratori lungo la rotta del Mediterraneo centrale continuano a destare grave preoccupazione. Per contenere i flussi, salvaguardare vite umane e sottrarre i migranti alle reti dei trafficanti, assicurando la protezione internazionale a chi ne ha diritto, è necessario in primo luogo un cambio di passo da parte dell'UE e dei suoi Stati Membri, assicurando anzitutto un adeguato rifinanziamento del Fondo Fiduciario dell'UE di emergenza per l'Africa. È fondamentale inoltre rinnovare e ampliare le attività a sostegno alle capacità libiche, sia nella loro azione in mare nella zona Search and Rescue, sia, in prospettiva, per il controllo dei confini terrestri la nota fase 2, dell'operazione Sophia. Tra le iniziative di sostegno alle capacità libiche di gestione integrata delle frontiere e controllo dei flussi migratori, sono già state riconsegnate quattro motovedette classe «Bigliani» alla Guardia Costiera libica; ne abbiamo riconsegnate tre ad inizio anno, altre sono in via di restituzione, a completamento dei cicli di formazione. Recentemente, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto-legge mirato a fornire ulteriore sostegno concreto, attraverso la fornitura di 12 ulteriori unità navali ad entrambe le componenti della Guardia Costiera libica.
  Anche grazie agli interventi di capacity building sostenuti dall'Italia, la capacità di ricerca e soccorso della Guardia Costiera libica è aumentata significativamente. Nel 2017, assetti navali libici hanno effettuato oltre 20.000 salvataggi. Nell'anno in corso, sarebbero oltre 10.000 i migranti soccorsi dalla Guardia Costiera libica.
  Molto importante e da richiamare è la dimensione europea del nostro impegno. Questi risultati sono stati raggiunti anche grazie all'azione della missione EUNAVFORMED Sophia, attraverso programmi di formazione che hanno portato fino ad oggi all'addestramento di oltre 200 ufficiali e marinai della Guardia Costiera libica.
  Per alleviare le condizioni dei migranti presenti nei centri di detenzione, proteggere i rifugiati e operare rimpatri volontari assistiti dalla Libia verso i Paesi di origine, l'Italia sostiene, anche attraverso lo strumento del Fondo per l'Africa, le attività dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e dell'UNHCR. Lo strumento dei rimpatri volontari, che ha consentito il ritorno a casa dalla Libia in condizioni di dignità di circa 30.000 migranti dal 2017 ad oggi, riveste come è evidente grande importanza anche ai fini della riduzione dei flussi verso l'Italia, contribuendo a sottrarre ai trafficanti ed a ridurre il bacino dei migranti che intendono partire verso il nostro Paese.
  In parallelo, il MAECI ha avviato una serie di iniziative per promuovere lo sviluppo economico delle comunità più colpite dal fenomeno migratorio e attività generatrici di reddito favorendo l'emergere di un diverso tipo di economia, fondata sulla legalità. Su iniziativa italiana, inoltre, lo scorso marzo la Commissione Europea ha varato un programma da 50 milioni di euro a favore di 24 municipalità libiche, a valere sul Fondo Fiduciario della Valletta.
  Tutte le citate iniziative si inseriscono in un percorso volto alla progressiva responsabilizzazione dei nostri partner africani, anche attraverso un rafforzamento delle loro capacità di gestione dei flussi ed al fine di assicurare una migliore protezione ai migranti in transito sottraendoli all'arbitrio dei trafficanti.
  In questo senso, il Governo sostiene l'opportunità di istituire, in via transitoria, dei «centri di protezione» dei migranti nei Paesi di transito per identificare chi ha diritto ad ottenere asilo il più vicino possibile ai luoghi di origine, aiutando gli altri migranti a fare ritorno a casa nel quadro di rimpatri volontari assistiti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoratore migrante

migrazione

migrante