ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00086

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 04/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00086
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo di
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   MIGLIORE. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la nave porta container Alexander Maersk, battente bandiera danese, con a bordo 113 migranti provenienti dalla Libia e soccorsi in mare dopo 30 ore su un gommone, è stata lasciata per quasi 4 giorni di fronte al porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa, in attesa di ricevere istruzioni dal centro di coordinamento della Guardia costiera di Roma su dove sbarcare le persone soccorse;

   non si comprende perché, pur avendo lo stesso Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in precedenza dichiarato che i porti non fossero chiusi, la nave cargo Maersk non sia stata immediatamente autorizzata ad attraccare, e sia stata lasciata in balia delle onde per oltre 4 giorni, durante i quali si rendeva necessario l'intervento a bordo del personale di una motovedetta della guardia costiera italiana, con il medico marittimo, per trarre in salvo e recare immediatamente all'ospedale una donna del Sudan all'ottavo mese di gravidanza, con la figlia di pochi anni, e un'altra madre con due bambine, di cui una di 8 anni disidratata;

   da notizie a mezzo stampa si è infatti appreso che il Ministro dell'interno avrebbe deciso di sbloccare l'autorizzazione ad attraccare solo a seguito dell'appello in tal senso rivolto dal Ministro dell'immigrazione danese, dal sindaco di Pozzallo e dal garante dei detenuti, che lamentava il fatto, che i migranti a bordo si trovassero di fatto privati della libertà personale;

   i mercantili sono obbligati per legge a effettuare i soccorsi in mare di persone in difficoltà, e questa dura penalizzazione di una nave mercantile, che per più di quattro giorni ha stazionato davanti al porto di Pozzallo senza poter né attraccare né dunque tornare a lavorare, ha minato ulteriormente la credibilità del nostro Paese, facendo apparire l'Italia, ad avviso dell'interrogante, non solo come un Paese poco incline al rispetto dei diritti umani e delle leggi internazionali, ma anche come un Paese estremamente inaffidabile;

   mentre un'altra nave tristemente salita agli onori della cronaca per aver anch'essa recuperato dei migranti in mare, la Lifeline, ha continuato anch'essa per giorni la sua peregrinazione nel Mediterraneo con il suo carico di vite umane, in attesa nuovamente per diversi giorni di un'autorizzazione ad attraccare in qualche porto, appaiono assai allarmanti le dichiarazioni del Ministro dell'interno, secondo le quali il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti «avrebbe tutto il mio appoggio se ordinasse alla Guardia costiera di non rispondere agli SOS», così sorvolando sul fatto che la Guardia costiera ha l'obbligo di rispondere agli SOS in mare, obbligo sancito non solo da Convenzioni internazionali, ma anche dallo stesso codice penale che sanziona l'omissione di soccorso;

   la linea dura inaugurata dal Governo lungi dal fermare i viaggi nel Mediterraneo – dove le navi che fanno rotta al largo della Libia o nelle acque internazionali continuano a salvare migranti su barconi alla deriva –, ha condotto l'Italia ad un duro isolamento a livello europeo, che altre a mettere a repentaglio la sopravvivenza della più grande democrazia del mondo, lo sta facendo, secondo l'interrogante, rischiando la vita di bambini, donne e uomini, per la maggior parte in fuga da guerre e persecuzioni, e con grave violazione di basilari norme del diritto interno e internazionale –:

   sulla base di quale presupposto giuridico, norma o convenzione internazionale il Governo abbia ritenuto di dover bloccare per quattro giorni un cargo privato battente bandiera danese nelle acque italiane e, alla luce delle gravi violazioni riportate in premessa, se non intenda evitare in futuro, il ripetersi di fatti analoghi che, oltre alla disumanità insita nelle possibili conseguenze di determinate azioni, comportano anche un'ulteriore diminuzione della credibilità e affidabilità del nostro Paese.
(5-00086))

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti umani

sorveglianza marittima

trasporto merci