ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12140

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 697 del 19/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/05/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 19/05/2022
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 19/05/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/05/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12140
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Giovedì 19 maggio 2022, seduta n. 697

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   persistono vergognosi casi di cittadini che sono percettori del reddito di cittadinanza pur non rispettando i requisiti imposti dalla legge;

   da un articolo comparso sul quotidiano online «CorriereSalentino.it» il 18 maggio 2022, si apprende come, nella città di Gallipoli, una donna sottoposta agli arresti domiciliari abbia usufruito del reddito per un anno, arrivando ad incassare, in questo periodo, la cifra di ben 780 euro mensili;

   nonostante il caso degli arresti domiciliari consista, secondo le attuali disposizioni normative, in una causa ostativa all'erogazione del beneficio, il giudice per l'udienza preliminare ha ritenuto di dover assolvere la donna in quanto il fatto non costituisce reato;

   a parere del magistrato, infatti, il modulo rilasciato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali non risulta essere sufficientemente chiaro, rivelandosi, quindi, suscettibile di interpretazioni erronee da parte dei richiedenti, giustificando le richieste operate da parte di soggetti non idonei. La donna condannata ha quindi omesso di dichiarare di essere sottoposta alla misura cautelare, permettendole, in tal modo, di usufruire del reddito di cittadinanza da febbraio 2020 a febbraio 2021;

   giova rilevare, tuttavia, come sia stato ad avviso dell'interrogante indegnamente violato il fondamentale principio giuridico ignoranza legis non excusat non solo dalla donna ai domiciliari, bensì anche dallo stesso giudice che ha deciso di assolvere l'imputata in virtù della sua ignoranza in merito alla normativa vigente;

   per quel che concerne le autocertificazioni dei requisiti amministrativi necessarie ai fini dell'accesso al beneficio del reddito, invece, stanti le continue dichiarazioni false rilasciate dai richiedenti, risulta oramai indifferibile l'adozione di uno strumento alternativo. Benché le pene detentive in caso di autodichiarazioni false rilasciate ai fini dell'accesso al reddito vadano dai due ai sei anni, infatti, le ignobili frodi commesse dagli stessi continuano a persistere;

   quello della donna di Gallipoli rappresenta solamente un ulteriore inverecondo esempio, oltre agli innumerevoli già individuati e denunciati dall'interrogante in passato, di come la misura del reddito di cittadinanza altro non sia che uno strumento mal concepito e gestito in modo altrettanto inefficiente, attraverso il quale vengono perpetrate continue truffe milionarie ai danni dello Stato con le risorse dei contribuenti italiani –:

   se il Governo sia a conoscenza di pronunce analoghe a quella indicata in premessa;

   se il Governo intenda adottare iniziative per superare il meccanismo delle autocertificazioni dei requisiti amministrativi, al fine di ovviare alle continue truffe ai danni dello Stato;

   quali iniziative intenda assumere il Governo al fine di rendere inequivocabile il modulo di richiesta del reddito di cittadinanza.
(4-12140)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reato

regime penitenziario

corruzione