ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12469

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 716 del 29/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: MUGNAI STEFANO
Gruppo: MISTO-VINCIAMO ITALIA - ITALIA AL CENTRO CON TOTI
Data firma: 29/06/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/06/2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/06/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/06/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12469
presentato da
MUGNAI Stefano
testo di
Mercoledì 29 giugno 2022, seduta n. 716

   MUGNAI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   le aziende con regolare licenza prefettizia investigativa rilasciata dalle prefetture di competenza risultano già in difficoltà oggi per una concorrenza con caratteristiche che non rientrano nei canoni della corretta applicazione delle norme vigenti prima dell'emergenza coronavirus;

   tale licenza risulta obbligatoria per svolgere attività di vigilanza e sicurezza come stabilito chiaramente dall'articolo 134 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, dove si chiarisce che «Senza licenza del prefetto è vietato ad enti o privati di prestare opere di vigilanza o custodia di proprietà mobiliari od immobiliari e di eseguire investigazioni o ricerche o di raccogliere informazioni per conto di privati»;

   in questa fase è frequente invece l'impiego di soggetti a vario titolo, riconoscibili da pettorine, divise e mezzi attrezzati in forza a diverse associazioni e società di servizi. Queste attività di controllo si svolgerebbero sui territori seppur vietate per tutte le organizzazioni di volontariato e di protezione civile, come evidenziato dal Dipartimento della protezione civile con la circolare n. 45427 del 6 agosto 2018;

   la circolare sopracitata del Capo del Dipartimento (n. 45427 del 6 agosto, 2018) stabilisce che il volontariato organizzato di protezione civile può essere impiegato esclusivamente per svolgere attività di natura organizzativa e di assistenza alla popolazione e non deve interferire con i servizi di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. I volontari della protezione civile non possono neppure occuparsi delle altre attività di controllo del territorio come il servizio di controllo accessi, i servizi di vigilanza ed osservazione, la protezione delle aree interessate dall'evento e l'adozione di impedimenti fisici al transito dei veicoli con interdizione dei percorsi di accesso;

   successivamente ulteriori chiarimenti arrivarono durante la pandemia da Covid con la Circolare DPC/USM/36341 del 18 agosto 2021, quando il Dipartimento della Protezione Civile – Servizio Volontariato – Presidenza del Consiglio dei ministri, fornì notizie in risposta alle richieste pervenute riguardo la possibilità di potersi avvalere dei volontari iscritti ad associazioni riconosciute di protezione civile per poter svolgere attività di verifica delle certificazioni verdi COVID-19. Infatti, dopo aver richiamato quelli che sono i compiti specifici delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, il Capo del Dipartimento ritenne non ammissibile l'impiego di tali operatori per i controlli;

   non è tollerabile con il pretesto dell'emergenza di ieri ed oggi che tutta una serie di compiti di sicurezza rientranti nelle mansioni degli addetti al controllo vengano svolti da altri soggetti che non risultano controllati per i loro requisiti morali e che sovente operano per aziende i cui codici Ateco non rientrano neanche fra quelli autorizzati;

   sarebbe opportuno definire in modo netto i requisiti di tutti gli operatori di sicurezza non armata, così facendo si eliminerebbero definitivamente la maggior parte degli abusivi e si ridarebbe il valore che meritano alle licenze di polizia ex articolo 134 del T.U.L.P.S –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti in premessa, e quindi delle difficoltà lavorative in cui versano ad oggi le agenzie investigative che intendano svolgere servizi di sicurezza sul territorio possedendo apposita licenza;

   se non ritenga opportuno realizzare un tavolo di confronto fra il Ministero dell'interno ed Anci per favorire controlli coordinati nei singoli comuni sulle società ed Associazioni che forniscono addetti alla sicurezza per eventi, anche per prevenire eventuali disagi in caso di nuove «emergenze nazionali»;

   se non sia urgente adottare iniziative di carattere normativo per inasprire le pene nei confronti di coloro che svolgono servizi di sicurezza, anche talvolta per conto di enti locali, senza possederne i requisiti e le licenze.
(4-12469)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

prestazione di servizi

transito