ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 23 del 10/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/07/2018
Stato iter:
11/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2018
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2018
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 11/07/2018
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2018

SVOLTO IL 11/07/2018

CONCLUSO IL 11/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00126
presentato da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia
testo di
Martedì 10 luglio 2018, seduta n. 23

   FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   durante la scorsa legislatura, la mozione sulla previdenza sociale, a prima firma dell'interrogante, presentata il 30 aprile 2014, ed approvata dall'assemblea della Camera il 19 marzo 2015, impegnava il Governo pro tempore ad aggiornare le convenzioni internazionali di sicurezza sociale con i Paesi terzi che risultassero obsolete in seguito ai cambiamenti intercorsi, a garanzia di una più adeguata ed ampia tutela previdenziale;

   tra gli accordi bilaterali da aggiornare vi è anche l'accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Stati Uniti, del 1973, che non contempla alcune categorie di lavoratori; tale necessità è stata ravvisata anche in occasione di un convegno che l'interrogante ha organizzato a New York nel 2015, con la partecipazione di dirigenti dell'Inps, di patronati e pensionati;

   essendo presenti nel mondo del lavoro italiano in Usa nuove figure professionali, risulta importante introdurre nella Convenzione di sicurezza sociale con gli Stati Uniti categorie di lavoratori finora escluse, in particolare gli iscritti all'ex-Inpdap, ora gestita dall'Inps, che spesso hanno posizioni previdenziali presso tale istituto e che non possono chiedere una prestazione a causa della mancata convenzione fra i due Paesi. Si assiste, in tali casi, ad una disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati. Infatti, i lavoratori privati usufruiscono di un accordo bilaterale tra Italia e Usa (Social Security Administration statunitense (SSA)), mentre i lavoratori pubblici non ne beneficiano;

   il 2 dicembre 2015, l'interrogante ha inviato una lettera al Sottosegretario pro tempore Mario Giro, dove chiedeva di adoperarsi affinché venisse posta nell'agenda del Governo, la modifica della Convenzione sulla sicurezza sociale tra l'Italia e gli Usa, per contemplare anche i lavoratori esclusi dalla Convenzione. Il 5 maggio 2016, l'allora Ministro Gentiloni, in risposta alla richiesta di informazioni dall'interrogante con lettera del 15 aprile 2016, ha scritto: «La informo che (...) sono state accolte le proposte di estendere le tutele previdenziali a categorie di lavoratori finora escluse, come i dipendenti pubblici. Le confermo quindi che la revisione dell'Accordo rientra tra quelli considerati prioritari dal Governo»;

   inoltre, in occasione dello svolgimento dell'interrogazione presentata dalla sottoscritta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore Poletti, del 22 febbraio 2017, il Governo confermava l'impegno ad avviare il negoziato per la modifica dell'Accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Stati Uniti –:

   se il Ministro interrogato intenda fornire indicazioni circa l’iter e quindi anche i tempi previsti per aggiornare l'Accordo in questione e quindi porre fine ad una discriminazione tra categorie di lavoratori italiani all'estero.
(5-00126)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00126

  La questione sollevata dall'Onorevole Interrogante è all'attenzione del Governo, che conferma l'opportunità di adeguare l'Accordo bilaterale di sicurezza sociale Italia-Stati Uniti del 1973 ai profondi mutamenti intervenuti nella legislazione dei due Paesi e al mutato scenario migratorio.
  In particolare, a livello tecnico sono state accolte le proposte di estendere le tutele previdenziali a categorie di lavoratori finora escluse, come dipendenti pubblici, e sono state effettuate le stime degli oneri aggiuntivi che potrebbero derivare dalla rinegoziazione dell'Accordo in parola.
  La revisione dell'Accordo con gli Stati Uniti rientra tra quelli considerati prioritari, in considerazione della circostanza che esso assume una specifica rilevanza, non solo per migliorare il contesto operativo per gli operatori economici italiani negli Stati Uniti ma anche per eliminare la disparità di trattamento tuttora esistente tra i lavoratori del settore pubblico e di quello privato.
  Il Ministero del lavoro ha già provveduto ad acquisire dall'INPS la stima degli oneri derivanti dall'ampliamento ai dipendenti pubblici del campo di applicazione personale della convenzione di cui trattasi. Nel frattempo, sono in corso di finalizzazione le intese amministrative di attuazione degli Accordi di Sicurezza Sociale ratificati nel corso del 2016 (Turchia, Israele, Canada e Giappone). Una volta concluse tali intese, sarà presa in esame la revisione di Accordi di Sicurezza Sociale con gli altri Paesi considerati dal Governo come prioritari a questo fine.
  In conclusione, confermo la volontà del Governo di avviare al più presto il negoziato con gli Stati Uniti d'America, ma è evidente che non si può definire una tempistica certa per la conclusione del negoziato, trattandosi appunto di attività che, oltre ad essere subordinata al reperimento delle risorse necessarie, coinvolge anche le amministrazioni di un altro Stato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accordo bilaterale

sicurezza sociale

revisione d'accordo