ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00094

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 04/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/07/2018
Stato iter:
05/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/07/2018
Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 05/07/2018
Resoconto GARAVAGLIA MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/07/2018
Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/07/2018

SVOLTO IL 05/07/2018

CONCLUSO IL 05/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00094
presentato da
PASTORINO Luca
testo di
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   PASTORINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   dal Governo mancano ancora indicazioni chiare sulle coperture finanziarie necessarie per sterilizzare l'incombente aumento dell'Iva. Negli ultimi tempi, infatti, si sono susseguiti annunci di vari Ministri ed esponenti della maggioranza parlamentare che, tuttavia, non chiariscono la natura e l'entità dei fondi necessari per evitare che dal prossimo 1° gennaio 2019 la relativa aliquota cominci gradualmente a salire prima dal 22 al 24 per cento per poi stabilizzarsi, nel 2020, al 25,5 per cento, determinando un incremento del carico fiscale a carico di famiglie e imprese, per il solo 2018, pari a 15,7 miliardi di euro, che a sua volta determinerebbe uno scenario catastrofico sia in termini sociali che in termini economici;

   un incremento dei prezzi legato ai rincari dell'Iva ridurrebbe sia il potere d'acquisto del reddito disponibile, sia il potere d'acquisto della ricchezza delle famiglie, circostanza che, a sua volta, comporterebbe una significativa contrazione della domanda e una riduzione dei consumi, a svantaggio dell'intero sistema economico;

   secondo l'Adoc nel corso del 2019, qualora non si riuscissero a disinnescare le clausole di salvaguardia, la famiglia media italiana subirebbe un incremento medio di imposta, riconducibile alle sole spese primarie ed irrinunciabili, pari a 166 euro l'anno: un rincaro, considerando i prezzi attuali, equivalente al 5,4 per cento del reddito disponibile di una famiglia. Al netto dell'inflazione e senza considerare i rincari che potrebbero registrarsi per beni e servizi secondari, quali quelli dei settori sanità, istruzione e commercio (ad esempio abbigliamento e tempo libero), che potrebbero comportare un ulteriore aggravio a carico dei consumatori;

   scongiurare l'aumento dell'IVA è innanzitutto una priorità per difendere il potere di acquisto delle famiglie, in pericolosa diminuzione. Secondo i dati dell'Istat relativi al primo trimestre 2018, il reddito delle famiglie italiane ha subito un calo reale del potere di acquisto pari allo 0,2 per cento, già eroso dall'aumento dell'inflazione che a giugno dello stesso anno ha raggiunto l'1,4 per cento su base annua. Le stesse, per tenere costanti i consumi, hanno dovuto erodere i loro risparmi;

   in un momento in cui si avvertono preoccupanti segnali di stagnazione dell'economia è necessario scongiurare qualsiasi intervento che, andando ad incidere sulla capacità di spesa delle famiglie, allontani la ripresa economica –:

   quali misure di carattere compensativo intenda promuovere al fine di sterilizzare il temuto aumento dell'IVA di cui in premessa.
(5-00094)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00094

  Con il documento in esame l'Onorevole Interrogante chiede di conoscere quali misure di carattere compensativo il Governo intenda adottare al fine di sterilizzare le clausole IVA.
  Il Parlamento con la risoluzione al Documento di Economia e Finanza 2018 ha impegnato il Governo a completare la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette. Obiettivo che peraltro rappresenta una delle priorità di questo Governo.
  La questione sarà affrontata nell'ambito della Nota di aggiornamento al DEF e troverà definizione nella Legge di bilancio per il 2019.
  La sterilizzazione delle clausole sarà parte di una strategia di politica economica articolata, che assicurerà la progressiva riduzione dell'incidenza del debito pubblico sul PIL ed eviterà peggioramenti dell'indebitamento netto strutturale delle Amministrazioni pubbliche. All'interno di questo scenario si valuterà, in coerenza con le regole europee in materia di bilancio, il percorso di aggiustamento fiscale per il prossimo anno e per quelli successivi. È già stato avviato un dialogo con la Commissione Europea con l'intento di fissare un obiettivo di deficit coerente con l'obiettivo del Governo di favorire la crescita e l'occupazione.
  Il Governo intende operare una ricomposizione della spesa, in particolare quella corrente, che consenta di favorire gli investimenti pubblici e, per questa via, innalzare lo sviluppo e il potenziale del Paese. La composizione della manovra di finanza pubblica, su cui siamo già al lavoro, rifletterà questa impostazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reddito delle famiglie

potere d'acquisto

consumo delle famiglie