ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11709

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 668 del 30/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: BENIGNI STEFANO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 30/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/03/2022
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/04/2022
Stato iter:
23/06/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2022
PICHETTO FRATIN GILBERTO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/06/2022

CONCLUSO IL 23/06/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11709
presentato da
BENIGNI Stefano
testo di
Mercoledì 30 marzo 2022, seduta n. 668

   BENIGNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la scorsa settimana, «Il Sole 24 Ore» ha riportato la notizia della possibile esclusione di imprese e persone giuridiche dall'accesso ai contributi statali per l'acquisto di vetture nuove;

   tale misura, se venisse confermata, costituirebbe un grave colpo al mercato dell'auto italiano, in cui il segmento costituito dalle vendite alle aziende rappresenta il 37,5 per cento del totale;

   è stato inoltre sottolineato che tale decisione, unitamente all'estensione della possibilità di circolare sul territorio italiano con auto dotata di targa estera, comporta il rischio di una notevole perdita di gettito per le casse dello Stato, atteso che i soggetti esclusi dalla possibilità di accedere ai contributi statali potrebbero trovare conveniente utilizzare veicoli acquistati all'estero, ricorrendo ad esempio a contratti di noleggio a lungo termine stipulati con soggetti stranieri. Il nuovo articolo 93-bis del codice della strada, al comma 1, consente infatti di iscrivere al Pubblico registro automobilistico documenti da cui risulti la disponibilità del veicolo concessa, per un periodo di tempo superiore a trenta giorni, dal proprietario straniero a persona fisica o giuridica residente o avente sede legale in Italia, con ciò ammettendo la possibilità di non provvedere alla immatricolazione del veicolo straniero entro i mesi previsti dal comma 1 della citata norma;

   il settore delle vendite di autoveicoli, peraltro, risente da molti anni in modo profondamente negativo dell'imposizione del cosiddetto «superbollo», l'addizionale erariale della tassa automobilistica prevista per i veicoli di potenza superiore a 185 kW;

   va inoltre considerata la necessità di sostenere la transizione verso un parco auto a ridotte o nulle emissioni, ad oggi rallentata in modo considerevole dal costo elevato dei veicoli alimentati, in tutto o in parte, ad elettricità;

   una recente ricerca condotta da «Areté» ha messo in evidenza come un italiano su due giudichi ancora troppo alto il prezzo di veicoli elettrici;

   in tale contesto, l'esclusione delle persone giuridiche dall'accesso ai contributi statali per l'acquisto di vetture nuove a basse emissioni appare con ogni evidenza inopportuna e dannosa –:

   se il Governo abbia effettivamente l'intenzione di escludere le imprese e persone giuridiche italiane dall'accesso ai contributi statali per l'acquisto di vetture nuove;

   se il Governo, a fronte della problematica descritta in premessa, relativa all'ampliata possibilità di circolare sul territorio italiano con veicoli muniti di targa straniera, non ritenga opportuno adottare iniziative per confermare ed implementare gli incentivi attualmente previsti per l'acquisto di vetture nuove, con particolare riferimento ai beneficiari che siano persona giuridiche o comunque titolari di impresa.
(4-11709)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 giugno 2022
nell'allegato B della seduta n. 713
4-11709
presentata da
BENIGNI Stefano

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento ai contributi statali incentivanti l'acquisto di veicoli nuovi non inquinanti, auspicando l'adozione di nuovi criteri distributivi delle risorse stanziate.
  Com'è noto, a disciplinare la materia è il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 aprile 2022, adottato su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e mobilità sostenibili e della transizione ecologica.
  Il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri rappresenta, invero, la prima fase attuativa e gestoria del fondo per il settore
automotive di cui al decreto-legge Energia, che si caratterizza per un'ottica pluriennale, nel quadro di una visuale programmatica del settore, anche con finalità di ricerca, sviluppo e di conversione verso le nuove tecnologie.
  La scelta è stata quella di riservare incentivi alle persone fisiche fino a 5 mila euro per i veicoli elettrici e di 2 mila euro per i termici a basse emissioni, anche alla luce della disponibilità di un ammontare limitato di risorse per il 2022, che ha imposto un razionale utilizzo delle stesse.
  Si tratta, dunque, di misure chiaramente pensate per spingere l'acquisto dell'elettrico, ma senza che nella fase iniziale tale tecnologia sia l'unica a poter beneficiare degli aiuti: da un lato, si è voluto privilegiare la possibilità di attuazione immediata della misura incentivante; dall'altro, la scelta si è orientata alla individuazione, in via prioritaria, di una platea di acquirenti il più possibile ampia, con una distribuzione razionale dei fondi a disposizione, destinati al più ampio numero di autovetture possibile e a favore di utenti che altrimenti non potrebbero accedere, per motivi economici, all'acquisto di questa tipologia di veicoli.
  In favore di piccole e medie imprese, comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose, in conto proprio o in conto terzi, sono inoltre previsti contributi per l'acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. L'incentivo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad euro 4.
  Le misure introdotte con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame, accompagnate dalla revisione al ribasso dei prezzi risultanti dal listino prezzi delle case automobilistiche produttrici per le categorie di veicoli incentivati, sono finalizzate a promuovere la mobilità sostenibile tra il maggior numero possibile di utenti privati, coerentemente con le politiche di transizione ecologica portate avanti dal Governo, a livello nazionale ed europeo.
  L'intervento ha infatti il fine di promuovere il rinnovamento del parco auto circolante, sostituendo le vetture più inquinanti con mezzi caratterizzati da minore impatto ambientale e ridotte emissioni di anidride carbonica, nell'ancora doveroso rispetto del principio di neutralità tecnologica, in una fase temporale in cui il Paese sta affrontando difficoltà economiche legate anche alla crisi internazionale e in cui la rete delle infrastrutture di ricarica è ancora in corso di costituzione.

  Il provvedimento, inoltre, immette importanti risorse sul mercato, rinnovando il sostegno all'acquisto dei veicoli meno inquinanti elettrici, ibridi, plug-in ed endotermici euro 6 e, in futuro, euro 7, con sconti consistenti e concretamente incentivanti: fino a 5 mila euro per chi compra vetture più rispettose dell'ambiente, rottamando o meno veicoli inquinanti.
  Una rimodulazione degli incentivi, comprendendo anche le persone giuridiche, potrebbe essere realizzata, nel rispetto delle risorse del fondo destinate al riconoscimento degli incentivi previsti nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri firmato il 6 aprile 2022, mediante un nuovo e successivo provvedimento, anche in ragione dell'andamento del mercato e dell'evoluzione tecnologica.
  In conclusione, dunque, il Governo, con la misura in esame, offre una risposta concreta e molto attesa al settore
automotive che sta attraversando una profonda sofferenza: la misura pluriennale permetterà, infatti, alle aziende di adottare una programmazione industriale sulla via dello sviluppo. Tuttavia, si è ben consapevoli che gli incentivi introdotti non sono risolutivi per la crisi del settore, che deve rinnovarsi profondamente, bensì rappresentano uno strumento emergenziale per attraversare un periodo difficile. La pandemia prima, la carenza di materie prime e ora la guerra, infatti, hanno messo a dura prova anche questo settore, che rappresenta uno dei fiori all'occhiello dell'Italia.
  Di conseguenza, nell'immediato futuro, potranno essere opportunamente rivalutate le soglie di accesso alle singole misure, sia dal punto di vista dei parametri di impatto ambientale sia in merito all'ammontare dei tetti massimi di spesa dei singoli contributi. Proprio a tal fine, nel sopra citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
automotive è espressamente previsto che, con successivo decreto, anche in ragione dell'andamento del mercato e dell'evoluzione tecnologica, possano essere ridefiniti i requisiti di accesso, oltre che l'ammontare e l'assegnazione delle singole misure.
  

Il Viceministro dello sviluppo economico: Gilberto Pichetto Fratin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vendita

acquisto

veicolo