ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12217

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 702 del 27/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 27/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANIERO ALVISE MISTO-ALTERNATIVA 27/05/2022
CORDA EMANUELA MISTO-ALTERNATIVA 27/05/2022
BARONI MASSIMO ENRICO MISTO-ALTERNATIVA 27/05/2022
VOLPI LEDA MISTO-ALTERNATIVA 27/05/2022
CABRAS PINO MISTO-ALTERNATIVA 27/05/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 27/05/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12217
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Venerdì 27 maggio 2022, seduta n. 702

   SPESSOTTO, MANIERO, CORDA, MASSIMO ENRICO BARONI, LEDA VOLPI e CABRAS. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel giugno 2014 la Guardia di finanza di Venezia, comandata dal colonnello Renzo Nisi e diretta dalla procura della città lagunare, effettuò 35 arresti nell'ambito dell'inchiesta sul Mose;

   l'allora Presidente Anac, Raffaele Cantone, dichiarò che si trattava del più grosso caso di corruzione mai scoperto in Italia;

   tra le varie tangenti, 500.000 euro andarono al generale della GdF, Emilio Spaziante che successivamente patteggiò una pena a 4 anni di reclusione per concorso in corruzione;

   l'indagine di Venezia cominciò nel 2009 da alcune verifiche fiscali sul Consorzio Venezia Nuova del colonnello Renzo Nisi: furono scandagliati conti e proprietà di chi era sospettato di corruzione per risalire fino ai pubblici amministratori, funzionari di alto livello, magistrati, politici, ex ministri e personale delle forze dell'ordine;

   con il comandante Renzo Nisi si distinsero anche i colleghi Paolo Zemello, Roberto Ribaudo, Nicola Sibilia e Amos Bolis;

   tutti questi benemeriti ufficiali della Guardia di finanza, allora in servizio a Venezia, dopo questa vicenda hanno cambiato sede e mansioni e per alcuni di loro si lamenta un evidente demansionamento, mancate promozioni e trasferimenti non consoni alle capacità dimostrate nelle indagini alle quali hanno partecipato;

   il colonnello Renzo Nisi, ora generale, indicato da tutti i quotidiani di allora quale finanziere «integerrimo» e «scrupoloso», venne trasferito da Venezia a Roma nel 2013 nel bel mezzo dell'indagine sul Mose. Uno dei pubblici ministeri che dirigevano l'indagine dichiarò pubblicamente che il «trasferimento era anomalo». Nisi fu poi trasferito a Genova, quale comandante provinciale della GdF;

   in quella veste si occupò dell'indagine sui 49 milioni di euro di finanziamento pubblico incassati senza diritto dalla Lega Nord. Ma durante l'indagine, il 13 marzo 2019, sotto il comando del generale Giorgio Toschi, con il generale Giuseppe Zafarana capo di Stato maggiore, il neo promosso generale di brigata Vincenzo Tornei fu designato a prendere il posto di Nisi al comando provinciale di Genova. Nisi venne quindi trasferito presso il Comando del nucleo speciale beni e servizi. Una posizione considerata di importanza minore rispetto a quella di provenienza;

   il quotidiano la Nuova Venezia del 27 aprile 2022 riporta, addirittura, che il generale Nisi di recente «è stato sbalzato senza spiegazioni in coda nella graduatoria di carriera. Decisione contro la quale ha presentato ricorso al Tar del Lazio»;

   un'altra vicenda è quella del colonnello Amos Bolis «sbattuto a Cosenza con un incarico non operativo». «Tra l'altro Bolis ha anche diretto la perquisizione a sorpresa a Veneto Banca il 17 febbraio 2015, durante la quale è stato sequestrato il contratto di assunzione predisposto per l'allora comandante provinciale della GdF di Treviso». A seguito di questo Bolis è stato trasferito da Venezia a Roma per «un incarico interforze: quando nella rotazione dei vertici il comando è andato a ufficiali della Gdf è stato rispedito al corpo e rimpallato a Cosenza a dispetto della richiesta di avvicinamento a casa (direzione opposta)»;

   il diretto superiore dell'ufficiale Bolis a Mestre era il colonnello Nicola Sibilia che da vicecomandante Scico a Roma è stato assegnato al centro di addestramento di Trento dove, a quanto risulta, comanderà un gruppo di solo tre persone;

   infine un altro ufficiale della Guardia di finanza che ha partecipato con grande senso dello Stato e grande impegno nella lotta alla corruzione è Roberto Ribaudo. Oggi dirige una divisione interpol al Ministero dell'interno. Incarico che è generalmente riconosciuto come inferiore al grado e alle capacità dimostrate da Ribaudo –:

   quali elementi possano fornire in merito ai fatti esposti in premessa, ai trasferimenti e ai ruoli attribuiti agli ufficiali summenzionati, dato che possono essere interpretati come atti ritorsivi da parte di altri generali e ufficiali da questi indagati;

   se corrisponda al vero che il generale Renzo Nisi sia stato retrocesso nella graduatoria degli avanzamenti di carriera e con quali motivazioni;

   quali iniziative intendano intraprendere al fine di rimuovere gli ostacoli frapposti alle carriere di tutti questi ufficiali e proporre un riconoscimento non soltanto per le indagini svolte, ma anche in relazione al fatto di aver subito demansionamenti di fatto, spostamenti di sedi e di ruoli e isolamento lavorativo, che appaiono agli interroganti in evidente contrasto con la dedizione dimostrata.
(4-12217)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sequestro di beni

contratto di lavoro

lotta contro la criminalita'