ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00089

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMONI SESTINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018
D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018
ANGELUCCI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018
BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 04/07/2018
Stato iter:
05/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/07/2018
Resoconto BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/07/2018
Resoconto GARAVAGLIA MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 05/07/2018
Resoconto BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/07/2018

SVOLTO IL 05/07/2018

CONCLUSO IL 05/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00089
presentato da
GIACOMONI Sestino
testo di
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   GIACOMONI, MARTINO, D'ETTORE, ANGELUCCI, BARATTO, BENIGNI, BIGNAMI e CATTANEO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   come noto, nel giorno del suo insediamento, il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato la volontà del Governo di rivedere la riforma delle banche di credito cooperativo (Bcc) avviato dal precedente Governo;

   l'ipotesi, in buona sostanza, sarebbe quella di intervenire in modo trasversale applicando al comparto un «Ips» (Institutional protection scheme) in forza del quale i gruppi, bancari, invece di essere considerati entità giuridiche a tutti gli effetti, si consorzierebbero sotto l'ombrello di un accordo di responsabilità contrattuale, con la differenza rispetto alla riforma originaria che gran parte delle banche di credito cooperativo resterebbe sotto il controllo della Banca d'Italia;

   rispetto a tale ipotesi, ad avviso degli interroganti, è necessario che venga fatta chiarezza;

   oltre alle dichiarazioni del Presidente Conte, una mozione presentata dal Gruppo parlamentare della Lega Salvini Premier, nell'identico testo sia alla Camera sia al Senato, è finalizzata a impegnare il Governo ad assumere iniziative per una moratoria della riforma delle banche di credito cooperativo, ormai comunque in una fase molto avanzata;

   ciò viene interpretato, innanzitutto, come volontà di sottrarre questa categoria di banche, ma soprattutto i gruppi cooperativi nazionali, dei quali esse devono far parte, ai controlli e alla Vigilanza della Banca centrale europea, prevedendo l'esclusiva supervisione della Banca d'Italia, cioè della vigilanza nazionale, a somiglianza di quel che avviene in Germania con le Sparkasse;

   non a caso il tema delle banche di credito cooperativo è esploso sulla stampa nazionale e locale in queste settimane con diverse prese di posizione, sia da parte di alcune associazioni come Articolo 2 (Associazione per la cooperazione di credito), che chiedono l'immediata sospensione della legge n. 49 del 2016 in linea con quanto previsto nella citata mozione della Lega, che delle rappresentanze ufficiali delle banche di credito cooperativo (Confcooperative, Federcasse e i tre gruppi bancari cooperativi), che hanno invece chiesto compattamente di portare avanti la riforma delle banche di credito cooperativo nei tempi attualmente previsti dalla normativa, con l'avvio dei gruppi bancari cooperativi programmato al più tardi per il 1° gennaio 2019, pur mostrando disponibilità al dialogo con Parlamento e Governo;

   occorre dare al settore certezza normativa, quindi è bene che l'Esecutivo si esprima in tempi rapidi ed in modo chiaro –:

   quali elementi, alla luce di quanto descritto in premessa, il Governo intenda fornire sulle reali iniziative, anche normative, che saranno assunte in relazione alle banche di credito cooperativo.
(5-00089)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00089

  Con l'interrogazione in riferimento, sottolineata l'esigenza di «dare al settore certezza normativa», si chiede di conoscere le eventuali «iniziative, anche normative, che saranno assunte in relazione alle banche di credito cooperativo».
  Come noto, con il decreto-legge 14 febbraio 2016, n. 18, (convertito in legge con modificazioni dalla legge 8 aprile 2016, n. 49), si è provveduto a riformare il sistema delle Banche di credito cooperativo.
  Il processo di costituzione dei gruppi-bancari cooperativi, previsti dalla riforma, è attualmente in uno stadio avanzato. Infatti, dall'entrata in vigore delle disposizioni attuative della Banca d'Italia (3 novembre 2016) decorreva il termine (non superiore a 18 mesi) per la proposizione, da parte della candidata capogruppo, dell'istanza di costituzione del gruppo bancario cooperativo (articolo 2, comma 1, decreto-legge n. 18 del 2016).
  Cassa Centrale Banca ha presentato l'istanza per la costituzione del gruppo bancario cooperativo il 21 aprile 2018, Iccrea il 27 aprile 2018. Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige aveva presentato istanza per la costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo delle Casse Raiffeisen il 22 settembre 2017. La costituzione del gruppo è stata ferma a lungo a seguito dell'istruttoria avviata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, risolta positivamente per la banca solo il 15 giugno 2018.
  Secondo quanto previsto dalle Istruzioni di vigilanza, la Banca d'Italia delibera sull'accertamento di cui all'articolo 37-ter, comma 2, t.u.b., entro 120 giorni dall'istanza.
  In sede di prima applicazione delle norme introdotte con il citato decreto-legge 18/2016 la capogruppo e le banche aderenti, entro 90 giorni dal provvedimento di accertamento, stipulano il contratto di coesione e deliberano le conseguenti modifiche statutarie. Il contratto è trasmesso entro 10 giorni dalla stipula alla Banca d'Italia che provvede all'iscrizione del gruppo nell'albo dei gruppi bancari.
  Si rammenta che era consentito, nel termine di 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del richiamato decreto-legge, che le Bcc che non intendessero aderire ad un gruppo bancario, potessero farlo a condizione che il patrimonio netto fosse di una entità consistente (almeno 200 milioni) e l'azienda bancaria fosse conferita ad una banca costituita in forma di società per azioni. Due banche di credito cooperativo (Cambiano e Chianti) hanno scelto l'opzione del conferimento dell'azienda bancaria di cui all'articolo 2, comma 3-bis, decreto-legge n. 18 del 2016.
  Ciò premesso ed in riferimento al quesito posto dagli onorevoli interroganti si richiama quanto affermato dal Presidente del Consiglio dei ministri in sede di replica prima del voto di fiducia alla Camera dei deputati, circa l'opportunità di distinguere, soprattutto a livello territoriale, fra banche di credito, e banche di investimento e quindi la necessità di definire una chiara differenziazione sul piano della disciplina normativa.
  Ciò si può conseguire lavorando su una revisione della riforma in atto, soprattutto per recuperare la tradizionale funzione del credito cooperativo nel rispetto del primario obiettivo di supportare in modo adeguato il tessuto produttivo delle piccole e medie imprese sul territorio.
  Sono in atto, quindi, una riflessione e i necessari approfondimenti tecnici per porre in essere le opportune iniziative al fine di dare attuazione a quanto preannunciato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza e sorveglianza

partito politico

Banca centrale europea