ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00091

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: TABACCI BRUNO
Gruppo: MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 04/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/07/2018
Stato iter:
05/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/07/2018
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 05/07/2018
Resoconto GARAVAGLIA MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/07/2018
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/07/2018

SVOLTO IL 05/07/2018

CONCLUSO IL 05/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00091
presentato da
TABACCI Bruno
testo di
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   TABACCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il sistema delle entrate tributarie degli enti locali è stato oggetto negli ultimi anni di ripetuti interventi normativi, che hanno determinato forti elementi di complessità e di incertezza;

   dopo una prima fase volta a rafforzare l'autonomia finanziaria degli enti territoriali, attraverso la sostituzione dei tradizionali trasferimenti erariali aventi carattere di generalità con risorse proprie e di carattere perequativo, numerosi interventi legislativi sono intervenuti a modifica della disciplina introdotta dal decreto legislativo n. 23 del 2011 sul federalismo fiscale municipale, rafforzando le misure di coordinamento della finanza pubblica e di controllo delle decisioni di entrata e di spesa degli enti locali;

   questo assetto normativo è stato confermato dalle disposizioni intervenute negli anni 2013-2015 con l'abolizione prima dell'Imu e poi della Tasi sull'abitazione principale, che hanno comportato la necessità di aumentare i trasferimenti statali attraverso il fondo di solidarietà comunale, al fine di garantire le risorse necessarie a compensare i comuni del mancato gettito;

   inoltre, i tagli di risorse per oltre 8 miliardi di euro, posti a carico dei comuni a partire dal 2010, hanno inciso profondamente anche sotto il profilo distributivo sulle risorse effettivamente disponibili per ciascun comune;

   per altro verso, le modalità di calcolo finalizzate alla compensazione dei mancati introiti si fondano sul gettito relativo ad annualità specifiche, senza tenere conto delle variazioni che possono intervenire sulla base imponibile e sul maggior gettito potenziale acquisibile da ciascun ente facendo leva sugli spazi di autonomia fiscale ancora disponibili;

   tali misure hanno finito per restringere gli spazi di manovrabilità – e di autonomia – del sistema di prelievo locale;

   occorre restituire responsabilità finanziaria ai diversi livelli di governo, sia per garantire maggiore trasparenza e verificabilità dell'azione degli amministratori pubblici, sia per valorizzare il contributo dei residenti al finanziamento delle amministrazioni locali;

   sebbene il tema del federalismo fiscale costituisca uno dei punti qualificanti di una delle forze politiche che sostengono l'attuale Governo, nessun accenno a tali questioni è rintracciabile nel cosiddetto «contratto per il Governo del cambiamento»;

   appare giunto il momento – anche in considerazione delle dichiarazioni rese dal Ministro Tria nella audizione svoltasi alla Camera il 3 luglio 2018 circa il trend positivo della finanza pubblica italiana – per una riconsiderazione complessiva del rapporto tra Stato ed enti locali sotto il profilo dei trasferimenti e dell'autonomia impositiva –:

   quali siano gli indirizzi che il Governo intende assumere sul tema della responsabilità e dell'autonomia impositiva degli enti locali.
(5-00091)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00091

  Con il documento in esame l'Onorevole Interrogante chiede di conoscere quali siano gli orientamenti che il Governo intende seguire in tema di responsabilità e autonomia impositiva degli enti locali.
  Premette che dopo una prima fase volta a rafforzare l'autonomia finanziaria degli enti territoriali attraverso la sostituzione dei tradizionali trasferimenti erariali aventi carattere di generalità con risorse proprie e di carattere perequativo, numerosi interventi legislativi sono intervenuti a modifica della disciplina introdotta dal decreto legislativo n. 23 del 2011 sul federalismo municipale, rafforzando le misure di coordinamento della finanza pubblica e di controllo delle decisioni di entrata e di spesa degli enti locali.
  Al riguardo, sentito il Dipartimento delle finanze, si rappresenta quanto segue.
  In primo luogo si evidenzia che, secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 883, della legge n. 205 del 2017, una valutazione complessiva dello stato di attuazione del federalismo municipale potrà essere svolta dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard, istituita ai sensi dell'articolo 1, comma 29, della legge n. 208 del 2015. In base a tale disposizione la predetta Commissione deve presentare, con cadenza biennale a partire dall'anno 2018, una relazione alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale sullo stato di attuazione della legge delega n. 42 del 2009 e in particolare sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni e sul funzionamento dello schema perequativo.
  Con riferimento, invece, al cosiddetto «blocco degli aumenti dei tributi locali e regionali» relativo al triennio 2016-2018 introdotto dall'articolo 1, comma 26, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modificazioni ed integrazioni (legge di stabilità 2016) al fine di contenere il livello complessivo della pressione tributaria in coerenza con gli equilibri generali di finanza pubblica, si fa presente che, a normativa vigente, dal 2019 sarà ripristinata la manovrabilità su aliquote e tariffe da parte degli enti territoriali.
  Vale, tuttavia, la pena rammentare che, con riferimento al predetto «blocco degli aumenti dei tributi» il Legislatore ha inteso mitigarne gli effetti contemplando esplicite deroghe che riguardano:
   per il settore sanitario, le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e all'articolo 2, commi 79, 80, 83 e 86, della legge 23 dicembre 2009, n. 191;
   la possibilità di effettuare manovre fiscali incrementative ai fini dell'accesso alle anticipazioni di liquidità di cui agli articoli 2 e 3 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, e successivi rifinanziamenti;
   l'applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) di cui all'articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147;
   l'applicazione del contributo di sbarco di cui all'articolo 4, comma 3-bis, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, così come inserito dall'articolo 13, comma 4-bis, del decreto-legge del 30 dicembre 2016, n. 244, convertito dalla legge 27 febbraio 2017, n. 19;
   l'applicazione dei tributi per gli enti locali che deliberano il predissesto, ai sensi dell'articolo 243-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, o il dissesto, ai sensi degli articoli 246 e seguenti del medesimo testo unico.

  Infine, con riferimento agli effetti in termini di riduzione di risorse per gli enti locali conseguenti ai tagli per oltre 8 miliardi di euro, si ricordano le esigenze correlate alla salvaguardia dei conti pubblici e quindi alla necessità che anche il comparto degli enti locali contribuisca al riequilibrio della finanza pubblica. L'eventuale attenuazione di tali riduzioni di risorse incrementerebbe la partecipazione dello Stato all'alimentazione del FSC ma necessiterebbe di un'adeguata copertura finanziaria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasferimento di capitali

economia pubblica

finanze pubbliche