ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 22 del 09/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: LATTANZIO PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/07/2018
Stato iter:
20/07/2018
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/07/2018

RITIRATO IL 20/07/2018

CONCLUSO IL 20/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00105
presentato da
LATTANZIO Paolo
testo di
Lunedì 9 luglio 2018, seduta n. 22

   LATTANZIO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   i fatti di cronaca degli scorsi mesi hanno frequentemente riportato episodi di violenza, sia verbale che fisica, nei confronti di docenti da parte di studenti o delle loro famiglie;

   si ricorda che dall'inizio del 2018, sono numerosi i casi di aggressione, di cui molti avvenuti in concomitanza con la fine dell'anno scolastico e la pubblicazione dei risultati ottenuti dagli studenti;

   tra i più recenti l'episodio avvenuto il 15 giugno 2018 a Gorgonzola, in provincia di Milano, dove il padre di uno studente dell'istituto tecnico locale ha minacciato al telefono di ammazzare la docente ritenuta responsabile della bocciatura del figlio. Lo stesso giorno, nella scuola media di Pogliano Milanese un uomo ha spintonato, minacciato ed insultato una insegnante dopo essere venuto a conoscenza, anche in questo caso, della bocciatura del figlio;

   tali episodi si aggiungono a quello ben più grave avvenuto ai danni di un giovanissimo professore dell'istituto tecnico Di Vittorio-Lattanzio di Roma, mandato all'ospedale con un trauma cranico ed un principio di soffocamento dai genitori di uno studente bocciato;

   l'accordo quadro sulle molestie e sulla violenza sul luogo di lavoro del 26 aprile 2007, e firmato dalle parti sociali europee a livello intersettoriale, ricorda che la violenza può interessare qualsiasi posto di lavoro e qualsiasi lavoratore, può essere di natura fisica, psicologica e/o sessuale e può andare da manifestazioni lievi di mancanza di rispetto ad altri atti più gravi, ad esempio reati che richiedono l'intervento delle autorità pubbliche. In ogni caso si tratta sempre della lesione della dignità di un lavoratore;

   il 19 giugno 2018, il Corriere della Sera pubblicava una intervista al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in cui egli condannava duramente gli episodi di violenza susseguitisi negli ultimi mesi ai danni dei docenti, impegnando attivamente il Ministero nella loro difesa e tutela. Tale posizione è stata ripresa nell'intervista al Ministro interrogato pubblicata da Avvenire il 4 luglio 2018, in cui ribadiva, inoltre, l'importanza di una sensibilizzazione civile e culturale nei confronti dei genitori e degli studenti –:

   quali siano le strategie che il Governo intende implementare in relazione alla tutela effettiva del personale docente dalle violenze, in previsione del nuovo anno scolastico;

   se siano previsti degli strumenti di sensibilizzazione al tema della violenza nei luoghi di lavoro, anche attraverso la definizione di specifiche linee guida con gli attori sociali interessati alla citata tutela sul lavoro;

   con quali modalità si intendano rafforzare le già esistenti attività dedicate a giovani e studenti, mirate ad implementare in maniera stabile un processo educativo forte di prevenzione e contrasto alla violenza in tutte le sue forme, alla luce dell'emergenza riscontrabili nei fatti di cronaca citati.
(5-00105)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

tensione mentale

diritto del lavoro