Legislatura: 18Seduta di annuncio: 700 del 24/05/2022
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2022 BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2022 DELRIO GRAZIANO PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2022 DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2022 LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2022
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/05/2022
PALAZZOTTO, QUARTAPELLE PROCOPIO, BOLDRINI, DELRIO, DE MICHELI e LA MARCA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
da un articolo pubblicato sul quotidiano la Repubblica del 17 maggio 2022 si apprende che alcune centinaia di donne afghane che fanno parte della lista di persone in pericolo di vita evacuate dall'Afghanistan con il corridoio umanitario, e che dovrebbero essere portate in salvo in Italia, si trovano attualmente bloccate tra l'Iran e il Pakistan dove sono costrette a vivere nascoste perché, secondo quanto riportato da una di queste donne, un'attivista afghana di un movimento femminile, rischiano di essere rimpatriate in Afghanistan a causa dei loro visti in scadenza o ormai scaduti;
la lista, che avrebbe dovuto permettere l'ingresso in Italia a 1.200 persone evacuate dall'Afghanistan è stata stilata ormai otto mesi fa ma per queste donne l'arrivo in Italia è al momento precluso a causa dell'assenza di apparecchiature per il rilevamento delle impronte digitali nelle sedi diplomatiche italiane di Iran e Pakistan, procedura di sicurezza indispensabile per l'ingresso nel territorio italiano;
a parere degli interroganti, questo assurdo ritardo burocratico per cui non si riesce ancora a dotare le nostre ambasciate di Iran e Pakistan di tali dispositivi sta costringendo queste donne, alle quali il Governo italiano aveva garantito accoglienza, a vivere in clandestinità e con l'angoscia di poter essere rimpatriate in Afghanistan dove sotto il governo dei talebani rischiano seriamente la propria vita trattandosi di attiviste, ragazze omosessuali, sportive, giornaliste, giudici;
al fine di consentire un rapido ingresso in Italia per tutte le donne Afghane che già si sarebbero dovute trovare nel nostro Paese e che invece sono rimaste letteralmente intrappolate in Iran e Pakistan con visti scaduti o di prossima scadenza e in attesa che le sedi diplomatiche italiane di questi due Paesi vengano dotate delle apparecchiature adatte al rilevamento delle impronte digitali potrebbe essere prevista una deroga, già consentita lo scorso agosto 2021 che permetta, per loro, la rilevazione delle impronte all'arrivo in Italia, anziché prima della partenza;
gli operatori di Caritas, Arci, Sant'Egidio e Tavola Valdese il 4 novembre 2021 hanno firmato con il Ministero dell'interno il protocollo per il corridoio umanitario e a distanza di sei mesi non solo non si è ancora concretizzato ma gli stessi soggetti, secondo quanto dichiarato da una esponente dell'Arci, sono stati richiamati per la firma di un addendum al protocollo che prevedeva che anche i costi dei voli per queste 1.200 persone sarebbero state a carico delle associazioni, le quali si sono rese subito disponibili, e non più del Governo –:
di quali ulteriori elementi siano a conoscenza i Ministri interrogati circa i fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti intendano assumere affinché venga immediatamente risolta la problematica relativa all'assenza di dispositivi per il rilevamento delle impronte digitali presso le ambasciate italiane in Iran e Pakistan e se, in alternativa, al fine di accelerare le procedure di ingresso nel nostro Paese, non intendano prevedere una deroga alle normali procedure come il rilevamento delle impronte digitali all'arrivo in Italia, così da permettere l'ingresso nel nostro Paese alle donne afghane che fanno parte della lista dei 1.200 nominativi di persone che l'Italia si è impegnata ad accogliere dall'Afghanistan e che oggi si trovano in Iran e Pakistan, Paesi dai quali rischiano il rimpatrio in Afghanistan.
(4-12161)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):controllo di polizia