ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12253

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 705 del 01/06/2022
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2022
ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2022
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2022
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2022
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2022
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 30/05/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 31/05/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12253
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo di
Mercoledì 1 giugno 2022, seduta n. 705

   SPADONI, ELISA TRIPODI, ASCARI, VILLANI, GRIPPA, PAPIRO e MARTINCIGLIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 26 novembre 2020, con riferimento alla situazione in Polonia, il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione nella quale si sottolinea che rendere illegale l'aborto nei casi di gravi e irreversibili difetti fetali mette a rischio la salute e la vita delle donne, poiché la maggior parte degli aborti legali nel Paese viene eseguita per tali motivi. Vietare tale opzione, che ha rappresentato il 96 per cento delle interruzioni legali di gravidanza in Polonia nel 2019 (1.074 su 1.110), comporterebbe un aumento degli aborti clandestini, pericolosi per la vita;

   il 27 gennaio 2021 è entrata in vigore in Polonia una nuova normativa in materia di interruzione di gravidanza, basata su una sentenza del Tribunale costituzionale polacco del 22 ottobre 2020;

   tale disciplina vieta l'interruzione volontaria di gravidanza, salvo in caso di incesto o stupro – accertato da un giudice – oppure in caso di pericolo per la vita della madre;

   ne consegue che le cittadine polacche sono costrette a portare avanti forzatamente le gravidanze anche in presenza di feti con anomalie congenite e malformazioni gravissime, per questo esposti a una quasi certa mortalità post partum. Sono in corso di esame al Parlamento polacco proposte di legge che sanzionano penalmente l'educazione sessuale, per promuovere la fuoriuscita dalla Convenzione di Istanbul e per prevedere che le donne che abortiscono siano passibili di incriminazione per omicidio aggravato con una pena di 25 anni;

   secondo le organizzazioni per i diritti delle donne, circa 200.000 donne polacche praticano aborti illegali ogni anno o viaggiano in altri Paesi. Gli attivisti per i diritti umani temono che questo numero continui a crescere a causa di regole sempre più rigide;

   l'aborto legale in Ucraina, cosiddetto «su richiesta», è possibile fino a 12 settimane di gravidanza. In Polonia, sebbene l'aborto sia possibile per sospetto di reato, è necessario passare attraverso una procedura lunga e mentalmente estenuante, che prevede il contatto con la polizia, il superamento di una visita medica e quindi l'ottenimento del consenso della procura;

   come si apprende da notizie di stampa da quando è scoppiata la guerra le donne ucraine sono vittime di brutali stupri da parte dell'esercito russo. Lo stupro, e quindi lo stupro in guerra, può causare gravi lesioni alle sue vittime e l'impossibilità di interrompere una gravidanza indesiderata è un onere aggiuntivo;

   «Il potere distruttivo dell'esperienza dello stupro nella dimensione intrapsicologica è paragonabile al potere del trauma potenzialmente letale. Una persona emotivamente violentata affronta l'esperienza di un'esperienza di pre-morte. Quindi, per lei, è un'esperienza emotiva estremamente stressante, che spesso lascia tracce per la vita. Dopodiché, è difficile ritrovare un senso di sicurezza, la convinzione che il mondo sia un buon posto,» – ha affermato Yolanta Zboynska, presidente del Pomerania Center for Psychotraumatology;

   le organizzazioni pro-aborto come la Abortion Dream Team dal 1o marzo 2022 hanno ricevuto novantanove richieste di aiuto da parte di donne ucraine che chiedevano loro informazioni, spiegando che hanno paura di andare in Polonia proprio per le difficoltà ad abortire spesso preferiscono rimanere in Ucraina nonostante la guerra;

   per questo motivo, le donne ucraine fuggite in Polonia sono confuse e spaventate. Essendo state violentate durante la guerra, non hanno alcuna possibilità di ricevere la «conferma» che il crimine è stato commesso contro di loro. In Polonia, non hanno l'opportunità di dimostrare di aver attraversato l'inferno;

   in questi giorni, il 18 maggio, presso la Commissione esteri della Camera è stata audita la commissaria della Verkhovna Rada per i diritti umani, l'onorevole Liudmyla Denisova, la quale ha ricordato le 25 ragazze di età compresa tra i 17 e 24 anni che in 24 giorni hanno denunciato di essere state stuprate dai russi, di cui 9 erano incinte; queste giovani ragazze erano scappate in Polonia, ma, vedendosi negato il diritto ad abortire, sono state spostate in Germania –:

   in che modo l'Italia si stia adoperando, per quanto di competenza, per la popolazione ucraina, in particolare per tutelare le donne che sono rimaste incinte in seguito a violenze da parte dei russi e che ora sono scappate in Polonia dove viene loro negato il diritto all'aborto.
(4-12253)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aborto

violenza sessuale

diritti umani