ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11585

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 657 del 15/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO
Data firma: 14/03/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 14/03/2022
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-11585
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Martedì 15 marzo 2022, seduta n. 657

   MURONI. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   di fronte ai danni sempre più elevati causati alla biodiversità unica dell'Isola d'Elba e alla sua economia agricola e turistica, il Comitato eradicazione cinghiali Isola d'Elba, che riunisce oltre 70 firme tra associazioni ambientaliste, agricole, di categoria, culturali e imprese, ha scritto una lettera al presidente della Regione Toscana, agli assessorati agro-alimentare, caccia e pesca e ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e protezione civile, ai Ministri della transizione ecologica e delle politiche agricole, alimentari e forestali, ai commissari europei e alle Commissioni ambiente e agricoltura, per chiedere un incontro urgente e interventi immediati e risolutivi per fermare l'ecocidio in corso all'isola d'Elba e per tutelarne l'economia agricola e turistica. La lettera è stata inviata, per conoscenza, anche ai sindaci dell'isola d'Elba, al presidente e al direttore del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, alla Provincia di Livorno e all'Ispra;

   nella lettera si legge che all'Isola d'Elba (Provincia di Livorno, Toscana), tra gli anni '60 e '70 sono stati introdotti, a scopo venatorio, cinghiali (Sus scrofa) fortemente ibridati con esemplari provenienti dall'Europa Centrale e maiali domestici, in un territorio dove l'ultimo cinghiale «maremmano» era stato abbattuto nel 1802;

   la popolazione di cinghiali introdotti – consentita da Provincia e Regione Toscana – è esplosa a causa di una fallimentare gestione venatoria che ne ha comportato una maggiore ed esponenziale proliferazione;

   in questo delicatissimo contesto, la caccia si è rivelata sempre più uno strumento inefficace e dannoso;

   all'isola d'Elba è presente un'agricoltura di qualità che si fregia di diverse denominazioni di origine controllata (DOC) e denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) e che opera in situazioni spesso difficili, mantenendo anche l'equilibrio idrogeologico di un'isola segnata dall'agricoltura «eroica» dei terrazzamenti e dei muretti a secco;

   si tratta di una situazione così drammatica che il direttivo del Parco nazionale dell'arcipelago Toscano ha per ben due volte deliberato per chiedere l'eradicazione di cinghiali e mufloni (ricevendo l'approvazione dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – Ispra) e che, recentemente, 6 sindaci su 7 dell'isola d'Elba, riuniti nella Comunità del Parco, hanno chiesto alla Regione Toscana di abolire l'area vocata per il cinghiale e di avviare un progetto di drastica riduzione della popolazione di ungulati, per poi giungere all'eradicazione –:

   se il Governo intenda adottare iniziative per realizzare con la massima urgenza un progetto di forte riduzione delle popolazioni di ungulati in base a quanto chiesto dal Parco nazionale, dall'Ispra e dai comuni;

   quali iniziative di competenza intendano intraprendere affinché si fermi questo «ecocidio», dando attuazione alla normativa italiana ed europea e agli impegni internazionali presi dall'Italia nell'ambito della Convenzione sulla diversità biologica dell'Onu e del Decennio dell'Onu per il ripristino degli ecosistemi, in modo da evitare l'apertura di una eventuale procedura d'infrazione europea per la mancata tutela delle Zone di protezione speciale/Zone speciali di conservazione dell'Isola d'Elba che potrebbe essere determinata, a giudizio dell'interrogante, dalle politiche venatorie della Regione Toscana e dall'assenza di intervento dei Governi fin qui succedutisi;

   quali iniziative di competenza intendano intraprendere, a partire da un incontro con i rappresentanti del Comitato eradicazione cinghiali Isola d'Elba, per realizzare un progetto atto a difendere la biodiversità e l'agricoltura di un'isola protetta per oltre la metà da un Parco Nazionale e che, nonostante questo, in 25 anni ha subito perdite enormi e forse irreparabili di specie animali e vegetali e di raccolti agricoli a causa dell'introduzione e della gestione venatoria del cinghiale esterna al Parco e dei mufloni introdotti prima dell'istituzione del Parco.
(4-11585)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

zona protetta

parco nazionale