ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12706

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 739 del 09/08/2022
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/08/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/08/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL TURISMO delegato in data 10/08/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12706
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Martedì 9 agosto 2022, seduta n. 739

   RAMPELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del turismo, al Ministro della cultura. — Per sapere – premesso che:

   la balneazione attrezzata è sorta agli inizi dell'ottocento per esigenze salutistiche, si è affermata a cavallo del Novecento, nella «belle epoque», come fenomeno di moda, per esplodere nel secondo dopoguerra, con il miracolo economico, come espressione del benessere acquisito dalle masse popolari;

   il modello giuridico su cui è sorta e si è sviluppata la balneazione attrezzata italiana è stata quella di una concessione amministrativa di durata limitata, per non pregiudicare l'ambiente costiero e per un controllo stringente sull'affidatario, con la garanzia, alla sua scadenza, del diritto di insistenza in favore del titolare;

   senza la continuità aziendale, garantita proprio dal diritto di insistenza, nessuno avrebbe intrapreso l'attività di balneazione e, quindi, non sarebbe sorta e non si sarebbe sviluppata la balneazione attrezzata italiana;

   eppure, oggi, con la direttiva 2006/123/CE, meglio nota come direttiva Bolkestein, e la conseguente approvazione della legge annuale per il mercato e la concorrenza, gli attuali gestori (circa 30.000), spesso famiglie che hanno investito i propri risparmi per avviare e condurre le attività, avrebbero ben poche possibilità di concorrere nelle gare di appalto;

   il progetto di riforma delle concessioni balneari delineato dalla citata legge che, ignorando il principio della reciprocità, si scaglia a parere dell'interrogante contro le piccole e medie imprese, se portato a termine senza i dovuti correttivi e con l'emanazione dei previsti decreti di attuazione, spianerebbe la strada ad acquisizioni in blocco di vasti settori del nostro demanio marittimo da parte del grande capitale finanziario, che diventerebbe il dominus delle coste italiane, da amministrare a piacimento;

   altri Stati membri dell'Unione europea, tra cui Spagna e Portogallo, prevedendo nel settore delle concessioni demaniali turistico-ricreative un quadro normativo protezionistico con procedure di rinnovo automatico per periodi temporali molto estesi, hanno eretto vere e proprie barriere all'ingresso di altre imprese dell'Unione europea, vanificando, di fatto, le finalità della direttiva «Bolkestein» che si vorrebbe impropriamente applicare alle concessioni demaniali di beni marittimi, lacuali e fluviali;

   è compito precipuo di tutte le istituzioni salvaguardare e tutelare questo settore così importante per l'Italia, non solo da un punto di vista economico ma financo in quello storico-culturale: un pezzo dell'identità del nostro Paese;

   tale percorso inizia dalla candidatura dell'arte dello «stabilimento balneare» come patrimonio dell'UNESCO, perché tutelare il servizio di balneazione significa tutelare la nostra storia, la sua tipicità e le nostre tradizioni, insieme ad aziende balneari anche centenarie e che vanno tutelate e valorizzate come eccellenze;

   è la capacità delle persone a fare la differenza sul mercato ed è sbagliato pensare che la spiaggia, da sola, possa costituire un semplice bene da assegnare al miglior offerente –:

   se il Governo non ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per sospendere l'efficacia di ogni disposizione di legge in materia di efficacia e affidamento delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative e sportive, come, da ultimo, disciplinate dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 (approvata definitivamente il 2 agosto 2022), alla luce dell'importanza e necessità di avviare un doveroso percorso di valorizzazione dell'attività italiana di balneazione, anche attraverso la presentazione del dossier di documentazione per la candidatura dell'attività di gestione dello stabilimento balneare a patrimonio immateriale riconosciuto e tutelato dall'UNESCO ai sensi della Convenzione 17 ottobre 2003, ratificata in Italia con la legge 27 settembre 2007, n. 167.
(4-12706)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa transnazionale

concorrenza

piccole e medie imprese