ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12533

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 722 del 08/07/2022
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 06/07/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 06/07/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12533
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Venerdì 8 luglio 2022, seduta n. 722

   VALLASCAS. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in Italia, le accise e le tasse hanno un'alta incidenza sul prezzo dei carburanti: pari al «57 per cento del costo finale della benzina, quindi circa 1,08 euro a litro. Le prime, le accise, assieme, valgono 72,8 centesimi ogni litro di benzina. Si aggiunge poi l'Iva, che pesa il 22 per cento, cioè 35,2 centesimi a litro»;

   per calmierare l'aumento delle tariffe, il decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 ha previsto «un taglio dell'accisa di 25 centesimi di euro al litro (complessivamente 30,5 euro considerando l'Iva) per un periodo di 30 giorni, diventati successivamente 40 e poi oltre 100 dalla data di entrata in vigore del decreto»;

   il provvedimento ha determinato una situazione di incertezza sul regime fiscale da applicare alle giacenze di carburante, acquistato dai gestori delle stazioni di servizio, prima dell'entrata in vigore del decreto, e sul quale erano state però pagate le accise;

   conseguentemente i gestori dei distributori di carburante hanno subito la perdita delle somme già versate e non recuperate per effetto dello sconto praticato alla pompa;

   secondo l'Associazione nazionale gestori autonomi carburanti (Angac), si registrerebbero perdite che «vanno dai 3.000 ai 7.000 euro, con punte di 15.000 euro ad impianto su tutto il territorio nazionale»;

   a questo proposito, nelle scorse settimane, alcune organizzazioni di categoria dei gestori dei distributori di carburante hanno denunciato la mancanza di chiarezza attorno agli eventuali rimborsi per le accise pagate sulle giacenze;

   in particolare, il Corriere dell'economia del 22 giugno 2022 ha riferito che aveva dichiarato che «i gestori dei distributori italiani non hanno ancora avuto alcun rimborso»;

   secondo quanto sostiene l'Angac, «Le indicazioni del Governo sono state chiare: riduzione del prezzo del carburante di 30,5 centesimi pro litro comprensivo d'Iva sulle giacenze che ogni singolo impianto aveva in quel momento»;

   anche la Faib-Confesercenti è intervenuta sulla vicenda annunciando che «sul recupero delle Accise o, la Federazione ha varato un piano d'azione»;

   secondo alcuni osservatori, il rincaro dei prezzi dei prodotti energetici avrebbe contribuito significativamente all'extra-gettito registrato negli ultimi mesi dallo Stato, vista l'incidenza che accise e IVA hanno nella determinazione del prezzo finale;

   a questo proposito, il quotidiano Il Sole 24 Ore del 19 giugno 2022 ha segnalato che a «giugno il Ministero dell'economia e delle finanze ha calcolato nei primi quattro mesi dell'anno un aumento del 18,1 per cento nel gettito delle imposte indirette, con un'accelerata pari a 3,3 volte la dinamica ipotizzata nel Def di aprile. Mentre sul totale delle entrate tributarie la corsa degli incassi segna +10,7 per cento, cioè 2,6 volte le stime del Documento di economia e finanza»;

   la mancata corresponsione dei rimborsi sulle accise rischia di compromettere numerose aziende sulle quali pesa già la crisi del settore e gli effetti negativi generati dalla liberalizzazione che, in mancanza di controlli e regole chiare, hanno rafforzato le compagnie petrolifere e indebolito i gestori delle singole imprese di distribuzione che non hanno nessun controllo nella determinazione dei prezzi finali di prodotto e servizi;

   a questo proposito, è il caso di ricordare che il 1° giugno 2022 presso il Ministero della transizione ecologica, si è insediato un tavolo tecnico di settore in cui «istituzioni e operatori della filiera possano confrontarsi su un percorso di riconversione industriale e rappresentare le criticità emerse nei settori del commercio di carburanti e dei servizi per l'efficienza energetica» –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, anche di natura normativa, per rimborsare le accise versate dai gestori dei distributori di carburante, precedentemente all'entrata in vigore del decreto «Taglia-accise», evitando in questo modo di aggravare la già difficile situazione degli operatori del comparto;

   se non si intenda, per quanto di competenza, garantire che i lavori del tavolo tecnico di settore si svolgano con maggiore frequenza.
(4-12533)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accisa

aumento dei prezzi

inquinamento da idrocarburi