ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 678 del 19/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/04/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/04/2022
Stato iter:
13/10/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/10/2022
CARTABIA MARTA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/10/2022

CONCLUSO IL 13/10/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11858
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo di
Martedì 19 aprile 2022, seduta n. 678

   LOLLOBRIGIDA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la legge 21 novembre 1991, n. 374, ha istituito l'Ufficio del giudice di pace, ricoperto da un magistrato onorario, per l'esercizio della giurisdizione in materia civile e penale secondo le previsioni dettate dalla stessa legge, con l'obiettivo di alleggerire il carico di lavoro della magistratura ordinaria, almeno per i giudizi di minore importanza;

   l'Ufficio del giudice di pace di Tivoli versa ormai da anni in una condizione di gravissima sofferenza, a causa soprattutto dell'inadeguatezza «ab origine» delle dotazioni organiche, che non sono state adeguate neanche al momento dell'accorpamento all'ufficio di Tivoli degli uffici del giudice di pace di Palombara Sabina, Palestrina e Castelnuovo di Porto;

   attualmente l'organico comprende otto unità di personale amministrativo e sei giudici ma quelli in servizio sono appena la metà, rispettivamente, quattro e tre, per un circondario che comprende 74 comuni e circa 600.000 abitanti;

   egualmente sottodimensionato è l'organico dell'Ufficio del giudice di pace di Subiaco, competente per circa 40.000 abitanti;

   nonostante le reiterate segnalazioni e richieste di audizione avanzate dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Tivoli e dal Presidente del Tribunale, a quanto consta all'interrogante non si è avuto alcun riscontro concreto da parte delle istituzioni, fatta eccezione per una nota di risposta del Consiglio superiore della magistratura certamente non esaustiva;

   il 7 aprile gli Uffici del giudice di pace del Tribunale di Tivoli sono rimasti chiusi a causa della carenza di personale, il dato più significativo e di maggior allarme a dimostrazione della gravità della situazione: il personale amministrativo a causa di pensionamenti e trasferimenti si è ridotto a quattro unità su otto e manca la figura del direttore amministrativo, per cui tutti i servizi sono in paralisi e la stessa attività giurisdizionale subirà decisi rallentamenti, con effetti esiziali per i diritti dei cittadini;

   l'articolo 24 della Costituzione garantisce a tutti di agire in giudizio per tutelare i propri diritti e l'inefficienza dell'Ufficio del giudice di pace di Tivoli impedisce ai cittadini del circondario di riferimento l'adeguata tutela giurisdizionale;

   in tutte le sedi si discute della necessità che il cittadino torni ad avere fiducia nelle istituzioni e nella giustizia, e a tal fine occorre in ogni caso garantire la funzionalità dei giudici di pace, nati proprio per agevolare il rapporto dei cittadini con la giustizia;

   l'Ufficio del giudice di pace di Tivoli, per parte sua, vive con grande preoccupazione l'evolversi dello scenario perché consapevole che causerà una contrazione nel calendario delle udienze, con gravissima ripercussione sull'esercizio della giurisdizione e ulteriore rallentamento nella celebrazione dei processi penali e civili;

   il tema della ragionevole durata del processo è oggetto di due importanti precetti sovraordinati: l'articolo 111, secondo comma, della Costituzione, secondo cui la legge assicura la ragionevole durata del processo, e l'articolo 6, paragrafo 1, Cedu, in base al quale «Ogni persona ha diritto ad un'equa e pubblica udienza entro un termine ragionevole, davanti ad un Tribunale indipendente e imparziale costituito per legge»;

   quella che l'interrogante giudica l'indifferenza da parte del Ministero verso gli uffici del giudice di Pace denota una scarsa sensibilità ed attenzione per le questioni che incidono significativamente sulla vita dei cittadini e sulla fiducia che gli stessi ripongono nella giustizia –:

   se non ritenga di assumere iniziative immediate, per quanto di competenza, volte a colmare la grave carenza della pianta organica del giudice di pace di Tivoli, permettendo allo stesso di recuperare la sua piena operatività, a tutto vantaggio dei cittadini.
(4-11858)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 ottobre 2022
nell'allegato B della seduta n. 1
4-11858
presentata da
LOLLOBRIGIDA Francesco

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante, lamentando la scopertura nell'organico del personale amministrativo dell'ufficio del Giudice di pace di Tivoli (Ufficio giudiziario ricompreso nel distretto di corte di appello di Roma), chiede alla Ministra della giustizia di conoscere le iniziative intraprese per sopperire a tale situazione.
  Al riguardo deve essere innanzitutto ricordato che il circondario di Tivoli ha beneficiato a partire dall'anno 2020 dell'assunzione di 26 unità di personale amministrativo.
  Con specifico riferimento all'ufficio del giudice di pace di Tivoli, occorre segnalare che per lo stesso è prevista una dotazione organica di 8 unità a fronte delle quali prestano servizio 7 risorse umane.
  Merita altresì di essere segnalato che nell'ambito delle attività dirette all'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è previsto un progetto straordinario di reclutamento di personale amministrativo con contratto di lavoro a tempo determinato (cristallizzato nel decreto-legge del 9 giugno 2021 n. 80, convertito con modificazioni dalla legge del 6 agosto 2021 n. 113, recante «Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche Amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l'efficienza della giustizia») diretto a migliorare le prestazioni degli uffici giudiziari e ad accompagnare e completare il processo di transizione digitale del sistema giudiziario nello sforzo di abbattimento dell'arretrato e di riduzione della durata dei procedimenti.
  Per tale obiettivo, al pari degli altri contenuti nel PNRR, la linea di progetto non prevede l'assunzione di personale a tempo indeterminato (in quanto preclusa dalla Commissione europea) bensì investe sul potenziamento dell'ufficio per il processo e sul rafforzamento del capitale umano giovane, attraverso la costituzione di veri e propri
team di supporto al magistrato.
  In quest'ambito è prevista l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato di 16.500 addetti all'ufficio per il processo – laureati in scienze giuridiche ed economiche, così ripartiti: sino a 16.100 unità per gli uffici giudicanti di primo e secondo grado in due cicli da 8.050 unità ciascuno (un primo ciclo per una durata massima di 2 anni e 7 mesi, un secondo ciclo per una durata massima di 2 anni); sino a 400 unità per la Corte di Cassazione, in due cicli da 200 unità ciascuno (un primo ciclo per una durata massima di 2 anni e 7 mesi, un secondo ciclo per una durata massima di 2 anni).
  Con decreto emesso in data 26 luglio 2021 sono state adottate le prime, urgenti, misure organizzative idonee a dare tempestiva attuazione al PNRR e in particolare quelle necessarie per l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato del personale amministrativo addetto all'ufficio per il processo al fine di conseguire, nei tempi utili alla realizzazione degli obiettivi fissati, la piena operatività di siffatta struttura organizzativa. La consistenza numerica complessiva delle risorse assegnate al distretto di corte di appello di Roma è pari a 703 unità.
  Con il successivo decreto emesso in data 28 settembre 2021 sono stati quindi ripartiti tra i tribunali e le corti di appello i contingenti distrettuali del personale amministrativo assunto con contratto di lavoro a tempo determinato addetto all'ufficio per il processo già individuati con il decreto ministeriale del 26 luglio 2021. Al circondario di Tivoli sono state così attribuite 44 unità di addetti all'ufficio per il processo.
  L'immissione in possesso negli uffici giudicanti di merito dei vincitori del concorso diretto alla assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato del primo contingente di 8.171 unità è avvenuta nel corso della prima metà dell'anno 2022.
  Inoltre è in via di conclusione la procedura per l'assunzione di altre 5.410 unità a tempo determinato di personale tecnico (informatico, contabile, edile, gestionale e statistico) e giuridico amministrativo, di cui sono destinate al circondario di Tivoli 14 unità di operatore di
data entry e 6 unità di tecnico di amministrazione. Nel corso dell'anno 2024 sarà poi assunto un altro contingente di 8.250 addetti all'ufficio per il processo, che in totale saranno 16.500.
  Ovviamente, tutto quanto sinora illustrato non preclude la possibilità
medio tempore di garantire una migliore funzionalità dei servizi attraverso provvedimenti di natura transitoria, quali a esempio i comandi da altre pubbliche amministrazioni, le applicazioni temporanee in ambito distrettuale e gli scambi di sedi, tutti strumenti previsti nell'accordo sulla mobilità del personale amministrativo del 15 luglio 2020.
  In merito, poi, alla possibilità di apportare modificazioni in aumento alla dotazione organica del personale amministrativo – al fine di ampliare la pianta organica dell'Ufficio del giudice di pace di Tivoli –, si osserva che, essendo la materia oggetto di riserva di legge, ciò è realizzabile solo tramite una iniziativa legislativa specificamente rivolta alla complessiva razionalizzazione della distribuzione del suddetto personale negli uffici giudiziari di primo grado presenti sull'intero territorio nazionale.
  Quanto infine alla affermazione contenuta nell'atto di sindacato ispettivo, per la quale l'organico del personale amministrativo dell'ufficio del giudice di pace di Subiaco sarebbe «...sottodimensionato...», bisogna segnalare che l'articolo 3 del decreto legislativo n. 156 del 2012, come modificato dall'articolo 2 comma 1
-bis del decreto-legge del 31 dicembre 2014 n. 192 convertito dalla legge del 27 febbraio 2015 n. 11, ha ripristinato, tra gli altri, l'ufficio del giudice di pace di Subiaco, precedentemente soppresso nell'ambito della riforma della geografia giudiziaria, ponendo a carico dell'Ente territoriale richiedente gli oneri di gestione dell'ufficio, compresi quelli relativi al personale che ivi presta la propria attività lavorativa. Per questo motivo non si rilevano, in proposito, competenze in capo a questo Dicastero, non essendo il personale in servizio nell'Ufficio del giudice di Pace di Subiaco inquadrato nei ruoli dell'Amministrazione giudiziaria.
  

La Ministra della giustizia: Marta Cartabia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

responsabilita' civile

magistrato non professionale

giudice