Legislatura: 18Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Primo firmatario: PORCHIETTO CLAUDIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/06/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/06/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019 Resoconto CRIPPA DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 07/02/2019 Resoconto PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/07/2018
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/11/2018
DISCUSSIONE IL 07/02/2019
SVOLTO IL 07/02/2019
CONCLUSO IL 07/02/2019
PORCHIETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
nel mese di agosto 2017 il gruppo svedese Perstorp ha rilevato, dalla Polioli spa, la consociata Polialcoli srl e con questa il suo know-how, gli impianti produttivi a Vercelli e 74 addetti;
la società, che opera nel settore della chimica, è specializzata nella produzione di polioli quali Tmp (trimetilolpropano), Tmpde (trimetilolpropano dialliletere) e neopentiglicole. Il Tmp è utilizzato per migliorare le proprietà di poliesteri saturi e lubrificanti sintetici, mentre il neopentiglicole trova applicazione nei poliesteri in polvere e poliuretani per coating, rivestimento di metalli, poliesteri instauri per gel-coats, compositi, schiume poliuretaniche e lubrificanti. Infine, il Tmpde viene utilizzato per aumentare le funzionalità di poliesteri insaturi, sistemi poliuretanici e resine epossidiche;
l'acquisizione è avvenuta a seguito del termine di concordato preventivo e, in occasione della stessa, il gruppo svedese aveva assicurato nuovi investimenti e la permanenza sul territorio;
al contrario, l'11 giugno 2018, la Perstorp Polialcoli s.r.l. ha comunicato la volontà di avviare una procedura di licenziamento collettivo per l'intero personale in forza presso lo stabilimento di Vercelli composto da 72 dipendenti a tempo indeterminato e 2 a tempo determinato;
la Perstorp Polialcoli s.r.l. ha giustificato la richiesta di procedura di licenziamento collettivo con un peggioramento dell'andamento dell'attività e con il fatto che lo stabilimento di Vercelli necessiterebbe di ingenti investimenti per raggiungere un'operatività redditizia a lungo termine –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto;
quali iniziative urgenti si intendano promuovere al fine di impedire il deliberato azzeramento di una realtà produttiva di rilievo a livello locale e nazionale;
se non si ritenga di dover convocare con urgenza le organizzazioni sindacali e la proprietà dell'azienda per verificare le problematiche evidenziate.
(5-00069)
Con riferimento alla situazione che sta attraversando la società Perstorp Polialcoli s.r.l. di Vercelli occorre informare, in via preliminare, che il Ministero dello sviluppo economico non è stato interessato dalle vicende produttive e occupazionali relative alla società, poiché tale vertenza è stata seguita a livello locale (infatti, sono coinvolte: la Regione Piemonte, la Provincia di Vercelli, l'Unione Industriale di Vercelli).
Pertanto, riepilogo sinteticamente le tappe più rilevanti della questione che riguarda la citata società, dopo aver acquisito gli elementi dalle Amministrazioni coinvolte.
Il gruppo svedese Perstorp, con sede in Italia (precisamente a Castellanza) è un primario gruppo chimico, leader globale nel settore, e nel 2017 annunciò di aver rilevato, dalla procedura di concordato preventivo aperta presso il tribunale di Alessandria, la Polialcoli s.r.l.. Quest'ultima, come noto, era attiva nella produzione di polioli, possedeva impianti produttivi a Vercelli e contava circa 74 addetti.
Lo scorso giugno la medesima società svedese, adducendo la non economicità dello stabilimento, che necessitava anche di svariati investimenti, avviò la procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività nei confronti di tutti i 74 lavoratori operanti presso la sede di Vercelli.
Il caso destò numerose perplessità da parte di tutte le forze politiche e dei sindacati, unanimi nel condannare la repentina e incomprensibile decisione del gruppo svedese.
In seguito, nel corso di uno dei numerosi incontri tenutesi presso la sede della Regione Piemonte – Assessorato al Lavoro (il 6 agosto scorso), è stato firmato un «accordo» tra la società e le parti sociali, che ha posto fine alla fase amministrativa della procedura di licenziamento, con il quale si stabiliva il licenziamento di tutti i lavoratori e la corresponsione agli stessi di una somma aggiuntiva alle competenze di fine rapporto.
Il medesimo accordo, prevedeva inoltre, che presso lo stabilimento di Vercelli si sarebbe insediata la società Alcoplast s.r.l., attiva nel commercio di prodotti chimici, che avrebbe riassunto 45 lavoratori entro il 31 gennaio 2019, e che, per chi avesse perduto il posto di lavoro, avrebbe riconosciuto un diritto di preferenza per le future assunzioni.
La Perstorp Polialcoli si è impegnata, ancora, a richiedere a Fondoimpresa l'attivazione di un percorso di formazione per quei lavoratori che non avrebbero ricevuto un'offerta di lavoro da Alcoplast.
La citata intesa ha avuto il voto favorevole a larga maggioranza (46 sì su 49 presenti, un voto contrario e due astenuti) dei dipendenti, convocati in assemblea.
In conclusione, il Ministero dello sviluppo economico, seppure non sia coinvolto nella situazione descritta, trattandosi – come riferito – di una vicenda di rilevanza soprattutto locale, è pronto a dare il proprio supporto laddove sia richiesto e possibile. In via generale, preme infine sottolineare il grande impegno di questo Governo nella tutela dei lavoratori coinvolti nei licenziamenti collettivi per cessazione di attività, come dimostra anche la reintroduzione della Cassa Integrazione per cessazione di attività in tali casi (la quale era stata eliminata dalle norme del Jobs Act).
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rivestimento dei metalli
licenziamento collettivo
materia plastica