ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12208

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 702 del 27/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: MORRONE JACOPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/05/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 27/05/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12208
presentato da
MORRONE Jacopo
testo di
Venerdì 27 maggio 2022, seduta n. 702

   MORRONE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   si apprende da un articolo pubblicato su La Verità/Affari del 23 maggio 2022 a firma di Franco Bechis, oltre che da altre fonti di stampa, che il Ministero della giustizia avrebbe intenzione di stanziare la somma di 28,5 milioni di euro per l'allestimento di unità abitative prefabbricate all'interno degli istituti penitenziari dove i detenuti possano incontrare una volta al mese, per la durata di 6-24 ore, le persone autorizzate ai colloqui, senza alcun controllo, per le finalità di tutela delle relazioni affettive intime degli internati;

   le unità, già ribattezzate «casette dell'amore», servirebbero pertanto a consentire ai detenuti di intrattenere rapporti sessuali;

   lo stanziamento è da ricollegare al disegno di legge n. 1876 proposto su iniziativa del Consiglio regionale della regione Toscana recante «Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di tutela delle relazioni affettive intime delle persone detenute», attualmente in trattazione al Senato, nel corso della quale la Ragioneria generale dello Stato ha individuato in 3,6 milioni la cifra da stanziarsi nel 2022 per la realizzazione delle prime venti casette (destinate a un Istituto per ciascuna delle regioni italiane) e in circa 24,7 milioni la cifra per il biennio successivo, per garantire un'unità abitativa a ciascun istituto penitenziario presente sul suolo nazionale (totale: 190);

   la notizia è stata accompagnata da dichiarazioni di esponenti politici che hanno considerato lo stanziamento da parte del Ministero un positivo impulso al prosieguo dell'iter parlamentare del disegno di legge; di contro si è registrata la reazione indignata dei sindacati di polizia penitenziaria, come il Sappe, che ha parlato di agenti ridotti a essere «guardoni di stato», oppure l'Uspp, che ha diffuso una nota in aperta polemica con la decisione adottata, nella quale si sottolineano in particolare «gli aspetti legati alle modalità organizzative che afferiscono alla sicurezza degli istituti penitenziari dove dovrebbero svolgersi gli scambi di effusioni, per non parlare dell'imbarazzante compito che dovrebbe essere assegnato al personale di Polizia Penitenziaria nelle sue imprescindibili attività di controllo»;

   appare gravissimo che, con una guerra in corso in Europa, con imprese e cittadini che soffrono le conseguenze di una crisi energetica (più quelle della crisi pandemica) si reperiscano così tempestivamente risorse per una misura che appare tutt'altro che prioritaria;

   laddove le risorse utilizzate provengano dall'accantonamento relativo al Ministero della giustizia dei «Fondi di riserva speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, appare comunque fuori luogo che stanziamenti che potrebbero essere destinati alla ristrutturazione e adeguamento delle carceri (a reale beneficio dei detenuti e della sicurezza degli agenti) vengano impiegati per la predetta finalità;

   la decisione non può che indignare l'opinione pubblica, trasmettendo l'immagine di istituti penitenziari, che, anziché adempiere alle funzioni punitiva e rieducativa, si presentano alla stregua di strutture alberghiere finalizzate a soddisfare tutte le esigenze dei detenuti;

   da ultimo, la relazione tecnica del Ministero al disegno di legge sottolinea che «lo strumento attraverso il quale meglio si realizza la soddisfazione dei bisogni affettivi e sessuali del detenuto è attualmente ancora quello del permesso premio» il quale tuttavia non è «fruibile dalla generalità dei detenuti», adombrando l'ipotesi che le unità abitative siano espressamente pensate per i detenuti condannati per i delitti di cui all'articolo 4-bis OP (ergastolo ostativo), nonché quelli in regime di 41-bis, con tutte le ripercussioni del caso anche sotto il profilo del controllo e della sicurezza delle relazioni di questi con l'esterno –:

   se il Ministro interrogato non intenda destinare la somma stanziata a finalità più impellenti;

   se intenda chiarire a quali categorie di detenuti siano destinate le unità abitative.
(4-12208)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

stabilimento penitenziario

infrastruttura turistica