ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11899

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 680 del 21/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: GIACHETTI ROBERTO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 20/04/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/04/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11899
presentato da
GIACHETTI Roberto
testo di
Giovedì 21 aprile 2022, seduta n. 680

   GIACHETTI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   ha destato molto scalpore sui media nazionali e locali la vicenda dell'ex calciatore astigiano, Maximiliano Cinieri, affetto da Sla (sclerosi laterale amiotrofica), detenuto nel carcere Don Soria di Alessandria per estorsione, condannato in primo grado a 8 anni di carcere;

   le condizioni di salute di Maximiliano Cinieri sono via via peggiorate nel corso della detenzione; la Sla è infatti una gravissima malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, ovvero le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale in grado di regolare l'attività di contrazione dei muscoli volontari; la forma che ha colpito l'ex calciatore è inoltre particolarmente aggressiva, tanto da essere passato nel giro di poco tempo dalle stampelle alla carrozzina, non essendo più in grado di muoversi;

   nonostante il medico dell'istituto penitenziario abbia affermato a chiare lettere che «Cinieri si trova nelle condizioni previste per il rinvio obbligatorio della pena per motivi di salute» e che «il carcere non è la collocazione idonea per un detenuto con le sue caratteristiche cliniche», il Gip ha ripetutamente respinto le istanze di scarcerazione basandosi su una datata perizia del medico legale da lui incaricato secondo la quale «il detenuto può ricevere in carcere tutta l'assistenza necessaria in relazione alla seppur grave patologia»;

   oltre al medico del carcere, hanno denunciato l'incompatibilità con lo stato di detenzione in carcere sia la Garante comunale dei detenuti Alice Bonivardo, sia il Garante regionale Bruno Mellano; la stessa direttrice dell'istituto, Elena Lombardi Vallauri, in un'intervista alla Stampa del 15 aprile, ha affermato che pur non essendoci stati ritardi nell'organizzazione e nell'assistenza del detenuto, all'interno della struttura c'è un'oggettiva carenza del personale di polizia penitenziaria e la difficoltà a coprire ogni giorno i turni dei medici dell'Asl;

   il quotidiano La Stampa del 19 aprile 2022 ha dato la notizia che a decidere sulla vicenda Cinieri non sarà più il Tribunale ma la Corte d'appello, in quanto l'8 aprile la difesa del detenuto ha depositato l'appello contro la sentenza di condanna in primo grado; nel frattempo, la figlia di Cinieri, riferisce sempre al quotidiano La Stampa che il padre è arrivato al colloquio sulla sedia a rotelle e che ha raccontato che, a causa dei dolori, non riesce a dormire –:

   se siano a conoscenza di quanta riportato in premessa:

   quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare per garantire la salute del detenuto Cinieri;

   con riferimento all'incompatibilità delle condizioni di salute dei detenuti, se intendano istituire un tavolo tecnico fra Ministeri per adottare iniziative normative volte a evitare che eventuali divergenze di opinioni fra i responsabili sanitari del carcere e i periti dell'autorità giudiziaria si risolvano in un danno per la salute dei reclusi;

   quale sia la consistenza delle risorse sanitarie destinate dallo Stato alle regioni per garantire la sanità in carcere e se questi fondi siano vincolati alla missione di garantire la salute dei detenuti;

   quali iniziative di competenza si intendano assumere per supplire alle carenze di personale sanitario nell'istituto Don Soria di Alessandria e, in generale, sul territorio nazionale.
(4-11899)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

detenuto

mass media locali