ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11599

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 658 del 16/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: RUGGIERO FRANCESCA ANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/03/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11599
presentato da
RUGGIERO Francesca Anna
testo di
Mercoledì 16 marzo 2022, seduta n. 658

   RUGGIERO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   da fonti di stampa si è appreso che, in data 27 gennaio 2022, lo stabilimento Bosch ha annunciato, per la sede di Modugno (Bari), il numero di 700 esuberi nei prossimi 5 anni su un organico di 1.700 dipendenti; un annuncio che fa di Bari anche la prima crisi aziendale in Italia causata dal passaggio all'auto elettrica e, dunque, un primo caso di riconversione industriale che si potrebbe finanziare con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza in tema di transizione ambientale;

   ed invero, la sorte della predetta società, è da diversi anni oggetto di attenzione da parte del Governo che ha avviato diversi tavoli di confronto con il Ministero dello sviluppo economico ai quali hanno partecipato la regione Puglia e le associazioni sindacali che risalgano, tuttavia, al 2019, nel corso dei quali la Tecnologie Diesel S.p.a. appartenente al Gruppo Bosch, aveva manifestato la volontà di attuare un Piano industriale di riconversione dell'attività produttiva, esigenza nata dalla progressiva riduzione di fatturato (registrata degli ultimi anni) dovuta alla profonda contrazione che ha subito il mercato del diesel sia in Europa che in Italia;

   pur tuttavia, ad oggi, la società non ha messo in atto nessuna misura diretta ad attuare il piano industriale di riconversione e, secondo quanto appreso da fonti sindacali, attualmente l'85 per cento della produzione a Bari è ancora concentrata sui motori diesel e benzina;

   risulta, pertanto, inaccettabile qualsiasi ipotesi che possa portare ad un ridimensionamento della forza lavoro attualmente occupata che provocherebbe delle conseguenze disastrose su un territorio già martoriato da anni di crisi occupazionale se si considera che la sede di Modugno del Gruppo Bosch rappresenta un'importante e forte realtà imprenditoriale sia per il tessuto produttivo del territorio pugliese che per l'elevato numero di dipendenti;

   a ciò si aggiunga che le stesse associazioni sindacali chiedono alla multinazionale tedesca di adottare una logica di solidarietà italiana ed europea a favore del territorio pugliese, investendo in nuove tecnologie, così come attuato in altri Paesi europei, con la finalità di assegnare una missione produttiva adeguata nell'ambito della green economy;

   alla luce dei fatti esposti, appare evidente la drammaticità della vicenda considerato che un'ulteriore perdita di posti di lavoro andrebbe ad inficiare ulteriormente un tessuto sociale ed economico già molto indebolito dalla crisi occupazionale che coinvolge l'intero territorio pugliese e non solo;

   si ritiene, pertanto, necessario e doveroso che il Governo intervenga in modo rapido ed incisivo nel porre in essere tutte le misure utili a scongiungere il licenziamento di numerosi dipendenti, prevedendo un percorso di riconversione dell'attività produttiva anche attraverso l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza avvalendosi anche degli ammortizzatori sociali per accompagnare la fase di transizione; trattasi di alcune misure che, in questa delicata fase, potrebbero garantire la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori del settore automobilistico –:

   se e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare il Governo per garantire la continuità occupazionale, al fine di scongiurare il licenziamento di migliaia di dipendenti in una zona già deficitaria a livello occupazionale quale quella del Mezzogiorno d'Italia.
(4-11599)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

soppressione di posti di lavoro

conservazione del posto di lavoro