ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11902

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 681 del 22/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 22/04/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/04/2022
Stato iter:
30/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2022
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2022

CONCLUSO IL 30/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11902
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Venerdì 22 aprile 2022, seduta n. 681

   FRATOIANNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   dalla relazione annuale sulla esportazione, sull'importazione e sul transito di armi relativa al 2021 i cui contenuti sono stati ripresi anche da un articolo del Fatto Quotidiano del 15 aprile 2022 emerge che l'Italia continua a vendere armi per un totale di 103 milioni di euro ai regimi dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, coinvolti nella guerra in Yemen e accusati da organismi organizzazioni internazionali di essere autori di numerose stragi;

   in seguito alla risoluzione approvata in III Commissione il 22 dicembre 2020, il 29 gennaio 2021 il Governo aveva revocato le licenze in essere e quelle future con Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, bloccando di fatto l'export di bombe aeree e missili verso questi due Paesi che, anche grazie all'utilizzo di tali armi, hanno causato la morte di migliaia di yemeniti;

   nel 2021 l'attuale Governo ha autorizzato nuovi contratti con l'Arabia Saudita per 47,2 milioni di euro e con gli Emirati Arabi Uniti per 56,1 milioni di euro;

   negli Emirati l'Italia ha esportato pistole, componenti e apparecchi elettronici mentre all'Arabia Saudita l'Italia ha venduto armi che rientrano nell'ampia categoria «004» comprendente bombe, siluri, razzi e missili;

   ad oggi non è dato sapere dal Governo se tali armi vengano utilizzate o meno dai sauditi nel conflitto in Yemen;

   nel 2021 il valore complessivo dei movimenti di armi è cresciuto fino a 5,3 miliardi rispetto ai 4,8 miliardi del 2020: 4,66 di esportazioni e 679 milioni di importazioni;

   tra i principali acquirenti di armi italiane si trovano Paesi governati da dittature e regimi autoritari primo fra tutti il Qatar, accusato di legami con l'estremismo islamico a cui l'Italia ha venduto bombe, missili, munizioni, software per un totale di 813,5 milioni di euro e tra i primi quindici Paesi figurano Pakistan, Filippine e Malaysia, mentre verso l'Egitto governato da Al Sisi nel 2021 l'Italia ha esportato armi per un valore di 35 milioni di euro;

   a quanto descritto si aggiunge la notizia, denunciata dai portuali di Genova, che nei giorni scorsi, ancora una volta nel porto di Genova è transitata una nave contenente carri armati, e munizioni che potrebbero essere destinati all'Arabia Saudita;

   una mozione approvata dalla Camera dei deputati nel giugno 2019 impegnava il Governo pro tempore ad assicurare un'applicazione rigorosa delle disposizioni della legge n. 185 del 1990 e ad adottare gli atti necessari a sospendere le esportazioni di bombe aeree e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sino a quando non vi fossero sviluppi concreti nel processo di pace con lo Yemen;

   a parere dell'interrogante non dovrebbe essere più consentito il transito di questi armamenti nei nostri porti o aeroporti così come non doveva e non deve essere autorizzata la vendita di armamenti rientranti nella categoria «004» all'Arabia Saudita, nell'assoluto rispetto della legge n. 185 del 1990;

   è inaccettabile a parere dell'interrogante che l'Italia continui a produrre e a commerciare armamenti, sopratutto verso regimi per di più coinvolti in aree di guerra, dove a pagare il prezzo più pesante degli scontri e dei bombardamenti è la popolazione civile –:

   se il Governo non intenda chiarire nel dettaglio quali tipologie di armamenti sono state esportate in Arabia Saudita nel 2021 e se abbia considerato e valutato nel rilascio delle autorizzazioni le indicazioni contenute nella risoluzione del dicembre 2020 e nella precedente mozione del giugno 2019 approvate alla Camera dei deputati e nella stessa legge n. 185 del 1990;

   quali iniziative urgenti intendano assumere affinché cessi definitivamente l'export di armi verso Paesi governati da regimi autoritari e/o impegnati in conflitti regionali nel pieno e rigoroso rispetto della legge n. 185 del 1990.
(4-11902)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 717
4-11902
presentata da
FRATOIANNI Nicola

  Risposta. — Tutte le autorizzazioni all'esportazione di armi sono rilasciate da parte dell'autorità nazionale UAMA sulla base di una puntuale valutazione di conformità alle norme nazionali e al diritto internazionale, compresa quindi la valutazione del rischio di loro possibile impiego nei confronti della popolazione civile.
  La valutazione delle istanze di esportazione verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti presentate da aziende italiane viene effettuata dall'autorità nazionale UAMA con particolare attenzione, alla luce del perdurare del conflitto in Yemen e del coinvolgimento effettivo dei due Paesi. L'esame caso per caso tiene conto delle caratteristiche del materiale, del destinatario e dei rischi che la fornitura comporta, anche in termini di potenziale utilizzo contro civili yemeniti. Particolare attenzione è riservata alle valutazioni dei Paesi membri dell'Unione europea circa la fornitura di armi ad Arabia Saudita ed Emirati, periodicamente discusse e aggiornate in sede europea.
  Si sottolinea che nessuna delle autorizzazioni rilasciate a partire dal luglio 2019 riguarda le tipologie di materiali indicate dalla mozione Camera dei deputati 1-00204 del 26 giugno 2019 e dalla risoluzione in Commissione esteri della Camera n. 8-00096 del 22 dicembre 2020 (bombe d'aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica). I valori delle licenze concesse per l'esportazione verso l'Arabia Saudita nel 2021 riportati nella relazione al Parlamento e afferenti la categoria militare 4 non includono, pertanto, bombe d'aereo o missili e loro componentistica.
  L'adesione della coalizione sunnita a guida saudita e dei ribelli houthi alla tregua temporanea, in vigore dal 2 aprile 2022, e il contemporaneo avvio di una fase di transizione, con cessione dei poteri da parte del Presidente della Repubblica Hadi a un consiglio dei
leader di nuova istituzione, rappresentano opportunità concrete per un sentiero di de-escalation, indicano un cambio di approccio nei confronti della crisi yemenita, in primo luogo da parte dell'Arabia Saudita, e possono dischiudere all'inviato speciale dell'ONU per lo Yemen, Hans Grundberg, un quadro più favorevole a un rilancio dell'azione di mediazione delle Nazioni unite.
  L'Italia proseguirà il suo impegno, insieme ai partner europei, a sostegno dell'azione dell'ONU volta a far tornare la pace in una terra così martoriata. Teniamo ben conto di questo anche nell'attività di autorizzazione alle esportazioni.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

commercio di armi

regime autoritario

vendita